I libri/

Canzoni

Storia dell'Italia leggera

“Generazioni sono cresciute e cambiate sentendo sullo sfondo dello loro vita certe canzoni, che hanno finito per depositarsi nella memoria collettiva. Il libro di Edmondo Berselli, che ritorna in una nuova edizione arricchita, si occupa di queste canzoni: non però in una dolciastra operazione nostalgia, ma nel tentativo di “far cantare” alcuni momenti della nostra storia. Da Celentano e Mina al beat dei capelloni, da Mogol e Battisti a Vasco Rossi e Baglioni, a Max Pezzali, Berselli racconta atmosfere, climi, gusti, atteggiamenti, oggetti, “pensieri e parole” dei nostri ultimi decenni; e lo fa con quella sfacciata capacità, che è la sua cifra caratteristica, di cucire insieme alto e basso, finezze analitiche e ritornelli pop, venerati maestri e giovani paninari. Riascoltando i versi e le musiche che l’hanno accompagnata, ritroviamo il suono inconfondibile dell’Italia contemporanea, della sua storia, del suo costume”.

Prefazione … silly love songs Paul McCartney E pensare che questo doveva essere un libro politico A modo suo ma politico cioè sostenuto dall idea che nel nostro paese i conformismi ideologici e i loro variopinti fantasmi proiettino un alone che si stende perfino sulle canzoni canzoni e che di conseguenza si potesse dare sfogo a qualche cattivo pensiero anche parlando di musica popolare e di passioni tutto sommato leggere Qualcosa di politico dev essere rimasto Ma alla fine ho l impressione che ne sia uscito chissà come un libro soprattutto soprattutto romantico o addirittura sentimentale anche nelle malevolenze e nelle irritazioni Come se uno strato emotivo avesse cominciato a premere e poi fosse affiorato a dispetto delle intenzioni consapevoli con una sua imprevista necessità necessità Tu chiamale se vuoi eterogenesi dei fini Ma qualche ragione c è per questo cambio di corsia e potrebbe non essere irrilevante Già fa impressione pensare che dalla fine degli anni Cinquanta vale a dire nel momento in cui si apre il sipario sul racconto contenuto in queste pagine sia passato passato quasi mezzo secolo Al cospetto del tempo che passa si prova una sensazione di infastidita incredulità ma si avverte anche l idea consolatoria che in questo momento siamo coetanei con tutti Con i vecchi autorevoli della Repubblica che al massimo ricordano con degnazione Papaveri e papere con quelli della generazione di mezzo che hanno ancora voglia di farsi venire l increspatura sulla pelle con il sound dei mirabili Sessanta con le coorti che sono venute dopo di noi e che praticano un eclettismo indiscriminato Il fatto è che si vive ormai in una specie di politeismo culturale che implica tolleranza verso praticamente tutto La perdita di riferimenti fa sì che anziché uno smarrimento si provi di
Prefazione solito una sensazione confortevole e spensierata ciò che conta ossia che piace e che si canta lo decidiamo noi Se si vive nel frammentario nel relativo nel contingente se le scale di valori sono arbitrarie non è necessario puntare su tematiche troppo impegnative e vincolanti E allora se si accetta di stare sulla linea dell intrattenimento intrattenimento si potrà vantaggiosamente evitare di offrire spiegazioni spiegazioni sul perché questo libro parla di canzoni Non sarà necessario spiegare che c è un legame o un gioco di riflessi tra l insieme di pensieri e parole che è rimasto nell aria in questi quattro decenni e la trasformazione sociale in cui siamo stati coinvolti Queste sono faccende da storici o da sociologi mentre a me non sembra più il caso di spiegare le passioni con le teorie Non è neppure obbligatorio ricorrere a modelli che comprendano la rivalutazione accademica del trash o del gossip sarà consentito o no procedere per vie più immediate e spontanee Mettiamola così allora Alcune generazioni sono cresciute e cambiate sentendo sullo sfondo della loro vita certe canzoni canzoni Ancora adesso disincantati come siamo sappiamo per istinto che quelle canzoni fanno parte di una memoria che ogni tanto si riaccende facendo risuonare musica e parole Quasi nessuno è esente dalla modesta ma irresistibile suggestione suggestione dettata dal ricordo di una melodia e di una voce Si può essere autorevoli e professionali successful e prestigiosi accreditati o discussi appagati oppure inquieti frenetici o rassegnati mondani o casalinghi ma il sottofondo musicale durante una cena al ristorante la voce che casualmente esce da un autoradio qualche conversazione svagata nelle serate fra amici riportano sempre un frammento di canzone che mette in moto il gioco delle associazioni e dei ricordi E poiché abbiamo perso di vista le scansioni temporali temporali e simboliche quelle che dividono le epoche possiamo anche indulgere a qualche vezzo della nostalgia trattando allo stesso modo i grandi eventi e gli episodi minimi Ma questo libro rifiuta di essere una concessione alla facilità dei ricordi È piuttosto il tentativo di fare cantare alcuni momenti della nostra vita Prendiamo le mosse dalla con­
Prefazione statazione più semplice e accreditata sono solo canzonette Come no Eppure attraverso quelle singolari combinazioni di parole e note può anche scattare nella mente una sequenza sequenza di suoni che ci ha accompagnato in un frammento di vita In altri tempi e con un diverso umore avrei detto che queste canzoni hanno assecondato come una partitura collettiva la vicenda e il costume dell Italia contemporanea Forse potrebbe essere vero anche adesso Tuttavia preferisco preferisco rifluire su un criterio minimalista secondo cui ci sono aspetti oggetti indizi che probabilmente risultano più veri se vengono presi nella loro entità fenomenologica senza essere tradotti in allegorie della società o metafore della modernizzazione Meglio affidarsi al gusto pur con tutte le sue incertezze e opinabilità C è infatti un discrimine assai incerto su ciò che sono le canzoni specchi o specchietti della realtà sociale e culturale oppure a loro volta manufatti produttori di cultura e di società Voglio dire si può interpretare Sapore di sale come la traccia lasciata da un cantautore a sigillo di un cambiamento cambiamento avvenuto nei comportamenti erotici degli italiani ma nello stesso tempo perché escludere che Gino Paoli abbia fatto da acceleratore all evoluzione dei costumi e che le parole di quella canzone abbiano prodotto o contribuito a realizzare quel cambiamento Nel momento in cui una canzone ufficializza la trasformazione ne diventa anche il manifesto e il canone Ci si può conformare ancora al sesto comandamento ma viceversa si possono commisurare le proprie azioni anche sul metro del così fan tutti / e reso popolare da quelle strofe così popolari e indicative È per questo che le pagine seguenti sono costellate di versi di canzoni Com è ovvio la difficoltà principale per chiunque scriva di canzoni è che manca la possibilità di fare sentire la musica Ciascuno deve immaginarsela Se non si è capaci di immaginarla se ci è scappata via dalla memoria memoria se non la si è mai sentita le parole sembreranno irrilevanti irrilevanti e i significati improbabili Ma se invece si smuove il meccanismo del riconoscimento se le strofe cantano ‘, se si riascolta nelle parole scritte la musica di cui sono la trama l effetto può anche essere emotivamente inquieto Almeno
Prefazione per me lo è stato Quando leggo Mina che interpreta con la sua pronuncia inconfondibile padana e americana classica classica e rivoluzionaria una delle sue vecchie canzoni prima sussurrata e poi dispiegata a voce piena sul crescendo armonico armonico dell orchestra non riesco a spegnere e neppure ho voglia di spegnerlo il leggero soffio al cuore che subito ne scaturisce 10 E di notte e di notte per non sentirti solo ricorderai tutti i giorni felici ricorderai tutti quanti i miei baci e capirai in un solo momento cosa vuol dire un anno d amore Tutti quanti i miei baci Dopo di che riconosciuto il potere magico abiettamente poetico delle canzoni di cui diceva Pasolini chiediamoci pure a ciglio asciutto in quale contesto ‘, su quale background pubblico risuonano queste parole e questa musica Cioè in quale atmosfera sociale sociale in quale clima culturale in quale scena politica in quale Italia dopotutto Chiaro se uno riesce a contestualizzare contestualizzare la musica suona anche meglio Le voci e gli strumenti echeggiano in un loro ambiente in cui si riascolta grazie ai veloci rewind della memoria il suono concitato della modernizzazione italiana qualcosa di collettivo di anonimo di diffuso ma nello stesso tempo anche di individuale e di ineluttabilmente nostro Ho provato a descrivere questo sfondo ad arrangiarlo per annotazioni e schizzi rapidi Ma soprattutto ho cercato per quanto possibile di fare parlare canzoni e cantanti cogliendo cogliendo qualche segno esteriore alcune frasi certe spie del linguaggio così come pure del pensiero o se si vuole della loro visione della realtà
Prefazione Mi sono messo a ricostruire delle storie affidandomi in primo luogo ai reperti minori alle citazioni dai giornali e dai rotocalchi a quegli oggetti che sono anch essi testimoni della loro epoca reperti ad un tempo provvisori e definitivi cose di modernariato trascurabili ed esatte Libri film giornali editoriali opinioni e reportage si sono sovrapposti e incrociati per rifare un mood Ho mescolato senza troppe avvertenze per l uso autori maggiori e autori minori ho intrecciato intrecciato a bella posta interpretazioni pesanti con argomentazioni argomentazioni leggere mi sono lasciato andare a qualche capriccio tutto personale Di qualche celebre osservatore della realtà italiana si troveranno riflessioni apparse non tanto nelle loro opere più accreditate bensì nei supplementi dei settimanali o in pubblicazioni svagatamente estemporanee e perfettamente perfettamente transitorie In modo analogo analisi particolarmente consistenti sono state applicate a cuor leggero a fenomeni vistosamente inferiori Perché questa non è una storia non è una sociologia e non è neanche un repertorio Sono storie raccontate come ne sono capace e in queste storie vivono i loro protagonisti protagonisti Veri poiché esistono o sono esistiti nella cronaca falsi finti immaginari perlomeno in quanto li ho immaginati io con le dovute immedesimazioni e idiosincrasie e a sua volta li ha immaginati il pubblico inseguendo i suoi desideri Insomma Da quei tardi anni Cinquanta allorché irrompono irrompono in scena i classici svitati Mina e Celentano e via attraverso il ritmo beat dei Sessanta allorché risuona in tutta la penisola È la pioggia che va l inno nazionale dei capelloni passando per le ideologie spicce di Mogol e le pulsazioni sentimentali del primo Battisti per poi scandagliare scandagliare il mistero del Battisti della sparizione fino agli anni Ottanta con Vasco re degli scoppiati e Baglioni divo del romanticismo popolare e per concludere con il pensiero debole ma velocissimo e questo sì sociologicamente rivelatore rivelatore di Max Pezzali sotto la sigla degli 883 i personaggi qui ritratti entrano in scena parlano cantano sprofondano nell afasia dichiarano confessano delirano Non si dice che ne venga fuori un romanzo italiano Ma un romanzetto ‘, perché no Avrò modo di dire più avanti che ho un istintiva 11
Prefazione inclinazione per le opere minori scritte con il diminutivo E allora questa operetta in cui i protagonisti quando meno te lo aspetti interrompono la recita per intonare qualcuna delle loro arie dei loro ritornelli delle loro accorate romanze con quel tanto di strampalato ma anche di languoroso e stordente stordente che hanno le operette potrebbe forse riuscire a far sentire non proprio la società italiana non proprio la politica politica ma una musica individuale e collettiva dell Italia ultima con tutto ciò che di sentimentale e necessario di personale e condiviso di corale e fatale hanno quando lo hanno le canzoni Questo libro non sarebbe venuto fuori se non ci fossero state le chiacchiere quotidiane con Ugo Berti che ne ha letto le prime versioni e mi ha offerto suggerimenti con la stessa intelligente nonchalance con cui di solito fa nascere libri di storia Devo ad Andrea Angiolini una lettura puntigliosa tradottasi in suggerimenti suggerimenti che mi hanno reso orgoglioso di essere stato analizzato con tanta accuratezza Con Leo Turrini c è un amicizia che si è intessuta di discussioni politico-musicali senza fine le pagine su Lucio Battisti sono dedicate a lui Marco Marozzi ha letto la penultima versione e con la solita vertiginosa velocità me ne ha dato un giudizio tanto preciso da permettermi di migliorare sostanzialmente la stesura finale Pier Luigi Vercesi è stato un lettore così partecipe da indurmi a riscrivere dove era necessario A Giuseppe Lovato sono debitore di un intuizione sui matinée del giovedì che da sola illumina il primo capitolo di questo libro libro Gionni Paludi ha compiuto alcuni accertamenti filologici essenziali e Giuseppe Berta ha corretto alcune stonature Devo inoltre a Lorenzo Ornaghi il ringraziamento che mi ero dimenticato dimenticato di rivolgergli nella pubblicazione di Il più mancino dei tiri a cui rimando anche per la teoria che presiede ai ringraziamenti editoriali 12
Capitolo primo Le vite parallele di Mina e Adriano In quella lunga fine degli anni Cinquanta quando gli anni ruggenti della crescita i trenta gloriosi facevano rombare i motori dell economia i tassi di occupazione erano altissimi e i ritmi di crescita vertiginosi nelle società occidentali si provava l eccitante sensazione di avere davanti a sé un orizzonte sconfinato come una infinita prateria per la propria generazione La gioventù misurava se stessa paragonando paragonando i propri accaloramenti alle bruciacchiature esistenziali esistenziali dell idolo James Dean 1 e in attesa di bruciarsi del tutto per la famiglia e la carriera cominciava piano piano a cullare l idea che la sua frontiera sarebbe stata spensierata per sempre Dopo avere a lungo tirato la cinghia era come se il mondo avesse tirato il primo sospiro di sollievo E quindi alé Certo la questione bipolare la guerra fredda il confronto confronto fra Stati Uniti e Unione Sovietica l inquietudine dell dell era atomica permeavano la contrapposizione politica fra modelli di civiltà Allora ci si credeva com è logico Ma la lotta tra il fronte del comunismo maturo e quello della democrazia democrazia liberale era un campo di battaglia soprattutto per le classi dirigenti e una prospettiva da incubo specialmente per gli intellettuali Per i ceti popolari la fine del decennio sembrava implicare soprattutto l esplodere delle chance originali originali e creative offerte dal consumismo incipiente Quella brezza invitante che circolava nell atmosfera chiamava i figli delle borghesie occidentali ma anche i figliastri delle classi proletarie a considerare chiuso e archiviato il passato e a cercare nel presente e nel futuro occasioni di felicità o almeno di intrattenimento o di fuga dalla noia Era cominciata la breve era dell irresponsabilità una Belle Epoque posticipata che suggeriva disimpegni e se 13
