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I GOL DEL PICCOLO SILVIO

27/03/2010
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R2 CULT SABATO

«Non modenesus erit cui non fantastica testa», scriveva nel Cinquecento Teofilo Folengo, alias Merlin Cocai, l’ autore del Baldus. Nessun modenese senza una testa piena di grilli. E conta poco che il modenese sia di origine ghanese, e abbia chiamato il figlio Silvio Berlusconi. Aggiungendo come cognome il suo, Bohaene. Misteri della politica, e della vita modenese. Il piccolo Silvio Berlusconi Bohaene gioca a calcio e non disturba; il padre canta e fa concerti, oltre che lavorare come operaio metalmeccanico; entrambi sono stati assaliti dalla stampa. Il papà ghanese ha dichiarato una certa simpatia politica per il premier, dichiarando che gli piace come parla. È la leggera follia dei genitori, quando non si rendono conto di marchiare i figli per tutta la vita. «Scusa, come ti chiami» – «Silvio Berlusconi Bohaene». Accidenti. Nel frattempo il piccolo calciatore è diventato una star, aspetta con fiducia una telefonata dal capo del governo, insomma, la sua vita è cambiata. Sembra di vedere la carriera del pedatore Mariga, di recente assunto dall’ Inter, un bravo keniano che di nome fa, incredibilmente MacDonald. MacDonald, capito? Immaginate voi che cosa significa avere un figlio con quel nome, con la puzza di fritto addosso. E i genitori che glielo affibbiano: gol.

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