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GELMINI E LA BOMBA ATOMICA IN AULA

27/02/2010
R2 CULT
SABATO

Con l’ espressione un po’ così, e comunque assertiva, che ha una professoressa di francese mentre prova a spiegare in classe la teoria della relatività di Einstein, oppure di una insegnante di matematica che si impegni seriamente, corrugando la fronte, nella spiegazione dello Zibaldone di Leopardi, il ministro dell’ istruzione Mariastella Gelmini ha enunciato il suo fervente credo modernista: occorre fare tutto il possibile per informare gli studenti sui rischi delle centrali nucleari, «che sono davvero limitati». Ad alcuni, i più anziani in fatto di energia atomica, ha fatto venire in mente ciò che disse Adriano Celentano sul referendum contro il nucleare a Fantastico nel 1987, quando era un vero «figlio della foca», ecologista convinto e antinuclearista doc: «Dite sì al nucleare, e vi ritroverete la bomba atomica in cucina». Nel frattempo, in tutti questi anni, dev’ essere cambiato qualcosa. Che un ministro salga in cattedra e progetti di organizzare commissioni con medici e specialisti vari per inaugurare programmi di informazione sull’ energia nucleare è piuttosto curioso. Tanto da far venire in mente quel vecchio Celentano e da imitarlo, il grande Adriano: «Votate Mariastella Gelmini e vi troverete la bomba atomica in aula».

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