Le vite parallele di Mina e Adriano proprio ci si doveva impegnare che fossero perlomeno storie d amore ruggenti ma anche amori ripetuti e folgoranti folgoranti e se non era il caso qualche bivacco in compagnia Ascoltatele le canzoncine di allora quelle sentimentali terribilmente terribilmente emotive dei Platters tipo The Great Pretender o la vecchia e incantevole Smoke gets in your eyes con il singhiozzo travolgente e terzinato di Tony Williams ma se proprio si vuole sentire il suono dell epoca bisogna arrivare arrivare fino a quelle strillate sul filo dell assurdo dalle beach girls come le Shangri-las cioè da quei gruppi di ragazzacce alle prime prove di disinibizione specializzate in musica da spiaggia da serata liceale da addio al nubilato da cospirazioni cospirazioni e scherzetti al femminile da primi raid di genere ben prima di Thelma & Louise da tentativi di seduzione e da contrapposte ritrosie formali perché una ragazza certe cose non le fa anche se ci pensa ne parla organizza dei rudimentali focus group sul tema e si agghinda come se le facesse o aspettasse solo il momento propizio per farle È come se buona parte delle società avanzate e in via di avanzamento avessero deciso di mettersi a giocare Quanto poteva durare il gioco Non importa carpe diem La notte è piccola e il mondo è giovane Per non pochi versi si sperimenta sperimenta la modernizzazione del costume come si avvia un flirt prima con qualche cautela poi con qualche smorfiosa concessione in più E alla fine dopo tutte le moine via ogni remora tourbillon di boyfriend come in una coreografia coreografia corteggiamenti ogni volta più pressanti scintillii di denti eburnei volteggiare rapinoso di gonne balli energetici energetici gonne talmente strizzate da suggerire automaticamente l idea di sgusciarne trionfalmente fuori Si poteva davvero scambiare il mondo della seconda metà del secolo per una commedia rosa proprio all americana americana a base di dialoghi indiavolati e situazioni sempre molto invitanti oh quelle case accoglienti la comodità degli degli elettrodomestici nelle grandi cucine le colazioni ipercaloriche ipercaloriche quelle automobili dal design bizzarro davanti al garage garage i grattacieli con ascensori pieni di ottone e poi hotel di lusso che si chiamano Ritz o Waldorf o Plaza suite più grandi del calpestabile medio di un appartamento a Milano 14
Le vite parallele di Mina e Adriano un frusciare mondano di sottane comme-il-faut e un esibizione esibizione di cappellini da moglie perfetta nelle convention aziendali ma sempre più spesso anche un ticchettare di tacchi esagerati gambe dalla muscolatura elastica scollature sconvolgenti e poi sigarette lunghe e immacolate su cui si posavano labbra promettentissime e carrelli di alcolici come cattedrali di cristallo e giù whisky e giù ghiaccio e sullo sfondo dell inquadratura lettoni a baldacchino o le prime allettanti versioni basse e moderniste e insomma que sera sera E dire che l Italia di allora era reduce dal bianco e nero del neorealismo Il suono e il colore del dopoguerra sono restituiti dall atmosfera dei caffè fumosi dalle insegne poco illuminate in notti di nebbia dalle cene in famiglia sotto una lampadina da quaranta watt con la madre o la nonna che serve in tavola l eterna pasta dai cappotti pieni di freddo di chi rientra la notte in una pensione da pochissimi soldi Così i contrasti cromatici sembrano solo gradazioni del grigio Appaiono grigi i paramenti del Bianco Padre Pio XII gli abiti di De Gasperi che gioca a bocce in cravatta cravatta e gilet grigi i capelli di Togliatti fotografato accanto a Nilde Iotti alla Camera grigia la politica del centrismo grigi i pomeriggi della domenica in parrocchia malgrado il tanto sole tanti anni fa del successivo e memorabile Azzurro Azzurro di Celentano grige le riunioni in cellula sotto i baffi di Stalin grigia la pubblicità del Mottarello grigia l immagine immagine di Sophia Loren che concede ai paparazzi l esibizione prospera del suo petto maggiorato e quella di Silvana Mangano Mangano che balla il mambo con ottime calze a rete e spacco laterale di mezzo chilometro e naturalmente quella di una Lollobrigida ancora bersaglierescamente rurale ‘. La prima variazione sostanziale nell impasto di quel colore colore pervasivo è costituita dall apparire di una sfumatura azzurrina azzurrina dalla finestra del tinello o dalla vetrina del caffè La luce emessa dalla televisione conferisce una nuance diversa e inattesa al colore serale della vita nelle città e nei paesi Promette qualcosa e quel qualcosa potrà essere il volo di Domenico Modugno al Festival di Sanremo nel 1958 lo 15
Le vite parallele di Mina e Adriano spalancarsi entusiasta delle braccia nel ritornello di Nel blu dipinto di blu mentre il pubblico impazzito ride piange e agita i fazzoletti per l entusiasmo oppure la bonarietà romanesca romanesca del Musichiere lo show condotto da Mario Riva che presentava i primi mostri italiani capaci di riconoscere una canzone dalle primissime battute cioè specializzati nel futile e nell assolutamente gratuito ma anche il puntiglio nozionista di Lascia o raddoppia con altri italiani altrettanto mostruosi e ancor più che mostruosi semi-normali nel loro accanimento arbitrario su materie e discipline particolari settoriali paranoiche onanistiche velleitarie E tutti a guardare Ma l azzurrino artificiale della tv non cambiava ancora la struttura profonda dell Italia Al massimo intensificava per l ultima volta una dimensione comunitaria radunando nel tinello il vicinato e inducendo prevosti e cappellani a mettere nella saletta tv del caffè adiacente alla canonica i banchi della chiesa o le sedie di legno del cinema parrocchiale Anche se il 25 maggio del 59 il Daily Mail definì l efficienza e la prosperità del sistema produttivo italiano un miracolo economico e nello stesso anno il Financial Times assegnò alla lira l Oscar delle monete e malgrado il Pil crescesse al ritmo del 6 per cento il colore era sempre quello Nelle foto d epoca i primi sprazzi cromatici si possono individuare sulle strade con i rosa shocking delle prime Seicento o i blu elettrici delle Cinquecento che cominciavano ad affiancare affiancare il nero e l amaranto delle Topolino Oppure in certe foto colorizzate della Loren reduce dal flirt con Achille Togliani con le sue tette davvero in cinemascope Tuttavia l adorabile miss Lucia Bosè alla guida di una Lambretta è ancora in bianco e nero Fausto Coppi e Giulia Giulia Occhini pure e anche la turca Aichè Nanà nel celebre celebre spogliarello del Rugantino attorniata da giovanotti che sembrano bancari Ed ecco infatti la fisionomia della Dama bianca vamp casereccia e succulento scandalo nazionale e se c è la Lady in White non sarà mancato in precedenza il precedente giornalistico del Cigno nero 2 Si percepiva qualcosa che si muoveva e si agitava nelle profondità psicosociali che per esprimersi trovava parole 16
Le vite parallele di Mina e Adriano ancora vecchio stile e voci baritonali Io sono il vento sono la furia che passa e che porta con sé Ma per sconvolgere sconvolgere e felicemente turbare l immaginazione collettiva ci voleva l irruzione nella scena pubblica di due personalità d eccezione Ci volevano due lampi Wham !, come nei fumetti fumetti due svitati nel senso letterale dello svitare Disarticolati Disarticolati modellati e impostati su linee spezzate gagliardamente ineleganti rispetto al canone Occorreva insomma che nel grigiore della fine degli anni Cinquanta apparisse il colore squillante di Adriano Celentano il molleggiato e si imprimessero imprimessero nella disponibile fantasia di massa le invenzioni optical di Mina Mazzini la Tigre La Mina è sdraiata non senza languore su un letto d albergo accanto all abito nero da diva che indosserà per cantare con voce da intenditrice Io amo tu ami e fa le bolle di sapone con un pesciolino di plastica rossa quando nel gennaio 1961 Oriana Fallaci incontra Mazzini Annamaria di Giacomo nata a Busto Arsizio il 25 marzo 1940 abitante a Cremona di professione cantante non riesce a nascondere nascondere il suo stupore 3 Divertito irritato Il clima è quello che regna già allora a Sanremo dove affoga tutto lo squallore di un Festival denso di urli di vanità provinciali di peccati mediocri C è il romanticissimo melodista Umberto Bindi tanto per dire che è venuto sulla Passeggiata degli inglesi con una pelliccia di foca foderata in visone uno scrigno d avorio con un brillante nuovo che guarda quando è molto triste Nelle foto d epoca Miranda Martino con la gonna a pieghe e Adriano Celentano con cravattino sottile e timidamente timidamente anticonformista ballano il cha-cha-cha per strada tra un piccolo assembramento di adulti e bimboni incuriositi Dal canto suo Milva che di lì a poco avrebbe ottenuto un sonante successo popolare con Il mare nel cassetto una canzone di maniera qualcuno arrischia lì per lì l aggettivo prevertiana ‘) racconta ai giornalisti la sua infanzia povera si fa fotografare in pose da Cenerentola davanti alla macchina macchina per cucire Singer ma da vera ragazza della provincia profonda fa anche sapere senza alcun pudore alla stampa che canta per fare molti soldi dato che viene dal prole- 17
Le vite parallele di Mina e Adriano tariato rurale del Delta padano e insieme alle braccia villose e alle fauci ingenti per cui la sfottono con molti lazzi in tv ha anche un evidente voglia di riscatto e di successo E c è lei La Mina innanzitutto con quel sentore di lombardo ma anche di definitivo che l articolo determinativo determinativo identifica senza possibilità di equivoci Ragioniera mancata bocciata in tutte le materie in quarta all istituto tecnico Beltrami in una classe con ventiquattro ragazze dominato dalla presenza della Antonioli la professoressa che entrava in classe con quella sua aria da martire inconsapevole inconsapevole abbigliata con un eterno tailleur di buon taglio ma un pochino fané 4 Padre classicissimo con il fisico da cumènda ‘, l aziendina chimica alle spalle e la moglie moglie belloccia al fianco Tanto per completare il quadretto famigliare lei si è portata dietro un orsacchiotto di nylon azzurro che le serve la sera per addormentarsi La tempesta tempesta di telefonate per tutto il giorno un ministro della Repubblica Repubblica petulante e coglione che la vuole nientemeno che a Montefiascone perché il popolo la reclama a gran voce e lei impassibile davanti alle implorazioni del manager Elio Gigante si allunga ancor di più mollemente sul letto e poi sbadiglia Rispondigli che me ne frego Con una conclusione avvertibilmente autopunitiva interpretandosi interpretandosi come esponente del mondo della maturità la Fallaci conclude il suo reportage segnando i confini di una distanza senza rimedio Mina le sembra una bambina cui bisogna voler bene come ad una sorellina che va difesa difesa perché non sa dire bugie 5 E pazienza Ma dire che davvero essa riassume l enigma di una generazione da cui ci divide un invalicabile abisso oggi sembra l espressione di una differenza e di una distanza fra gli adulti e i giovani che era già datata e troppo apocalittica nel momento stesso in cui la sentenza veniva pronunciata Sembra di sentire risuonare in anteprima in quel mood così tradizionalista quello che sarebbe stato il controcanto ironico di Edoardo Bennato con il conformismo che viene virato scaltramente in nostalgia Viva la mamma affezionata a quella gonna un po lunga così elegantemente anni Cinquanta … Viva la mamma viva le regole e le buone maniere …. 18
Le vite parallele di Mina e Adriano Altro che A parte i moralismi per i giornali popolari dell epoca Mina è una ragazzona eccessiva una super-minorenne super-minorenne dal corpo enfatico troppo alta per una donna un metro e 78 le gambe dal ginocchio in giù sono imperfette imperfette i fianchi sono stretti il naso è impossibile la zazzera zazzera metterebbe in crisi il più paziente dei parrucchieri e le mani le famose mani che in scena sa muovere con maestria stupefacente sono grandi e irregolari Senza dimenticare che veste in modo goffo mettendosi addosso abiti che sembrano ereditati da una sorellina più piccola Oltretutto ha dichiarato con felice spudoratezza in tv a quel curioso di Mario Soldati che legge solo Paperino ma in seguito farà sapere che l amore della sua giovinezza è stato naturalmente naturalmente Pavese alla Fallaci dice invece che il Fidel la fa impazzire aggiungendo tuttavia che lei non ha idee solo sensazioni violente che si spengono subito Se lo può permettere dato che la sera di Capodanno ha percepito un milione e trecentomila lire per interpretare tre-canzoni-tre nel corso di una serata danzante in un grande albergo di Ostia E quando prova ad autodefinirsi la mette splendidamente splendidamente sul fenomenologico spinto Io non sono una cantante sono una che canta Arriva a Sanremo che sembra uno straccio preceduta da dicerie e polemiche storie inventate dai rotocalchi circondata circondata da un attesa frenetica La sua partecipazione a quel Festival in cui presentò non uno solo ma due brani è tutta legata a Le mille bolle blu costruita per lei da Carlo Alberto Alberto Rossi una canzone che si apriva con un introduzione orchestrale che il pubblico televisivo avrebbe potuto facilmente facilmente scambiare per Stravinskij e tanto per irritare ancora di più e marcare ancor meglio le differenze presentava un testo pre-psichedelico Se tu chiudi gli occhi e mi baci tu non ci crederai ma vedo le mille bolle blu 19
