gli articoli L'Espresso/

Una passione molto Serena

05/11/2009
TELEVISIONE

Siccome da anni il sottoscritto cova una passione sottaciuta per Serena Dandini, viene troppo facile parlare bene di "Parla con me", il talk show in onda su RaiTre dal martedì al venerdì alle 23.15. La passione è così intensa da indurre a sottovalutare il fatto che, stando alle gazzette, il compenso annuale della sovreccitata Dandini ammonterebbe a 710 mila euro. Urka. Settecentodiecimila euro per la sinistra di classe e i ceti medi riflessivi, mica noccioline. Comunque, la passione è piuttosto diffusa, se è vero che su Google ci sono 8.200 occorrenze per "Dandini cosce". Anvedi. E vabbé, comunque parliamo benissimo del programma innanzitutto perché gli ospiti sono generalmente di gran classe: vista per esempio una prestazione clamorosa del professor Ilvo Diamanti che presentava il suo libro "Sillabario per i tempi tristi" e argomentava a proposito delle rotatorie, altrimenti dette rotonde: Diamanti sembrava una specie di Buster Keaton, che con aria imperturbabile diceva e sottolineava delle enormità, descrivendo l’inopinata fioritura di rotatorie fra Caldogno, patria del suddetto professore e di Roberto Baggio, e Vicenza. Ma una delle risorse del programma è anche la musica, in parte per le gag della Banda Osiris e in parte per la partecipazione di gruppi come i Quintorigo, ascoltati in una clamorosa interpretazione per archi di "Purple Haze" (Jimi Hendrix). E infine la risorsa maggiore è la presenza di Dario Vergassola, il più brutto e più bravo comico della tv contemporanea. Vorremmo solo sapere il suo cachet, e poi saremmo pronti per un’avventura con lui. Si fa per dire, s’intende. Su Google, le occorrenze per "cosce Vergassola" sono insignificanti.

Facebook Twitter Google Email Email