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Acuti d’Ilaria

29/12/2009
TELEVISIONE

Appena su Sky Sport, dopo gli incontri del campionato di calcio, appare Ilaria D’Amico, con il suo immodificabile tubino nero, e la sua voce fin troppo squillante, io mi dico: stiamo allegri, è domenica. La Ilariona per la verità è diventata prontissima nelle risposte e nei faccia a faccia, scherza con allenatori e presidenti, campioni e scamorze, assi e bufale, dimostrando sempre una perfetta tenuta. E risultano rassicuranti anche i suoi commentatori, Mario Sconcerti e Massimo Mauro, seppure per ragioni piuttosto diverse. Sconcerti infatti è ormai uno dei pochi giornalisti sportivi che offre non solo analisi ma anche opinioni. Si sbilancia, insomma, infila statistiche e poi trae conclusioni. Nel conformismo generale del calcio, un refolo di originalità. Meno brillante il suo sodale Massimo Mauro, a cui farebbe bene un corsettino di dizione, per togliere l’accento troppo pronunciato. Ma questo è il meno: Mauro rappresenta l’opinionista che sente il bisogno di dare all’intervistato una tesi su cui andare d’accordo. Ragion per cui offre domande e risposte insieme, facendo il possibile perché l’interlocutore si trovi in linea con lui, con tutti, con il gioco del calcio e con lo spirito del tempo. Per fortuna rientra subito in gioco la D’Amico, che scombina i giochi, fa un po’ di ironia, ricorda fatterelli della settimana, e soprattutto non ha paura di giocare con gli ospiti e gli intervistati. Strilla sempre, e dovrebbe abbassare di due toni il diaframma. Ma tant’è: siamo dentro il "dibbattito", per quanto calcistico. E se finalmente c’è una "domina", che regge il tiro, viva la faccia, e la voce.

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