Le vite parallele di Mina e Adriano Un pezzo fatto apposta per enfatizzare l appeal erotico della demenza Addosso un abito sul filo del delirio con un colletto da collegiale ma ricoperto da impossibili palle-bolle blu di varie dimensioni E soprattutto quel gioco di bocca blll facendo anche il gesto con le dita roteate sulle labbra labbra irridente irritante orale ‘, stupidamente sexy per scandalizzarvi scandalizzarvi meglio Era una canzone-manifesto-di-guerra una dichiarazione di rottura una provocazione Uno scandalo estetico e sociale ma uno scandalo così annunciato previsto previsto desiderato e atteso da tutti con l acquolina in bocca che la bocciatura dei giurati sembra l ultima ed estrema rivincita la punizione moralistica alla scapestrataggine già nella convinzione che in ogni caso ha vinto lei e quindi la si può castigare per l ultima volta prima che le sia decretato decretato a furor di popolo l ovvio trionfo Solo un paio d anni prima Mina si chiamava Baby Gate 6 cantava con gli Happy Boys un gruppo che si esibiva esibiva a El Morocco di Milano era un divertente mostro di fine anni Cinquanta che cantava in modo leggermente tortuoso tortuoso delle canzoncine come When e dei rock classici come Be bop a lula ma certo be my baby Difatti sarebbe divenuta divenuta prestissimo la nostra ragazza una di quelle sfacciate che si potevano incontrare nei luna park con il rossetto hard e alle prese con bastoncini di zucchero filato dai colori colori artificiali 7 Ma poi anche uno stemma del travestitismo un immagine di cotonature e un risuonare di urla tutte proposte con una strampalata e strepitosa energia In quei primi tempi era comunque l America non l America come era nella realtà ma come la percepivano allora gli italiani o come credevano che fosse Cioè l abbondanza l eccesso l esibizione sfrontata il rock and roll come moda da teddy boy Il ribellismo giovanile modulato sullo yè-yè che magari porta a diversi raid sconclusionati nei locali notturni ordinando ordinando provocatoriamente come dicono che lei facesse con la più impunita naturalezza un cappuccino al gin Proprio per questo è probabile che il massimo di americanismo così esteriorizzato fosse in realtà il primo grado di una nuova identità italiana proposta al pubblico un identità ricercata con puntiglio costruita con esagerazioni molto volute e 20
Le vite parallele di Mina e Adriano con un istinto pressoché infallibile nel provocare il brivido e il gioioso raccapriccio del pubblico Anni dopo infatti su di lei Roberto D Agostino avrebbe puntualizzato opportunamente Genio vero della musica popolare in senso proprio non nel senso di pop né di proletario ‘, inventrice di un look irresistibile mescolante mescolante energia entusiasmo sessualità e autoparodia di stile gay incosciente simbolo dell insofferenza giovanile contro il perbenismo cheap di Nilla Pizzi e Carla Boni Eppure si potrebbe intravedere dietro tutte queste violazioni delle regole e invenzioni capricciose di uno stile anche un residuo residuo di tranquille tonalità piccolo borghesi viene facile immaginarla in vestaglia azzurra nel tinello mentre si lacca con pazienza le unghie dicendo oh Signùr ! se le viene uno sbaffo come una qualsiasi filistea lombarda 8 La ragazza ragazza infatti è materialista il giusto usa un lessico famigliare debitamente infantile e disarmante Ah le mie povere patatine patatine dice guardandosi i polpastrelli rosicchiati con l impegno impegno della mangiatrice di unghie compulsiva E tutto lo sconquasso provocato in pubblico risulta anche molto prevedibile prevedibile era una proposta casalinga di trasgressioni ormai obbligate anzi probabilmente necessarie tutte plasmate da uno spirito dei tempi che ormai trasudava da ogni gesto individuale come da ogni relazione sociale Non era Mina che trasgrediva con oltranzistica felicità con allegra trepidazione trepidazione con un pizzico di tremore era la società italiana che andava alla ricerca delle proprie trasgressioni Adriano eh Adriano Adriano è la promessa di una popolarità fatta persona Nato per caso il 6 gennaio come raccontava la mamma È l ultimo il più buono di tutti e pensare che credevo fosse una malattia perché avevo quarantun quarantun anni e sempre un dolore a un fianco così andai dal dottore e lui mi annunciò che ero incinta al terzo mese Un figlio inatteso baciato dalla cometa Un epifania Con una dote stellare di carisma fascino suggestione straordinario straordinario dono naturale di un ragazzo da bar ex lavorante nell orologeria meneghina del signor Tranquillo Galvani un grande orologiaio e dopo gli esordi a Milano nella 21
Le vite parallele di Mina e Adriano sala da ballo Filocantanti di viale Zara e al Santa Tecla un locale di esistenzialisti 9 destinato a essere rapidamente idolatrato dalle masse di tutta Italia secondo uno storico articolo di Camilla Cederna perché partito con l imitare gli americani aveva saputo creare un tipo di cantante assolutamente assolutamente nuovo e tutto italiano in cui il milanese felicemente felicemente si fonde con il meridionale 10 22 Un due tre quattro cinque tic-toc ! Cinque sei sette otto tic-toc ! Passa rapido il tempo quando nel cuor c è amor soltanto amor ! E … Ticche-toc ticche-toc ! L orologio è proprio matto batte il tempo a boogie-woogie segna l ora assai distratto ! Tic e toc ! È matto il vecchio clock ! 11 L anima americana che si esprimeva in questa versione da Quartetto Cetra di Rock around the clock era una mimesi mimesi buffona di Jerry Lewis come scrissero di lui nei verbali verbali della Rai dopo un paio di provini in cui fu bocciato 12 l anima latina era quella di un mattocchio da festa di matrimonio matrimonio di quelli che fanno gli scherzi e le smorfie e i versacci l anima milanese era tale soprattutto nel senso del lingera ‘, del frequentatore di caffè e di balere e poi per il classicissimo gusto gerarchico della gang di quartiere 13 Meridionale Meridionale per l ardore esibitivo per la sfrontatezza trasgressiva trasgressiva dell emigrato con voglia di sbalordire e anche per il piacere esplosivo della gag assurda Erotico e pagano lo aveva definito Goffredo Parise nel 1962 Logico che Federico Federico Fellini gli abbia dedicato una sequenza in uno dei suoi film-profezia La dolce vita Come Mina che Fellini avrebbe voluto in un altro suo film forse il Satyricon con quella faccia di pupazzona Adriano era una sintesi Una sintesi fulminea che prendeva tutto il passato pezzi di tradizione i conformismi di poco prima e li trasformava con un ri-
Le vite parallele di Mina e Adriano baltone comico in novità o in sberleffi Con il desiderio e la capacità di farsi accettare proprio come matto come il trasgressore di famiglia Dire perché i due svitati siano piaciuti subito non è difficile in fondo Mentre scoppiava l illusione della dolce vita di massa gli italiani avevano bisogno di simboli inediti inediti Sempre Roberto D Agostino li ha inseriti tra i capifila della categoria dei sublimi plebei una catalogazione che in effetti fa echeggiare qualcosa Sta di fatto che tra fine Cinquanta e inizio Sessanta con un intuizione trascendentale trascendentale entrambi cominciano a prendere allegramente a ceffoni la tradizione lui era uno dei nostri uno normale che per conto di tutti noi si rivelava un eccezione un irregolarità uno dei mostri Lei divenne subito la Tigre ‘, tanto per evitare equivoci un animale aggressivo ma anche geometrico geometrico a righe stilizzato con la promessa quindi di poco naturalismo e di un immagine che avrebbe puntato tutto sull artificiale Anche lui dal canto suo faceva l americano anche lui nel senso degli eccessi delle esibizioni sfacciate Anche la sua America inevitabilmente più simile a quella di Alberto Sordi che a quella di Kennedy esemplificava la voglia matta di allora desiderio di dissolvere a gesti e a mattane la tetraggine tetraggine del dopoguerra sostituire al belcanto l urlo a gola spiegata al galateo delle nonne una schietta improntitudine con il rock come ultima moda e norma teppistica e generazionale generazionale E difatti bastò una sola apparizione di Adriano disarticolato com era pelvico come e più di Elvis urlante con rumorosa e bonaria maleducazione per fare la differenza differenza rispetto al cesello alla melodia al decoro borghese dell ugola Sbam Dal palcoscenico di Sanremo Celentano irrompe sui teleschermi presentandosi addirittura di spalle per poi piazzarsi di faccia microfono in pugno con un balzo terribilista terribilista Convenzioni bye bye In quell Italia post-postbellica post-postbellica una ventata di sospirata irresponsabilità concede ciò che prima non si poteva né concedere né forse nemmeno concepire 23
Le vite parallele di Mina e Adriano 24 Con 24 mila baci oggi saprai perché l amore vuole ogni istante mille baci mille carezze vuole all ora 14 Capito qual è il contesto di questa sua tostissima rumba rock Baci baci baci ragazze e baci Amori prestazionali prestazionali innamoramenti da performance da impresa da finale olimpica da big match Se non si è capito ecco la conferma Il tuo bacio è come un rock che ti morde col suo swing È assai facile al knock out che ti fulmina sul ring 15 Partecipa anche a un film che in modo del tutto prevedibile prevedibile si chiama Io bacio … tu baci Prima aveva girato roba come I ragazzi del juke-box e Juke-box urli d amore Ma sì ci sarà pure il problema della Bomba e di qualche dottor Stranamore della tensione fra le superpotenze di Cuba e dei missili ma che ci volete fare In attesa della catastrofe avanti a ritmo di cha-cha-cha e via con il dondolio esorcistico esorcistico e trascinante del twist Adriano è il profeta di questa rottura sfrontata ma tollerata e anzi goduta a cuor leggero non esiste l amor è soltanto una favola stai lontana da me basta con la luna E le delusioni provocano soltanto disincanto e alla fine della grande disperazione l atteggiamento più probabile è un alzata di spalle Si è spento il sole e chi l ha spento sei tu da quando un altro dal mio cuor ti rubò Innamorare non mi voglio mai più e nessun altra cercherò io cercherò !… 16 La decostruzione dei codici lo scarto rispetto al romanticismo romanticismo delle canzoni d amore e al canone del cantar leggero non è una sedizione ideologica e nemmeno una
Le vite parallele di Mina e Adriano deliberata insurrezione culturale è una rivolta tutta sua istintiva basata su una speciale retorica dell antiretorica e su un individualismo che ci avrebbe messo poco a diventare di massa Dal canto suo agli intimismi e ai bozzetti Mina aveva risposto con un improntitudine fenomenologica ‘, avalutativa oggettuale allegramente stralunata Tintarella di luna tintarella color latte tutta notte sopra i tetti sopra i tetti come i gatti … 17 Andava tutto bene nell Italia del primo Carosello dell dell esplosione dei consumi della congiuntura e comunque della modernizzazione dei costumi la folle banderuola la zebra a pois le mille bolle blu il dinamismo saltellante del cha-cha-cha le contorsioni con l hula-hoop l ondeggiamento ondeggiamento del twist Tutto questo quasi sempre ben al di là dei confini della sensatezza Renato Renato Renato a casa tua mi hai invitato oh oh Renato Renato Renato e ci ho trovato papà e mammà 18 Tanto per dire se i baci di Adriano erano ventiquattromila ventiquattromila qui il nome proprio Renato veniva spudoratamente spudoratamente ripetuto 54 volte In questa distruzione degli schemi in formato slapstick era implicita una fisicità immediata come se la corporeità indiavolata dondolante sul ritmo assunto assunto dalle ginocchia potesse esprimere meglio delle parole la rottura con i comportamenti codificati Poi naturalmente certe altre canzoni erano talmente belle e indovinate da fare invidia e da spiegare il relativo successo Ma da sole le canzoni non basterebbero per fare il personaggio Almeno per ciò che riguarda Celentano per avere qualche indizio della sua psicologia privata e pubblica è meglio riandare al suo vissuto proprio quello individuato 25
Le vite parallele di Mina e Adriano perfettamente dalla Cederna nel 1963 descrivendo l interno divenuto così rapidamente piccolo borghese da sottoproletario sottoproletario che era della famiglia immigrata dal Sud La mamma cuoceva i peperoni con l acciuga la cugina spolverava le foglie del ficus la zia stava immobile a guardarsi un vecchio film in televisione la fidanzata leggeva l antologia di Cucciolo e Adriano dormiva perché aveva fatto tardi la sera 19 Eccolo Siamo nel suo mondo se Mina si gioca qualche qualche tranche de vie di tasca sua sulla strada della modernizzazione modernizzazione Adriano continua a essere il ras di quartiere il maschio maschilista il capobanda il saraffo il bullo cuore d oro e battuta lunare In un intreccio inestricabile di arcaismo arcaismo e modernità lui è il capofamiglia e il figlio-padrone ma anche l imprenditore il capo del Clan cioè l organizzazione organizzazione canoro-discografica e anche famigliar-mediatica che all inizio comprende l ironico Ricky Gianco il complesso dei Ribelli Don Backy che si ribellerà davvero e con molti litigi e ripicche sulla conduzione amministrativa diversi altri minori generalmente sul freak qualche congiunto come Gino Santercole e naturalmente la strillante ragazza del Clan ‘: cioè la pupa del capo Milena Cantù la lettrice di Cucciolo e prima fidanzata ufficiale di Adriano in attesa dell incontro sconvolgente di Claudia Mori sul set di Uno strano tipo Il Clan è il regno di Adriano e la prova della sua arbitraria arbitraria genialità è lui che inventerà micidiali pantaloni bicolori a zampa d elefante e magliette e canottiere da underclass underclass per dare uno stile e quindi un identità al branco All inizio grazie al cielo Celentano ha una visione del mondo piuttosto ludica e prestazionale che comprende i ventiquattromila baci la donna un po focosa hermosa e perché no ?, un po formosa e il tango veloce col grazieprego-scusi grazieprego-scusi L ambientazione è popolare di quartiere dove si aggira il protagonista indiscusso di locali da ballo e di corteggiamenti tentati a volo radente 26
