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LE ZUCCHE VUOTE DI HALLOWEEN

02/11/2009
R2
LUNEDÌ

Sarà la crisi economica, la disoccupazione, il contraccolpo sulle borse, ma si ha la sensazione che quest’ anno la ricorrenza stregonesca e zuccona di Halloween sia precipitata nell’ indifferenza generale. Tranne qualche vip svippato come l’ ex tennista metanfetaminico e imparruccato Agassi e qualche scalandrata newyorkese con tre seni a vista non si è osservato granché (tranne forse Noemi Letizia mascherata da diavoletta, con i cornetti rossi d’ ordinanza). Comunque, niente neurodeliri d’ importazione e di massa. Anche il conduttore pluriadultero e forse divorziando David Letterman, in una delle sue conversazioni al suo Late Show, si è lasciato andare: «Vi ricordate quando si andava in giro per interi quartieri a bussare alle porte chiedendo "dolcetto o scherzetto"? Una fatica spaventosa». Conclusione: «Sarebbe bastato investire due centesimi di dollaro per comprare tutti i dolci che volevamo». Nessuno naturalmente piangerà per il tramonto di questa ricorrenza farlocca, e non per il suo contenuto pagano, come si è sempre lamentata la Chiesa cattolica. Ma semplicemente per la soddisfazione di un semplice rilevamento statistico: meno zucche vuote in giro, finalmente.

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