Al matinée del giovedì ballo liscio al Garden Blu con l orchestra Serenade … Spengono le luci tacciono le voci e nel buio senti sussurrar Prego vuol ballare con me … 20 Le vite parallele di Mina e Adriano Al matinée del giovedì cioè nel giorno di libertà delle donne di servizio E quindi si può subito immaginare un sovrappiù di galanterie gaglioffe di seduzioni strampalate e naturalmente il pavoneggiamento di un tango ballato col casquè sul pavimento cosparso di talco per volteggiare meglio fatto da Adriano fra ricchi premi e cotillons fascia fascia d oro per la miss dev essere sicuramente spettacolare plateale comunque esilarante e per le serve ‘, irresistibile È ancora il meraviglioso periodo alieno da pensieri troppo ingombranti ingombranti in cui il problema più importante com è noto è di avere una ragazza di sera e tanto per suscitare solidarietà solidarietà maschili con l aggiunta di un tocco di vissuto crepuscolare sfigato-introspettivo rional-malinconico Forse non ci crederete ma è vero la malinconia ci prende di sera Con la barba già fatta soli senza nessuno ce ne andiam per la città ! Gira e rigira fra le balere … 21 Ma in ogni caso quello che appare in una epifania famigliare alla Cederna nel settembre 1963 è ancora l Adriano istintivo e irresistibile quello che eppure è il gran simpatico quello che stravolge le donne biascicando per te non sono che una cicca l avanzo di una sigaretta fumata e si rivolge al mondo con il suo italiano basic forte ragazzi giusto uèla E che non si presenta nemmeno appare ‘. 27
Le vite parallele di Mina e Adriano La fidanzata alza su dai fumetti i suoi begli occhi turchini la madre smette di parlare e la cugina di spolverare si capisce che qualcosa sta per succedere infatti come scivolando sulle mattonelle in maglietta traforata pantaloni a zampa d elefante al collo una mezza medaglia con su scritto Divisi ma Sempre uniti l altra metà ce l ha la fidanzata Milena color oliva in faccia e in più qualche ombra più scura di barba gli occhi color cioccolato e un franco sorriso pieno di denti simile insomma a un elegante antropoide svegliato a fatica attraverso la sua giungla domestica avanza Adriano 22 È lui nella sua più esatta essenza Lui con il suo continuo continuo darsi grattatine alla maglietta lui che si stira in modo belluino tendendo un braccio all indietro e mostrando i denti all interno lui con le braccia muscolose la bocca che sporge il collo robusto che dall oliva sul dietro dà nel bronzo Mezzo uomo e mezzo animale Ma tutto istinto Tant è che quando lo chiamano addirittura all Olympia e gli hanno insegnato qualche espressione spicciola in francese per fare buona figura per cautela e bene di tutti lo mandano in scena dopo avergli fatto molte prediche star bene attento rivolgersi al pubblico con gentilezza non far pagliacciate ché lì non sono abituati E lui aveva ubbidito bonsoir mesdames bonsoir messieurs e giù un interpretazione corretta che gli aveva fruttato la più tiepida delle accoglienze insieme con critiche in cui tutt al più lo si faceva somigliare di faccia a Fernandel Perciò la sera dopo al momento giusto Celentano fece tutto da solo come si sentiva di fare cominciando a parlare italiano col pubblico e adottando il suo solito tono di bruto simpatico Doveva cantare con una bottiglia di coca-cola in mano ed ecco che quando la batteria fa dei break come fosse un mitra che sventaglia lui come al solito tutto molleggiato barcolla come se da quella raffica fosse stato colpito in pieno e intanto la coca-cola viene fuori a scatti spumeggiando Successo incredibile 23 Eppure questa carica istintiva spettacolare matta non riesce a durare Ben presto infatti irrompe nella sua produzione produzione una irrefrenabile e fastidiosissima vocazione pedagogico-religiosa pedagogico-religiosa Celentano non si limita più a credere 28
Le vite parallele di Mina e Adriano vuole convertire Non gli piace solo raccontare vuole fare educazione di massa Ecco allora Pregherò versione clericale clericale di Stand by me di Ben E King e poi Ciao ragazzi una specie di gospel italianizzato ma anche Chi era lui quasi un vangelo apocrifo come facciata B del Ragazzo della via Gluck Ed ecco soprattutto visto che è presto tempo di protesta l urgenza del messaggio ‘: Non esiste morale c è per tutti un complesso un problema del sesso e le persone serie che non raccontan storie le han spedite in ferie ! Questa terra è il monopolio delle idee sbagliate qui si premiano quei film dove c è un morto in più si divorano i romanzi con il vizio a rate c è perfino corruzione dove c è lo sport 24 Ma la religione e la morale non bastano Proprio con il Ragazzo della via Gluck immensa canzone popolare e metropolitana bocciata senza appello in prima serata al Festival Festival di Sanremo del 1966 era cominciata la sua missione o deriva ambientalista Là dove c era l erba ora c è una città 25 C erano state poi convinte scemenze antidivorziste con La coppia più bella del mondo anche se cantate sulle note magistralmente ruffiane di Paolo Conte Sempre con l idea di insegnare qualcosa a tutti nella certezza di possedere una verità di averla in pugno Così più tardi sarebbero venute venute le tentazioni senza resistenza di un magistero populista di massa con una storica edizione di Fantastico nel 1987- 88 in cui ormai autodeificatosi come figlio della foca mise a repentaglio un referendum scrivendo sulla lavagna grandi sentenze cioè perfette fesserie come la caccia è contro l amore dimenticando anche l accento sulla e beccandosi beccandosi oltretutto l annuncio di una penale di 200 milioni 29
Le vite parallele di Mina e Adriano dalla Rai Prima aveva buttato lì il suo avvertimento apocalittico-domestico apocalittico-domestico in celentanese puro aggrottando la fronte e sbattendo gli occhi Votate ” no ” al referendum contro il nucleare e vi ritroverete la bomba atomica in cucina Per quelle puntate terribilmente traballanti e caotiche di Fantastico Giorgio Bocca riscoprì la categoria del cretino di talento capace di furibonde demagogie nazionalpopolari e di balbettii professionalmente insulsi altri parlarono del matto di Dio o di un saltimbanco irresponsabile Norberto Norberto Bobbio di un cittadino di serie B Lucio Colletti di un mezzo analfabeta Enzo Bettiza di un guitto ignorante ignorante furbastro Sì vedo Fantastico tutti i sabati sera si sfogò il direttore generale della Rai Biagio Agnes e mentre mentre sento Celentano le mie figlie guardano me per vedere se mi viene l infarto In assoluta controtendenza Giuliano Ferrara parlò di quelle celentanate come di un autentica e misconosciuta lezione televisiva Su la Repubblica Eugenio Scalfari dopo avere detto che Celentano evoca l indistinto e l istinto commentò penso che stia nascendo una dimensione politica nuova che Celentano Celentano ha intercettato d istinto … So per certo che qualche uomo politico particolarmente attento segue con grande interesse le sue esibizioni televisive … Farà scuola Qualcuno prima o poi utilizzerà la lezione perfezionerà l esperienza la volgerà a qualche fine mirato e politico Inutile dire che ci troviamo ai limiti della profezia Perché Perché il Celentano di Fantastico improvvisatore scalcagnato duro d orecchio quando telefonava il pubblico vicino alla disperazione linguistica con gli ospiti stranieri ma perfettamente perfettamente a suo agio come monologhista nel lanciare messaggi al microfono e nello stramenarla con slogan epocali ‘, era una straordinaria anticipazione mediatica del Berlusconi 94 entrambi non rassegnati alla calvizie entrambi ignoranti ignoranti di politica entrambi galleggianti come turaccioli sulle onde di destra e di sinistra senza voler essere né così né cosà entrambi medianicamente in contatto perché non c è un altro modo più razionale con un Italia che sorpren- 30
Le vite parallele di Mina e Adriano dentemente esiste gli otto milioni di piccoli imprenditori medi avvocati grossi commercialisti padroncini dentisti pubblicitari che costituiscono il popolo del Cavaliere e gli altrettanti milioni di ragazzi appassiti che per quarant anni hanno fatto il tifo per le buffonerie di Celentano per il suo sghignazzo tirato al limite dell asfissia per le sue assenze ‘, le finte demenze o le amnesie pretestuose Coccodè direbbe Scalfari Il fatto è che anche i sublimi sbagliano Figurarsi i plebei Celentano ha creduto di non essere solo un perfetto istrione da palcoscenico un cantante che con brani fantasiosi come Azzurro o Storia d amore ha saputo risvegliare echi profondi nella struttura psicologica della società italiana I pomeriggi all oratorio la voglia di conquista amorosa in spiaggia ho fatto il pagliaccio per mettermi in mostra agli occhi di lei … 26 È l amore perduto perché la pupa ha sposato quello con i soldi e se alla fine gli si butta fra le lenzuola lui moralisticamente moralisticamente la rimanda al marito forse per fare contento il parroco Ma oltre a incarnare l idea dell uomo vero quello che se piange è sempre perché gli è andato il fumo in un occhio ha anche immaginato di poter diventare qualcosa di diverso e qualcosa di più Un guru Il profeta di una religione molto sincretistica fatta di ecologismo estremista di cattolicesimo stiracchiato alla sua maniera di interlocutore interlocutore diretto di Dio di paternalismo massimalista La sua fase predicatoria era cominciata precocemente allorché i rotocalchi annunciarono una sua crisi mistica nel 1964 Nel corso dei Sessanta canta una lettera aperta ai capelloni che dopo un inizio confidenziale va giù con una sequela di insulti da vecchio conformista guarda che coppia dicono già visti di spalle chi è la donna non si sa 27 31
Le vite parallele di Mina e Adriano All inizio del 70 vince a Sanremo insieme alla moglie cantando chi non lavora non fa l amore una risposta reazionaria familista machista clanica all autunno caldo ed evidentemente contro gli scioperati ‘. Eppure poco dopo riesce a reinventarsi una dimensione da grande clown dell dell ecologia con effetti impressionanti da fenomenale gigione facendo sentire il rantolo del contadino inurbato in una foresta foresta di catrame e cemento 32 Ahi ah non respiro più sento che soffoco un po sento il fiato che va giù va giù e non viene su 28 Come succede talvolta agli uomini in bilico ai grandi eclettici e ai grandi irrisolti cinta la corona del re degli ignoranti pubblicato un disco intitolato La pubblica ottusità ottusità per passare da eterno incompreso l apocalittico ma perfettamente integrato Celentano il grande anticonformista anticonformista totalmente intriso di conformismi ha giochicchiato con l idea di poter trasformare i suoi fan in un popolo Con slogan paragonabili al titolo della sua autobiografia Il paradiso paradiso è un cavallo bianco che non suda mai 29 Incarnandosi in Serafino Er Più Geppo il folle Joan Lui e passando senza problemi da Germi a Castellano e Pipolo Proclamando visioni visioni sempre apocalittiche Quando l indifferenza dilaga le foglie appassiscono e vengono le malattie il cancro l Aids tutto ciò che purtroppo sta arrivando Malgrado la popolarità popolarità non ha certamente trovato il suo popolo Superati i sessant anni i suoi programmi politici finiscono nel cassetto cassetto Ed è per questo con ogni probabilità che riprende a fare il cantante Anche per Mina la metamorfosi è stata particolarmente delicata La gestualità scapestrata i due o tre quarantacinque quarantacinque giri al mese dei primi tempi le matite colorate e le banderuole banderuole potevano essere funzionali e perfettamente intonate
Le vite parallele di Mina e Adriano a un periodo di rottura e a un momento di vistosi ribaltoni nel gusto e nel costume Ma al contrario di Adriano antidivorzista antidivorzista convinto e perentorio che ha plasmato tutta la propria vita e carriera sulla coppia felice anzi la più bella del mondo e sulla tradizione matrimoniale a parte qualche qualche divagazione sexy però anche questa tradizionalissima e su moduli molto all italiana Mina ha avuto la genialità nature di infilarsi in una storia sentimentale davvero fuori dalle convenzioni del suo tempo e quindi di trasformarsi in un caso ‘, di quelli che accendono la fantasia delle lettrici di Grand Hotel ma che mobilitano entusiasticamente anche gli opinion makers Ma come si era permessa Le si potevano perdonare i flirt veri o presunti ma tutti smentiti con Umberto Orsini il fusto Maurizio Arena Ugo Tognazzi Franco Mancinelli Scotti il marito separato di Elsa Martinelli E soprattutto quello con Walter Chiari mai ufficializzato né smentito e che permettevano foto in spiaggia con dei bikini particolarmente particolarmente allettanti per il voyeurismo dei rotocalchi e dei loro lettori Di più no però Quando a Roma nel settembre del 1961 nel bar della Rai in via Teulada conosce il giovane attore sardo Corrado Pani e si innamora di lui incurante della sua faccia tenebrosa e degli occhiali neri da sciupafemmine sciupafemmine coccolato dal bel mondo femminile milanese e romano ” gigolò a caro prezzo “, artista e bohémien 30 e di conseguenza anche del fatto che lui è sposato da tre anni con la signora Renata Monteduro Mina ha vent anni 31 È vero in quegli anni ci si innamora di più con maggiore intensità fino a svenire dato che l innamoramento romantico romantico è il tramite necessario per fare saltare le norme che presidiano l illibatezza Tanto che anche adesso a riascoltare riascoltare qualche collezione gold o the best di Mina si precipita varie volte in atmosfere intrise di sconvolgimenti e di brividi di corteggiamenti e prove di seduzione di mani nelle mani di lenti e guancia a guancia strettissimi e anche di abbandoni e addii tormentati ma soprattutto di baci infiniti e forse mai più replicabili su qualche terrazza terrazza mentre non ci vuole nulla a immaginare sul fondale 33
Le vite parallele di Mina e Adriano il mare e in alto una luna indimenticabile 32 con lei che a sua volta ci mette non la voce schizzata che usa per il twist ma sussurri drammaticamente languidi e acuti prolungati e sconvolgenti che inducono venditori di commercio e ragionieri ragionieri a perdere la testa 33 e schiere di commesse in negozio e parrucchiere alle prese col casco a illudersi che anche loro l estate prossima vivranno la stagione di un educazione educazione sentimentale senza tabù grazie a un amore stordente totale definitivo Qualche stagione dopo lei avrebbe evocato quei momenti momenti sillabando sulle note e sui cori inconfondibili di Ennio Ennio Morricone con una specie di trepidazione nella voce 34 Lo stupore della notte spalancata sul mar ci sorprese che eravamo sconosciuti io e te Poi nel buio le tue mani d improvviso sulle mie 34 … Sì proprio lo stupore della notte Lo sbalordimento per i sussulti del cuore La vertigine nel cervello e quel languore languore che svuota all improvviso lo stomaco E pensare che a distanza di quarant anni non esiste più l amore romantico romantico e dalle canzoni sono praticamente scomparsi i baci Ormai lo vediamo tutti che l innamoramento è diventato un gioco sociale una strategia di pierre ovvero l oggetto del gossip salottiero I brevi fidanzamenti dentro l establishment i rondò amorosi fra titolari di cariche o carature pubbliche di cui si parla a Roma nelle case Angiolillo o nelle ville Verusio Verusio sono incorporati nell esercizio di qualche potere che oggi si esplica a letto e soprattutto a cena domani con una collaborazione coordinata e continuativa e comunque oltre al flirt come legame infinitamente più serio c è una lealtà fra gente che si riconosce in quelle cordate e non in quelle altre ragion per cui loro tendono a scopare solo fra di loro in una serie di amori per bande una lealtà che magari diventerà tradimento e inganno cambiando letto salotto e
Le vite parallele di Mina e Adriano quindi area d influenza e cordata comunque alimentando il chiacchiericcio e il ma dai non dirmi che non lo sapevi Invece in quell avvio dei Sessanta Mina si innamora con tutti i crismi necessari per l epoca abbandonandosi perdutamente alla fatalità della passione ma anche con la determinazione della donna che decide la sua vita in assoluta assoluta autonomia quasi con il gusto di sbattere in faccia a tutti una scelta o una sperimentazione 35 Anche perché il legame con Pani solo a pensarci era un autocondanna Basta leggere le cronache d epoca per avere un idea di che cosa significava infilarsi in una storia con un uomo sposato Sfidare le convenzioni è una bella espressione ma dietro il luccichio dell anticonformismo c è come dicono in seguito i giornali la condanna alla proscrizione proscrizione di un Italia bacchettona l ostracismo della Rai il verdetto senza appello contro chi ha avuto l orgogliosa impudenza impudenza di affrontare i fulmini del perbenismo nazionale dichiarando Non voglio nascondere la gioia più grande della mia vita cioè l essere incinta di Paciughino 36 Sì ma il contorno era quello demenziale di quegli anni con una delle massime autorità del tempo in fatto di morale morale padre Virginio Rotondi che si scambiò lettere sui giornali giornali con quella che era divenuta spregiativamente l urlatrice urlatrice lui che giudicava alla luce della morale cristiana lei che rispondeva citando con lieta sfrontatezza il chi è senza peccato scagli la prima pietra e padre Rotondi che concludeva concedendo il perdono alla pecorella smarrita dicendosi addirittura pronto per dare un segno della mia ansia sacerdotale anche a dare oggi stesso la mia vita per lei per il ritorno della pace e della grazia nell anima sua Oh Signùr che esageràt-to avrebbe potuto rispondere Mina con accenti alla Franca Valeri Si poteva cogliere in lei già allora la vis polemica e anche beffarda che avrebbe dimostrato a fine millennio nella rubrica per il settimanale liberal 37 La storia con Pani è disastrosa anche perché comprende un processo alla fine del settembre 1963 in cui il pretore accusa l attore di avere tenuto una concubina reato contemplato contemplato dall articolo 560 del codice penale Lui Pani 35
Le vite parallele di Mina e Adriano si infila in una serie di slalom per dimostrare di non avere mai convissuto con la madre di suo figlio ma le sue considerazioni considerazioni vengono scalfite passo dopo passo dalle contestazioni contestazioni del giudice è vero o non è vero che aveva dichiarato ai giornalisti che lui solo con Mina ” si trovava a suo agio “? No lui conosce troppi giornalisti per ricordare di aver detto così a qualcuno Il pretore incalza Una giornalista giornalista toscana con occhiali E chi sarà mai La signorina signorina Neera Fallaci Evidentemente il minimo che si può dire è che le Fallaci hanno un ruolo nella storia di Mina E fortunatamente il processo per concubinato si arena la querela viene ritirata la Monteduro si accontenta di una composizione extragiudiziale dieci milioni parte cash parte in cambiali La vita continua Ma a poco a poco Mina cominciava a percepire la necessità necessità di ricostruire uno stile o perlomeno una maniera Lei ha oscillato spesso fra gli estremi In certe stagioni ha cercato di sovrapporre all immagine dell urlatrice quella di una singolare sophisticated lady in grado di offrire di ogni prodotto musicale le venisse offerto un interpretazione In altri tempi è dimagrita si è infilata tacchi altissimi e minigonne minigonne mozzafiato mostrando perfino gli slippini mentre si inarcava a cosce larghe impugnando animosamente il microfono dando voce e immagine al Battisti più romanticamente romanticamente pulp con un successo smisurato 36 Io non ti conosco io non so chi sei so che hai cancellato con un gesto i sogni miei sono nata ieri nei pensieri tuoi eppure adesso siamo insieme 38 Il punto teorico di partenza era secondo la veloce ma incontestabile diagnosi di Arbasino che certe canzoni di Mina vengono molto apprezzate sia dal mio elettrauto sia
Mina insomma rifà ogni volta Mina Può cantare la Fuga a due voci in do minore di Bach accompagnata dal flauto di Severino Gazzelloni ma può anche concedersi mollemente a canzonette superflue Ancora Canfora precisissimo precisissimo con la crudeltà astratta del tecnico aggiungeva Le manca totalmente l assillo della perfezione Non è presunzione presunzione la sua intendiamoci È un atteggiamento spontaneo spontaneo Mina è come un auto da corsa che può raggiungere i 300 chilometri all ora e marcia invece a 200 Le decine di migliaia di aficionados che ogni anno con fedeltà assoluta assoluta acquistano il puntuale album doppio o singolo della cantante lo fanno per avere la riprova della sua ineffabile bravura di interprete non per la scelta delle canzoni presentate presentate le vecchie e le nuove non perché si aspettino un esperimento una prova un tentativo E lei la vecchia tigre tigre ‘, fa di tutto per apparire senza mostrarsi come è stata definita la più brava cantante bianca del mondo Renzo Arbore ma anche Louis Armstrong e addirittura un Sylvano Sylvano Bussotti appassionatamente apodittico Io dico che Mina non è seconda a nessuno nemmeno alla Callas e guai a contraddirlo Essendo la più brava è perciò stesso autorizzata a mostrare mostrare una sovrana magistrale accademica indifferenza per i materiali che si ritrova a trattare Dell antica e vitalissima volgarità di quell America interpretata a suo tempo come un americanata rimane soltanto un eco che deforma la melodia melodia e i ritmi li allunga e li stira per fare diventare plateale 37 Le vite parallele di Mina e Adriano dal professor Roberto Longhi 39 Tuttavia ben più che la canzone o le canzoni proposte l essenziale era il modo in cui Mina le proponeva E si dà il caso che tutto ciò aveva come risultato di mettere senz altro in primo piano l efficacia efficacia e lo stile dell interprete ma sullo sfondo e piuttosto piuttosto lontana la qualità della musica Un altra al suo posto chiarì Bruno Canfora uno dei maestri per antonomasia delle serate televisive in bianco e nero che aveva scritto per lei quell esercizio di virtuosismo che era Brava starebbe sveglia la notte al pensiero delle scelte delle canzoni da interpretare interpretare A Mina non gliene importa niente di quello che canta Canta e basta
Le vite parallele di Mina e Adriano ciò che talvolta dovrebbe essere sobrio e misurato per dare corpo e voce a una teatralità canora destinata ad appagare le già definitive certezze del suo pubblico Già le certezze non si discutono non accettano confronti paragoni criteri di giudizio alternativi D altra parte se Adriano è amato o compatito Mina è stata semplicemente idolatrata Raccontano le cronache eccitate eccitate dei giornalisti dalla Bussola il locale viareggino dove aveva esordito di straforo per scommessa nell estate del 1958 cantando Un anima pura dopo l interpretazione di Don Marino Barreto junior Appariva verso le undici di sera nel fascio di luce del riflettore puntato su di lei e la sala piombava nel silenzio in attesa dell inizio del rito C era una totale identificazione tra il pubblico e la cantante cantante Poi Mina dava il via alle canzoni abbandonandosi come all abbraccio d un amante consumandosi spossata terminando stravolta da un raptus con due o tre chili persi mentre gli applausi diventavano urla da stadio il pubblico si ammassava per toccarla per pretendere bis 40 E lei dietro le quinte davanti a un whisky senza ghiaccio ghiaccio aspirando il fumo di una Marlboro pallida e assente sembrava fare tutto il possibile e anche un po di più per assomigliare alla propria immagine di bambola lunare con le sopracciglia depilate e con l occhio bistrato gli zigomi truccati un foulard sulla testa 41 e lo sguardo inevitabilmente inevitabilmente malinconico da clown crucciato o forse effettivamente effettivamente triste anzi desolato nel contemplare la segatura sulla pista perché il tempo passa gli amori se ne vanno la dolce vita è finita e se non è ancora finita finirà A volte ritornano Lei era ricomparsa con fenomenali clamori alla Bussola nel 1978 per celebrare i vent anni di carriera Grassa anzi deforme avviluppata in un peplo nero lungo fino ai piedi una dea divenuta donna per punizione punizione bersagliata dai flash di cento fotografi straziata dalle urla e dagli squittii di una pattuglia di adoratori-gay … sconvolse gli uomini e le donne in una stessa eccitazione sensuale … 42 Però non ce la fa finisce stravolta dalla fa- 38
Le vite parallele di Mina e Adriano tica si sfascia e dicono che devono riportarla nel camerino camerino quasi a braccia Dopo di allora rinuncia alle apparizioni in stile drag queen se ne resta a Lugano a ingrassare ancora senza inquietudini inquietudini estetiche a giocare a scopone a bere vino in compagnia a fumare a farsi amare da uomini qualunque e a incidere dischi altrettanto qualunque con titoli distruttivi distruttivi come Rane supreme o Finalmente ho conosciuto il conte Dracula e perfino Sì buana e Olio Fino a quando comincia a circolare come un venticello la voce di un disco insieme a Celentano reduce nel 1997 da un apparizione davanti al papa in occasione del XXIII Congresso eucaristico nazionale Allora gli uffici stampa si scatenano i giornali impazziscono l attesa cresce Qualche Qualche anticonformista scrive che questo duetto arriva con trent anni di ritardo ma il coro lo zittisce con pagine e pagine di convenzionalità Anni prima a proposito di una possibile collaborazione con Adriano che premeva per fare l operazione lei aveva dichiarato Cominceremmo a litigare il primo giorno e smetteremmo l ultimo dopo l inevitabile rottura E invece nel 98 eccolo il disco intitolato semplicemente semplicemente Mina Celentano che dovrebbe essere l incontro del secolo Dovrebbe con il condizionale Ci sarebbe da insospettirsi subito infatti perché le prime recensioni dicono dicono e non dicono alludono e girano intorno svicolano eludono storicizzano parlano d altro Poi finalmente si ascolta l opera ‘, e ahi ahi Si capisce subito il senso delle elusioni e delle mezze frasi e dei borbottii critici Perché fin dal primo ascolto quella che viene fuori dall impianto stereo è una serie di canzoni che vorrebbero spacciare per vera un artisticità finta e dunque questo è l incontro di due ex fuoriclasse ormai un po tromboni che si rivolgono con senso di superiorità al pubblico dei supermercati con l aria di dire è la grande distribuzione bellezze E quindi dovete sapere che cosa vi aspetta È una concezione di tipo televisivo quella basata sul precetto che se il pubblico vuole la cacca bisogna dargliela bella lucida confezionata con i nastrini Tanto più che il pubblico sembra davvero ingordo 39
Le vite parallele di Mina e Adriano e compra compra compra perfino questo cd che può ambire ambire con qualche pretesa alla definizione di disco più brutto del mezzo secolo perlomeno in relazione alle aspettative Il risultato poi è ancora più catastrofico perché una trasmissione Rai o Mediaset del pomeriggio quando cercano cercano di convincerti che un eventuale duetto fra Claudio Lippi e Iva Zanicchi sarebbe un attrazione mondiale può essere evitata con una semplice pressione sui tasti del telecomando telecomando passando ad altro Ma sarà difficile che uno zapping per quanto volonteroso possa portarci d incanto su un altro Mina-Celentano è più probabile che con questo questo disco i due grandi stravaganti della nostra Età matta chiudano la carriera perché questa prova è davvero una chiusura nel segno dell omologazione totale del marketing marketing malevolo delle vendite un tanto al chilo Il brutto del brutto è che alla fine appaiono soprattutto prevedibili Ciò che per loro i grandi inventori fuori schema gli innovatori del gusto e dello stile e anche del costume dev essere il più insopportabile dei giudizi un verdetto che difficilmente concederà prove d appello Mostri sacri si nasce babbioni si diventa Mina e Celentano Celentano da sublimi plebei che erano sono riusciti a diventare borghesi banali Si può decidere di buttare nel cesso una carriera ma ciò che dà più fastidio è che la tronfiaggine finale possa fare precipitare giù per i tubi neri anche la suggestione di quei lontani anni pazzèschi come loro avrebbero detto con l accento cremonese e milanese quarant quarant anni fa Oppure pazienza i trenta gloriosi sono finiti finiti le ideologie sono state sostituite dai conformismi dall dall omologazione degli anni Novanta non si salva nessuno e allora perché prendersela proprio con il re degli ignoranti e la ex Tigre Con il Grande fingitore e l Urlatrice È la vita è la fisiologia È l immagine di un paese che è invecchiato invecchiato e che non ha avuto neppure la forza e la lealtà di costringere i suoi miti a restare tali Insomma sunt lacrimae rerum Now Laughing friends deride 40
Tears I cannot hide So I smile and say When a lovely flame dies Smoke gets in your eyes 43 Le vite parallele di Mina e Adriano Mina e Adriano continuano a pubblicare dischi e a venderli venderli dimostrando a sprazzi la vecchia bravura ma unita alla consapevolezza che con la loro storia alle spalle possono possono fare qualsiasi cosa senza preoccupazioni eccessive per la qualità E poi che volete I Platters quelli veri si capisce sono quasi tutti morti e non si sentono quasi più le Ronettes e neppure i Drifters i Righteous Brothers rovinosamente rovinosamente melodrammatici di Unchained Melody e nemmeno nemmeno le Shangri-las strillanti on the beach James Dean e anche Buscaglione si sono schiantati Coppi ha lasciato precocemente precocemente sola la Dama Bianca Federichino Fellini se n è andato nei molleggi si dev essere insinuata l artrite la vita non sembra più tanto dolce Alla fine non rimane altro da dire se non ahi amici che malinconia Note 1 Gioventù bruciata che diventò il film di culto di questa generazione generazione venne distribuito nei cinema italiani nel 1957 2 Tutti dovrebbero ricordare la storia di Fausto Coppi e della Dama bianca Giulia Occhini arrestata e incarcerata nel settembre 1953 per flagrante adulterio Mentre non sarà inutile ricordare che il Cigno nero era Anna Maria Moneta Caglio la testimone chiave del caso Montesi noir della prima Italia democristiana che portò alla fine politica di Attilio Attilio Piccioni 3 Il resoconto di Oriana Fallaci intitolato La sirena dei vent anni apparve sull Europeo datato 5 febbraio 1961 e cominciava in modo piuttosto eccitante Ma chi è dunque questa ragazza che in nemmeno due anni è diventata una specie di mito degli italiani giovani e vecchi poveri e ricchi babbei e intelligenti comunisti e cattolici e in un minuto guadagna quanto guadagna un magistrato in un mese centocinquantamila centocinquantamila rotonde in una settimana colleziona sei copertine di settimanali autorevoli e se dite di non averla mai vista cantare vi trattano alla stregua stregua di un ignorante di un traditore della patria o di un cretino ?. Mina la ripaga con magnifici effetti speciali dal suo letto languido fa per 41
Le vite parallele di Mina e Adriano l appunto le bolle di sapone spiegando nei dettagli il funzionamento del pesciolino E poi si supera Pronto chi parla Maledizione al telefono Chi è lei cosa vuole Il giornale Dimmi giornale Se io sposo Maurizio Arena Dico sei pazzo E poi io sono minorenne La volete capire che sono minorenne Dunque si soffia nella pancia del pesce …. 4 Così in un cammeo su liberal 18 marzo 1999 5 Oriana Fallaci aveva allora 31 anni oggi considererebbero lei una bambina anche dal punto di vista professionale 6 Baby perché in contrasto con la sua statura altissima Gate per via di un complesso jazz il Golden Gate Quartet Gianni Borgna Storia della canzone italiana Bari Laterza 1985 pp 155-156 7 Allorché canta Tua una canzone che faceva parte del repertorio di Tonina Torrielli e di Jula De Palma le sue concezioni erotiche vengono vengono fuori precise Gianfranco Manfredi spiega che per la Torrielli la caramellaia di Novi Ligure era la dichiarazione d amore di una donna onesta modesta virtuosa fedele la De Palma ne fece una cosa spaventosamente spaventosamente erotica terrorizzando la tv d allora e giocandosi la carriera Mina ne ricava una cosa tutta superficiale tutta sesso senza problemi una scopatina da trattare con un alzata di spalle 8 E infatti quando Sorrisi e canzoni nel n 49 del 1961 lancia un inchiesta dal titolo Sposereste Mina ?, risponde anche Pasolini sia pure per negarsi Mina non la sposerei è una ragazza troppo borghese cit in Gianni Borgna Storia della canzone italiana cit ., pp 156-157 9 Era tutto nero con gli orinali che pendevano dai soffitti la morte morte le facce i mostri intervista a Stella Pende Europeo 9 gennaio 1988 10 Camilla Cederna Il re del tangaccio 29 settembre 1963 in Nostra Nostra Italia del miracolo Milano Longanesi 1980 p 171 11 L orologio matto di M C Freedman e J De Knight la versione italiana è di G Giacobetti 12 Nel 1956 Giovane dilettante di parodie ha una maschera abbastanza abbastanza interessante di estrema somiglianza con Jerry Lewis ma disordinato disordinato e inconsistente da ragazzo esuberante Non interessa Nel febbraio dell anno dopo Giovane dilettante di canto esegue il genere rock e presenta notevole somiglianza fisica con Jerry Lewis Immaturo e disordinato Non interessa 13 Io son ribelle ! Non mi piace questo mondo che non vuol la fantasia Io son ribelle nel vestire nel pensare nell amar la bimba mia Il ribelle di G C Testoni E Leoni A Celentano 1959 14 Una canzone-bomba … un testo in cui l amore cronometrizzato taylorizzato viene ridotto a pura gestualità meccanica e per ciò stesso completamente demistificato così Gianni Borgna in Storia della canzone canzone italiana cit ., p 157 Memore della questione atomica Umberto Eco parodizzava Son ventiquattro megatoni Per i cattivi e per i buoni 42
Le vite parallele di Mina e Adriano No non temer per la tua vita Perché la bomba è assai pulita … Con ventiquattro megatoni risolverem tante questioni … in Cantacronache Un avventura politico-musicale degli anni Cinquanta a cura di Emilio Jona e Michele L Straniero Torino Ddt & Scriptorium Associati 1995 15 Il tuo bacio è come un rock di P Vivarelli L Fulci e A Celentano Celentano 1959 16 Si è spento il sole di Adricel-Leoni-Beretta-Del Prete 1963 17 Tintarella di luna di Migliacci-De Filippi 1959 18 Renato di Testa-Cortez 1961 19 Camilla Cederna Il re del tangaccio cit ., p 166 20 Grazie prego scusi di Mogol-M Del Prete-P Massara 1963 che almeno all inizio in quell ambientazione da balera marginale sembra sembra echeggiare certe ottime strofe scritte per Fred Buscaglione da Leo Chiosso 21 Il problema più importante 1962 cioè If you gotta make a fool of somebody era uno stupendo valzer che conobbe numerose interpretazioni interpretazioni scritto da Rudy Clark fu inciso fra gli altri da James Ray e Freddie & the Dreamers e fu cantato al femminile da Timi Yuro La versione italiana tributaria probabilmente di quella di Brian Poole & the Tremeloes Tremeloes si deve a L Beretta e a M Del Prete 22 Camilla Cederna Il re del tangaccio cit ., p 167 23 Ibidem p 172 24 Mondo in Mi settima di L Beretta Mogol M Del Prete A Celentano 1966 25 Il ragazzo della via Gluck di L Beretta M Del Prete e A Celentano Celentano 1966 26 Storia d amore di L Beretta M Del Prete A Celentano 1969 27 Tre passi avanti di L Beretta M Del Prete A Celentano 1967 28 Un albero di trenta piani di A Celentano 1972 Nel 1970 aveva pubblicato un disco Viola che in un celebre retrocopertina esponeva il suo ecopensiero prendendosela con l aria puzzolente della città e con tutte queste inquinazioni sullo sfondo si stagliava opportunamente gocciolante la parola merda 29 Scritta con Ludovica Ripa di Meana Milano Sperling & Kupfer 1982 30 Così Giulio Orecchia su Oggi nella prima puntata di una biografia biografia di Mina 25 marzo 1990 31 Sempre Oriana Fallaci dice di lei che canta le canzoni d amore come se sapesse quello che dice cioè anche a una donna laica e ci si immagina smagata appariva impossibile che a quell età si potesse anche solo pensare di praticare l amore e il sesso malgrado i ventitré o tren- 43
Le vite parallele di Mina e Adriano tatré fidanzati a seconda delle statistiche che la stampa attribuisce a Mina in un anno 32 Le notti della Versilia le luci sul mare il profumo dei mirti e dei pini marittimi l aria dolce che scende dalle Alpi Apuane così scriveva Silvio Bertoldi sul mensile di Oggi nel settembre 1986 aprendo una biografia giornalistica con il resoconto di un concerto alla Bussola e descrivendo l ebbrezza d una voce viscerale quella di un eccitante Pierrot lunaire 33 Sono gli stessi che hanno perpetuato il mito di Mina vivendo nell adorazione musicale di lei l Unica Canta Mina e la Bussola diventa diventa l ombelico del mondo centinaia di macchine che si accatastano sulla litoranea folle di signori cinquantenni con le camicie strette dalle pinces su stomaci incontenibili di giovanotti vestiti come il marchese Piacentini Piacentini in gabardine di seta nera e cravatta … Tutti accorsi per ascoltarla per vederla per toccarla per farsi travolgere dall entusiasmo per lei ultima Diva di un epoca morente e irripetibile ibidem 34 Se telefonando di G De Chiara-M Costanzo-E Morricone 1966 35 Il primo scandalo di tipo matrimoniale dopo la Dama bianca di Coppi era avvenuto nel 1958 allorché due giovani di Prato Mauro e Loriana Bellandi sposati solo con rito civile erano stati indicati dal vescovo monsignor Fiordelli come pubblici peccatori e concubini durante una predica domenicale I due avevano reagito querelando il vescovo per diffamazione non potevano definirsi ” concubini ” due coniugi legati da regolare matrimonio dello Stato italiano Pochi giorni dopo aver sporto querela Mauro Bellandi venne colpito da un emorragia emorragia cerebrale un segno si disse in parrocchia della collera celeste Ma i due giovani difesi da un celebre avvocato repubblicano Adolfo Battaglia molto attivo sul fronte della difesa dei diritti civili non si arresero E non si arresero nemmeno quando alla vigilia del processo l ‘” Osservatore Romano ” ricordò che su querelanti giudici e avvocati pendeva la minaccia della scomunica Miriam Mafai Il sorpasso Gli straordinari anni del miracolo economico 1958-1963 Milano Mondadori Mondadori 1997 p 66 La Mafai ricorda che in primo grado monsignor Fiordelli fu condannato a una multa di 40.000 lire al risarcimento dei danni e al pagamento delle spese processuali malgrado gli sforzi del suo difensore l avvocato D Avack famoso penalista cattolico sostenne l incompetenza del tribunale a decidere in quanto il vescovo ricevendo la sua autorità da Dio solo a Dio doveva rispondere La condanna venne salutata come un gran successo dai laici mentre in segno di lutto Pio XII faceva sospendere le cerimonie per l anniversario della sua incoronazione e il ricevimento tradizionalmente offerto al corpo diplomatico e a Bologna il cardinal Lercaro ordinava di parare a lutto le chiese e suonare le campane a morto In appello pochi mesi dopo monsignor Fiordelli venne assolto 44
Le vite parallele di Mina e Adriano 36 I resoconti da Milano sulla nascita del piccolo Massimiliano avrebbero poi specificato che la creatura sanissima con i capelli neri pesa tre chili e 200 grammi È nata alle 12,18 di oggi [ 18 aprile 1963 ] nella clinica Mangiagalli … Nel parto per il quale si è reso necessario un breve intervento operatorio Mina è stata assistita dal primario della clinica ginecologica prof Mario Massazza dal prof Adriano Bompiani dall anestesista dott Giorgio Zuccoli e dall ostetrica signorina Baldini Altre notizie di qualche interesse immediatamente arrivati in clinica 650 regali di amici parenti e ammiratori E Umberto Bindi per festeggiare l avvenimento dichiara di avere preparato un intero repertorio di nuove canzoni da cantare insieme a Mina e a Charles Aznavour che cosa c entrasse entrasse Aznavour lo sapeva solo Bindi Un fanatico partito da Cremona giunto in bicicletta sotto la pioggia fa una scenata invocando il nome di Mina e pretendendo di vederla Sempre per la cronaca il neonato viene registrato all anagrafe con il cognome Mazzini 37 Dove ha scritto molte cose divertenti con una vena fra lo sbrigativo sbrigativo e l allegro-scocciato ma in cui ha dato il meglio rispondendo a una lettrice bolognese che plaudiva al ritorno in pubblico di Sophia Loren per il lancio di un suo libro di ricette italiane E Mina per niente commossa E così si rassegna a mostrarsi come una qualsiasi mortale che decide di fare questi tristi book signing seduta ad un triste tavolino in una triste Fifth Avenue che più triste e più estero non potrebbe essere con una triste minigonna troppo colorata con una triste penna in un triste contesto pochissimo sentimentale con delle tristi dediche tipo ” buon appetito ” e facendosi fare delle tristi foto con il suo libro di ricette sollevato come un trofeo Ma non basta non è stata una trappola preparata da oscuri congiurati della comunicazione Deve averlo proprio deciso e scelto Mia pulcherrima diva perché Vuoi forse farci del male Non ti abbiamo forse amato abbastanza Non ti sei accorta pur nella tua distanza empirea che tutti ti vogliamo bene Perché vuoi avvicinarti a noi poveri cessetti quotidiani Perché vuoi mostrarci le tue tenere inadeguatezze Perché vuoi farci questo tremendo torto rivelandoci che sei proprio come noi ?. E il pezzo di bravura non finisce qui Volevamo continuare a pensare a te come ad un ” ente ” separato e diverso da tutta questa maiala omologazione A te lontana altera trascendente spaziale enorme con le tue splendenti splendenti tettone gonfie di autocompiacimento con le tue pazzesche gambe arroganti e vittoriose con quella faccia a colori che neppure Disney o Spielberg avrebbero mai sperato di inventare …. E invece Sophia accetta stupidamente di scendere per sempre fra di noi con le sue cose di cucina e dunque l unica conclusione possibile è alla faccia del risvolto umano No il soffritto no ! liberal 18 febbraio 1999 Quando si dice la classe 38 Insieme di Mogol-Battisti 1970 39 Alberto Arbasino L avanguardia arriva presto in salotto Il Giorno Giorno 16 dicembre 1964 45
Le vite parallele di Mina e Adriano 40 Silvio Bertoldi su Oggi cit 41 In un album del 79 Salomè radicalizzava l immagine presentandosi presentandosi con la testa completamente calva in versione humanoid con il critico Arrigo Polillo che la giudicò repellente 42 Silvio Bertoldi su Oggi cit 43 Smoke gets in your eyes di Otto Harbach e Jerome Kern 1933 46
Capitolo secondo Shel e gli altri Invece il modesto ma irrimediabile dramma ontologico degli anni Sessanta consiste in questo che durano pochissimo pochissimo Prendono fuoco bruciano e si consumano davvero in un attimo Eppure fino a pochi giorni prima che svaniscano ti sembra di essere ancora nel pieno della fase precedente Adolescenziale giocherellona ludica estemporanea mimetica mimetica Con la generazione cresciuta nei Cinquanta che le sta provando tutte per entrare nel gioco nuovo come il Bruno Cortona di Vittorio Gassman immortalato dal Sorpasso Sorpasso di Dino Risi uno che viaggia su una Aurelia Sport carrozzata Pininfarina una spider che gli assomiglia ruggente ruggente e provvisoria come lui 1 E che grazie al camaleontismo camaleontismo naturalmente gajardo del déraciné cioè dell italiano medio in corso di fabbricazione manovra con disinvoltura disinvoltura parole e concetti che cominciano ad andare di moda tra gli intellettuali dicendo al povero Trintignant ” Metti metti Modugno Pare na cosa da niente ma quest uomo in frac me fa impazzire C è tutta la solitudine l incomunicabilità incomunicabilità poi quell altra cosa che va de moda oggi … l alienazione alienazione ” 2 Già l alienazione Negli atteggiamenti diffusi e nelle autorappresentazioni anche popolari si direbbe che manchi manchi solo il riflesso dell immagine di Monica Vitti in Deserto rosso che si agita e si contorce esclamando Mi fanno male i capelli Soffrire sdolorare e ancora soffrire Perché gli intellettuali italiani soprattutto i più pensosi e addolorati e perciò stesso à la page devono conservare ancora nell nell anima o meglio nella psiche un fondo di repressione che gli consente di coltivare inclinazioni eroticamente ludiche soltanto se contemporaneamente la mettono giù spaventosamente spaventosamente dura e cerebrale sui concetti alti 47
Shel e gli altri Fuori dal giro intellettuale perfino un tombeur professionale professionale come Gino Paoli esistenzialeggia Sassi che il mare ha consumato sono le mie parole d amore per te Sarebbe l amore diventato adulto oggettivo sconsacrato dove il sentimento oscilla fra il disincanto e una disperazione disperazione piuttosto letteraria Invece i quarantenni reali quelli intruciditi come il miglior Tognazzi si struggevano più concretamente per le plastiche tettine di Catherine Spaak che anche gli storici accademici descrivono così delicata filiforme ancora intrisa di acerbità 3 mettendo in mostra i quarantenni il conflitto drammatico e carico di frustrazioni tra la loro voglia matta e gli atteggiamenti della generazione generazione nuova in cui si esplica una distanza generazionale incolmabile o superabile eventualmente solo con giochi di sesso capricciosi beffardi distanti esplicitamente privi di coinvolgimenti Loro poveretti erano ancora alla ricerca di una storia impegnativa e quelle li prendevano per il naso In privato E poi magari in pubblico avevano la faccia tosta di sussurrare sussurrare con l accento francese canzoncine romanticissime su quelli della mia età fingendo ancora di credere nell nell amore eterno mano nella mano anche se invece si trattava di disinibite quanto effimere cose da spiaggia nei dintorni di Fregene o su qualche altro litorale prossimo alla cementificazione cementificazione 48 Tous les garçons et les filles de mon âge hanno sempre qualcuno da amare … Sì buonanotte Così non appena si assimila l idea che qualcosa è cambiato che il clima si è stabilizzato che il miracolo forse ha messo radici che forse ci si comincia a divertire davvero che siamo psicologicamente in pieno ed euforico start up ecco immediatamente il Sessantotto che sarà pure un momento di qualche interesse esattamente come sono interessanti tutti i momenti caotici ma significa anche l avvento fastidiosissimo della politica Dopo poche stagioni di effervescenza comincia a farsi sentire un clima di rabbie e frustrazioni e demistificazioni che si sarebbe
Shel e gli altri condensato presto nella contestazione il primo fenomeno davvero globale ante litteram Incapaci gli italiani adulti di completare le riforme come il centrosinistra aveva promesso promesso 4 gli italiani giovani scambiano un attrito generazionale generazionale nella classe dirigente con il conflitto di classe e si mettono a cullare il sogno della lotta dura e bellissima che conduce alla rivoluzione Si tratta di una sensazione imprendibile eppure a suo modo precisa con un sapore di delusione che non si può nemmeno confessare ma c è eccome se c è Eravamo qui spensierati si ascoltavano musichette eccitanti si sentiva una brezzolina frizzantina che mmmh !, e si cambiava idea o preferenza ogni due settimane si passava con una facilità straordinaria e una superficialità estremista dai Beatles ai Rolling Stones o dall Equipe 84 ai Rokes dalla protesta antiatomica dei Nomadi al dark cattivello dei Corvi Io sono quel che sono non faccio la vita che fai Io vivo ai margini della città non sono come te … I Corvi boys eccentrici proprio quelli che avvolti in grandi mantelli neri suonavano Un ragazzo di strada con un corvo di nome Alfredo appollaiato sul manico della chitarra basso metà romanticismo nero alla Edgar Allan Poe e metà marginalità da poco di buono rivendicata sui toni rauchi con la voce che si incrina per la rabbia e che ci piaceva tanto perché eravamo tutti ragazzi cresciuti sulla strada E però il cambiamento di preferenza come ad esempio il passaggio dall antinucleare apocalittico di Noi non ci saremo saremo con le sue sfere di fuoco e il silenzio post-catastrofe che si stende guccinianamente come un sudario sul pianeta pianeta morto per via del fallout al cattivismo da periferia dei Corvi rivelava di colpo orientamenti profondi istinti infallibili inclinazioni che al momento in cui prendevano forma apparivano subito implacabili indiscutibili e ci si stupiva che prima non fossero così evidenti era più o meno come un outing qualcosa di spettacolare con il cambio 49
Shel e gli altri di passione che metteva allo scoperto ciò che si era e che fino a qualche momento prima era mascherato o filtrato da chissà quale convenzione o cretineria del gusto Non parliamo poi dei tradizionali Ma come ti piace Morandi ti piace quel lagnoso di Adamo la Pavone Non è possibile ti guardava storto il tuo amico più trendy ma come si fa a sopportare uno che canta laaa fiii-saaar-mooonica fiii-saaar-mooonica Roba da autoscontri da montagne russe da feste popolari con la piadina e la puzza di fritto E magari il geghegè della Pavone e i suoi Collettoni testo della Wertmüller massacratorio abbiamo un riff …. Ah sì ce l avete e allora ficcatevelo nel geghegè Pazienza se ti va Celentano che è matto e snodato e per le periferie va sempre sempre bene ma quelli i melodici presunti moderni proprio no non sta bene In ginocchio da te figurarsi E allora tu cambiavi idea mollavi Morandi senza nessun rimpianto e ti sentivi all improvviso meglio perché tifare Morandi al Cantagiro lo percepivi giusto in quel momento lì voleva voleva dire accettare i canoni estetici di Sorrisi e Canzoni e della tv di Stato e fino allora non l avevi capito e per fortuna c era stato uno più adulto e più informato di te che ti aveva portato sulla strada buona Altro che l oleografia di Monghidoro il papà calzolaio la famiglia il comunismo all emiliana e i buoni sentimenti e il servizio militare e Laura Efrikian Ero ragazzino dice Zucchero Fornaciari e gli unici italiani che mi piacevano erano l Equipe 84 i Nomadi i Rokes Gli altri non esistevano 5 Eccolo qua lo schema E mentre ci si cominciava a divertire sul serio e addirittura addirittura si materializzavano chissà come due soldi per comprare comprare un disco o una chitarra o un giradischi Lesa com è che misteriosamente sbucano fuori quelli che cominciano a menartela con la contestazione e Marcuse e la desublimazione desublimazione repressiva Non gli bastava il Pci no Forse perché il Pci era fatto da uomini in grisaglia ossuti pettinatissimi brizzolati e quindi per resistere all ondata beat e non farsi travolgere dalla sommossa consumista bisognava inventarsi qualcosa di assolutamente rivoltoso e comunque oltranzista anche in politica 50
Shel e gli altri Via allora con discussioni estenuanti nel piazzale della scuola con quelli dagli occhialini che avevano letto e si erano fatti entusiasmare da I dannati della terra di Frantz Fanon e La guerra di guerriglia e altri scritti politici e militari del Che Guevara oltre naturalmente al classico dei classici L uomo a una dimensione cioè il Marcuse più pessimista che guardando l America con i grattacieli e le macchine sullo sfondo della fantastica velocità del capitalismo capitalismo occidentale non trovava di meglio che leggere libri desolati che giustificassero sul piano teorico la sua naturale pulsione antimoderna Poi con i maoisti che immaginavano immaginavano il maoismo come la premessa di una società liberata senza Stato anarchici che non sapevano niente e non volevano sapere niente di Bakunin e quando ne avevano saputo qualcosa non erano più anarchici ed erano già oltre ‘; e poi tutti quelli duri e puri del movimento studentesco che amavano moltissimo indire scioperi formare formare comitati unitari di base fare sit-in occupare i licei molto meno gli istituti tecnici provocare la polizia con slogan brutalissimi spaventare gli insegnanti in modo da provocare il loro rigurgito d ordine sconfortato autoritario autoritario insomma fffascista ‘, pronunciato con una vigorosa ginnastica labiale Tutta gente che sarebbe finita a cantare cantare Contessa di Paolo Pietrangeli e l epica Per i morti di Reggio Emilia di Fausto Amodei Picchiate con quello per fare rima con falce e martello Uscite dalla fossa per adattare il verso alla bandiera rossa .) Davanti a questo clima appesantito allora uno normale normale individualista il giusto non aveva altra risposta se non quella espressamente qualunquista lasciatemi perdere non sono fatto per le esperienze collettive alle elementari mi veniva il magone al pensiero di dover partecipare alle campagne campagne antitubercolari con l obbligo della tentata vendita dei francobolli ai vicini di casa i movimenti mi fanno orrore orrore sono scappato via dai boy-scout dall Azione cattolica dagli esercizi spirituali dalla squadra di calcio parrocchiale dalla pallavolo dal ping-pong Adesso dite che dovrei partecipare partecipare all assemblea Da parte mia sarei tendenzialmente riformista sicuramente antifascista ho visto il centrosinistra 51
Shel e gli altri nascere in casa mia con discussioni anche molto vivaci su Moro Fanfani e Nenni ma non voglio saperne di cortei di occupazioni di impegni più o meno politici e collettivi E se insistono della società non me ne frega niente Insomma voglio fare i cazzi miei Non fosse altro che per passare un mezzo pomeriggio ad ascoltare Shel e gli altri Norman David Shapiro detto Shel presente Colui che è stato la voce guida di un gruppo storico del beat italiano i Rokes adesso è un ragazzone nel mezzo dei cinquanta che si aggira nel suo quartiere milanese come un pesce nell acqua Scivola fra le auto parcheggiate costeggia costeggia i bar con la gente che lo saluta come si salutano le vecchie conoscenze e lì per lì si ha la sensazione che tutti quanti vedano intorno a lui una specie di alone e che questo alone si trascini dietro come la coda di una cometa un pulviscolo cosmico tracce di quel piccolo universo universo da cui proviene lui e proveniamo noi Uno di famiglia famiglia anzi uno della my generation Ma se immaginate un reduce cambiate idea Se pensate pensate a un sopravvissuto dei favolosi Sessanta siete fuori strada Non fatevi ingannare dalla mise supercasuale dai bermuda inevitabili dell estate meneghina dai capelli ancora ancora lunghissimi dall orecchino d oro a forma di note musicali musicali L incrocio antropologico è fra Corto Maltese e un ebreo cosmopolita con qualche cromosoma di pirateria di sua Maestà britannica e difatti se vi racconta la storia di famiglia vengono fuori romanzi leggendari di bisnonni o trisnonni che suonavano il corno nella banda dello zar e di un emigrazione in Inghilterra resa possibile da un operazione operazione portentosa inventata lì per lì dal bi o trisnonno che sapeva anche fare il sarto e che rimediò con estemporanea abilità allo sbrego occorso alla pelliccia di ermellino di una principessina dei Romanov nei giardini d estate di una qualche qualche residenza di Nicola II Se ne ha voglia il comandante Shel è capace di citare Guevara forse per una specie di identificazione iconica e più di sovente Lenny Bruce verso cui ha un ammirazione sconfinata Parla un italiano bellissimo anche se l accento è 52
Shel e gli altri rimasto quello inconfondibile e incredibile degli anni d oro con questo mondo che naturalmente ci sta crrrolando adosso ommai sceglie le parole con cura va alla ricerca dell espressione più adeguata ama la definizione ben riuscita riuscita filosofeggia sul filo dello humour E soprattutto ha una personalità un codice interiore un sistema di priorità Una durezza di convinzioni e un carattere carattere così esigente che probabilmente non gli ha giovato nella carriera E difatti anticipa a grugno duro Niente revival per favore Va bene Shel ma vorremmo provare a risentire risentire il sound di quegli anni Non sarà mica un peccato No peccato non è così racconta che erano arrivati in Italia al seguito di un certo Colin Hicks e per l occasione avevano avevano cambiato il nome da Shel Carson Combo a The Cabin Cabin Boys Prima tappa Milano all Alcione un teatro in cui prima dello show musicale andava ancora in scena l avanspettacolo avanspettacolo poi Torino dove una provvidenziale laringite di Hicks li espone davanti al pubblico del cinema-teatro di Borgo Vittoria Successo immediato e travolgente due settimane settimane di tutto esaurito Facevamo un repertorio basato sul rock ma soprattutto sul rhythm n blues In Inghilterra avevamo avevamo suonato dappertutto ai matrimoni ebraici e alle feste studentesche ma la vera scuola erano state le basi militari americane i soldati Usa sono stati quelli che ci hanno fatto conoscere la musica nuova Ray Charles Little Richard Fats Domino In più si faceva casino con le chitarre buttate per terra gli amplificatori mandati in saturazione le solite cose facinorose Fatto sta però che in Italia la vita è tutt altro che facile All Ambra Jovinelli siamo stati notati da Teddy Reno che andava in cerca di un gruppo che accompagnasse Rita Pavone Pavone Quella che avrebbe fatto il geghegè con la grinta della capopopolo Con Rita guadagnavamo 36 mila lire a sera novemila a testa E andava già piuttosto bene Perché in precedenza i tempi erano stati molto più grami Qualche Qualche mese prima stavamo a Roma in una pensione di via Volturno ed eravamo talmente messi male che abbiamo cominciato a pensare seriamente di riempire una calza con la sabbia per dare una botta in testa a un turista inglese o 53
Shel e gli altri americano e riuscire a tirar su i soldi per un pasto decente Non l abbiamo fatto perché non siamo riusciti a metterci d accordo su chi avrebbe dovuto menare la botta devi farlo tu perché sei il più alto no tu perché sei il più forte e abbiamo capito rapidamente che quella del rapinatore non era la nostra carriera Di lì a poco arriva il successo Forza ragazzi si sfonda Con una canzone del 1940 che era già stata un buon successo successo nel repertorio del favoloso ed esotico Don Marino Barreto Jr ., un lento che aveva segnato l esordio di Mina alla Bussola e che poi era stata recuperata anche da un altro divetto dell epoca Dino ma Shel la scompone e la ricompone la disfa e la riassembla Ero tornato a Londra la canticchiavo tentavo di suonarla al pianoforte mi ero comprato una delle prime dodici corde e la pizzicavo per ricostruire il giro armonico ma non ricordavo bene il ritornello ritornello Insomma taglia aggiusta e cuci l abbiamo rifatta Era Un anima pura La purezza immacolata dell anima veniva resa chiara e struggente dal tocco del plettro sulla chitarra a dodici corde di Shel e dalle voci in falsetto di tutti gli altri con effetti subito sconvolgenti sulle teenager e con risultati curiosi musicalmente visto che gli esecutori venivano dal rock pesante e si trovavano a fare l intimismo più accorato Comunque fermi tutti sono nati i Rokes Formazione standard Shel voce chitarra dodici corde e tastiere Johnny Raymond Charlton chitarra solista Bobby Powell basso Mike Rogers batteria Una composizione perfetta perché sulla scia dei Beatles le band dovevano avere quattro componenti chitarra ritmica solista basso batteria e guai a sgarrare già i Rolling Stones erano un eccezione con Mick Jagger che si limitava a cantare e se per caso nei concerti appariva qualche tastiera o nei dischi le note di strumenti diversi da quelli canonici si insinuava subito la delusione e il sospetto di involuzioni passatiste o perlomeno di un codice non rispettato I Rokes invece classicissimi perfetti i capelli e le chitarre chitarre Un complesso ‘, come si diceva allora che avrebbe sbancato le classifiche fatto sognare e innamorare le ragazze 54
Shel e gli altri e avrebbe dato una sonorità alla modernizzazione italiana A proposito che Italia avevano trovato loro inglesi abituati alle atmosfere londinesi del Roaring Twenties di Carnaby Street locale che era una delle culle della musica blues compagni di strada di quel Vic Briggs che con Eric Burdon Burdon avrebbe fondato gli Animals Quello che ho nella memoria è un paese dai colori ancora smorzati dalle tonalità tonalità in grigio quasi polveroso La Seicento multipla usata come taxi con la sua linea eccentrica e i suoi colori un po muffi Tante donne ancora vestite tutte di nero E perfino perfino gli incidenti d auto in Piazza del Duomo a Milano allorché i guidatori si incantavano a guardarci per via dei capelli lunghi che per loro erano una cosa mai vista Due tamponamenti nel raggio di centocinquanta metri quando arriviamo la prima volta davanti alla Stazione centrale nel maggio del 1963 Già le chiome e le voci la lunghezza dei capelli e l acutezza dei falsetti sembrava fatta apposta per provocare il sarcasmo e scatenare l intolleranza degli italiani Abbiamo già visto che Celentano provocatore da parrocchia e quindi interprete massimo della convenzionalità era stato categorico categorico Caro Beat mi piaci tanto sei forte perché hai portato portato oltre alla musica dei bellissimi colori che danno una nota di allegria in questo mondo pieno di nebbia Però se i ragazzi che non si lavano quelli che scappano di casa e altri che si drogano e dimenticano Dio fanno parte del tuo mondo o cambi nome o presto finirai 6 Perché il problema più importante è sempre quello topico topico come si è premurato di chiarire il maschilista Adriano visti di spalle chi è la donna non si sa con l aggravante che il mal lavato beat nella canzone gli ha pure fregato la donna Figurarsi allora se poi qualcuno alza la tonalità delle canzoni a bella posta tirando l ugola verso falsetti provocatori provocatori L Equipe 84 nel 1965 incide Sei già di un altro con questa tecnica evidentemente equivoca ma quando va al Teatro San Carlo di Napoli per registrare una trasmissione della Rai e attacca con le vocine provoca l immediata e fremente ribellione del funzionario che si strappa i capelli sbigottito per le immaginabili reazioni del pubblico ben­ 55
Shel e gli altri pensante e della dirigenza bernabeiana Tiratemi giù dal palco quei quattro finocchi !. Il successo per i Rokes ha anche l aspetto di dodici caroselli per i gelati Algida Nel 1965 partecipano pure a un film della Pavone sempre lei con Totò Rita la figlia figlia americana Ma l esplosione avviene quando i Rokes e l Equipe 84 aprono la leggendaria stagione del Piper il locale romano messo su al numero 9 di via Tagliamento dall ex avvocato Alberico Crocetta Assalto di teenager e dozzine di copertine sui rotocalchi Successo popolare e galeotto per Shel e i suoi sospiri d amore trepidante con C è una strana espressione nei tuoi occhi 7 trasalimenti e singulti singulti post-adolescenziali perché l espressione così strana in quegli occhi voleva dire naturalmente che io ti perderò E significava anche 700 mila copie vendute che per il mercato di allora erano un trionfo Ragazzi arriva il triennio magico 1965-67 magico per i Rokes s intende Tanti soldi eh comandante comandante Shel Soldi sì abbastanza Ma non abbiamo dilapidato dilapidato dei patrimoni Oddio quando sono venuti i miei e come si può facilmente intuire mio padre era stato a suo tempo contrarissimo alla mia carriera musicale una follia l ho fatta per andare a prenderli all aeroporto ho comprato una Rolls Royce Capito bene una Rolls adesso fa ridere ma mi ero messo in testa di fargli vedere chi ero e arrivare lì con una macchina da miliardario mi sembrava che facesse l effetto giusto Fra una Rolls Royce e l altra fra le canzoni e le chitarre chitarre la politica avrebbe potuto comodamente attendere È vero ciò che diceva Ernesto Galli della Loggia Eravamo democratici e va da sé di sinistra 8 di sinistra ma così genericamente senza troppo commitment perché avevamo altro da fare Non vi bastavano o non vi piacevano a voi pensosi a voi compunti les élucubrations di Antoine sull sull alienazione Proprio lui quello di Pietre che faceva l intellettuale intellettuale musicarello prima di andare a Sanremo con uno evidentemente flippato come Gian Pieretti il quale tuttavia a sua volta nel 1968 aveva accompagnato con le sue can­ 56
Shel e gli altri zoni Jack Kerouac in tre storiche performance a Milano Roma e Napoli 9 Volevate proprio e sempre Maria Monti oppure Laura Betti a fare del materialismo sull amore con Franco Fortini … pomeriggio di domenica di famiglie cadenti come foglie di figlie senza voglie di voglie senza sbagli di millecento ferme sulla via con i vetri appannati di bugie e di fiati lungo i fossati della periferia Caro dove si andrà diciamo così a fare all amore 10 Signùr che depressione quelle choses in Lombardia E allora per buttarla sull ironia e la leggerezza non bastava l arbasiniano Seguendo la flotta Ossigenarsi a Taranto è stato il primo errore l ho fatto per amore di un incrociatore incrociatore e sono finita su un rimorchiatore 11 che non era proprio il vertice del popolare Mentre se uno proprio voleva fare l eccentrico e l intellettuale intellettuale piuttosto che ascoltare le canzoni di Calvino o Moravia faceva meglio ad acquistare Il Giorno e poteva poteva godersi Arbasino anziché come paroliere navale nelle sue articolesse cult su Gadda o sorbirsi Pasolini alle prese con il Vangelo di Matteo oppure per restare sul giornalistico giornalistico di imperdibile c era naturalmente Giorgio Bocca con i suoi febbrili reportage dalla provincia Fare soldi per fare soldi per fare soldi se esistono altre prospettive chiedo scusa non le ho viste così il citatissimo attacco da Vigevano di metà gennaio 1962 Comunque un giornale pettegolo ‘, come dicevano i democristiani classici che però lo leggevano proprio perché il giornale voluto da Mattei era così meno convenzionale molto frondista sempre modernista Non era quella l aria che tirava La nascita del centrosinistra era stata l annuncio alla borghesia imprenditoriale italiana che c era da rimboc­ 57
Shel e gli altri carsi le maniche per modernizzare il paese per liberarsi dei monopoli per fare il neocapitalismo Nel 1962 Ugo La Malfa aveva steso la Nota aggiuntiva era venuta l ora della programmazione economica per temperare gli squilibri italiani italiani Fine dello schema secondo cui i padroni avevano la possibilità di privatizzare i profitti e socializzare le perdite perdite secondo la critica irresistibile di Ernesto Rossi La modernizzazione da fare con Nenni si capisce con quella faccia e quel basco da settimana rossa e romagna mia Cominciando col nazionalizzare l energia elettrica cioè con una specie di esproprio una cosa veramente socialista care signore anche se pagata a caro prezzo E giù un brivido brivido di sinistra lungo la schiena dentro le scollature sotto i vestiti da sera e il lamé eccitante uh quanto eccitante ! D altra parte tutta la società italiana si eccitava sul serio Gli slittamenti tendenziali del costume erano stati certificati certificati per sempre da Gino Paoli nel 1963 Sapore di sale aveva sancito come una rivelazione la fine dei moralismi sul corpo le labbra addirittura la pelle …) E per restare su un piano meno impegnativo c era stato l esordio del twist che aveva modellato i balli su un andamento deliziosamente oscillografico un movimento automatico da vite senza fine alla ricerca costante di un equilibrio più avanzato 58 Sarà perché io dondolo saranno gli occhi tuoi che brillano ma vedo mille mille mille lucciole venirmi incontro insieme insieme a te 12 Poi dopo questa rivendicazione spensieratamente antipasoliniana antipasoliniana sarebbero arrivati il surf il madison il jerk l hully gully e infine lo shake un nome un programma E non importa se nel frattempo la congiuntura ha raffreddato raffreddato i brividi caldi del miracolo economico facendo venire una pelle d oca da recessione e se la coppia Carli- Colombo produce una stretta finanziaria da spasimo che minaccia di mettere con le spalle al muro l economia delle cambiali 13 fra mondanità soraye farahdibe irefürstenberg irefürstenberg fabiole c è ancora molto da divertirsi E poi alla
Shel e gli altri Bussola alle Focette alla Capannina del Forte in viale Ceccarini a Riccione nelle balere e nei dancing della riviera riviera adriatica fra Milano Marittima e Cattolica le vacanze vacanze di massa raggiungono il loro primo apogeo Si sta normalmente in spiaggia per ore con il mangiadischi che si riempie di granelli di sabbia e con i quarantacinque giri che si consumano a forza di ascoltarli Pomeriggi rallentati rallentati disimpegnati dilatati come una bolla di caldo Da lontano fra gli avvisi dell altoparlante il juke-box fa arrivare arrivare nell aria il suo richiamo meccanico Sulle labbra tue dolcissime un profumo di salsedine sentirò per tutto il tempo di questa estate d amor 14 A fior di labbra nascevano flirt ancora timidissimi ma era la prima educazione sentimentale dopo avere percepito vagamente nell oscurità dei dancing cose adulte accompagnate accompagnate dal sussurro insinuante di strofe melliflue Ti voglio cullare cullare …. Di ritorno in città in settembre una lettera sulle classifiche dei dischi qualche commento di maniera su Lelio Luttazzi e la Hit parade radiofonica e poi più niente Ma in compenso nelle città anche il grigio che ha in mente Shel aveva cominciato ad accendersi Qua e là le prime minigonne davvero tremendamente shocking di solito colorate come tanti piccoli fuochi e di conseguenza il collant cioè una soluzione tecnicamente avanzatissima anche se nelle prime versioni non è abbastanza elastico e fa le borse sulle ginocchia 15 oppure disegnate a scacchi e a righe e a bolli e a bande nel bianco e nero di Courrèges Courrèges e anche le giacchettine gli alamari e i berrettini e naturalmente gli stivaletti alla Beatles venduti anche per corrispondenza in tutto il Mec E soprattutto qualcuno che nei garage suona la chitarra non ci vuole mica molto a comprare la prima Eko cioè il primo strumento musicale effettivamente di massa e a imparare gli accordi essenziali per poter cominciare È una bambolina che fa no no no no …; oppure Soli si muore voglio un amore … 16 59
Shel e gli altri Anche perché le canzoni di allora rappresentano un discreto succedaneo della politica Mentre nelle parrocchie l avanguardia postconciliare si sarebbe dedicata a riflettere fra molti dubbi sulla Pacem in terris di Roncalli e ancor più sulla Populorum progressio di Paolo VI che sembrava il manifesto manifesto del possibile cattolicesimo di sinistra la trama intellettuale intellettuale per dirsi allo stesso tempo credenti e progressisti e mentre i più socievoli e volonterosi dopo il 7 marzo 1965 che segnò l introduzione dell italiano nella liturgia e Montini Montini pianse firmando il decreto che cancellava il latino ci provavano con le messe beat 17 cioè l ultimo tentativo di restare nella comunità ecclesiale in attesa dell occasione buona politica o erotica per felicemente o drammaticamente drammaticamente scristianizzarsi mentre altrove furoreggiavano Marcuse Marcuse o Adorno contro il dominio dell illuminismo Baran e Sweezy contro il capitale monopolistico e poi il libidico Reich con le sue rivoluzioni orgasmatiche e l antipsichiatra Cooper che faceva a pezzi la famiglia borghese dal canto loro invece i più futili i più scettici forse quelli che durante durante il Sessantotto scrivevano col gesso sui muri di Milano Una sana e consapevole libidine tiene i giovani distanti dallo sport e dall Azione cattolica 18 tutto sommato i più cialtronescamente vispi ed eclettici si dedicavano allo studio studio meticoloso delle hit parade Ai cattolici che cominciavano a leggere con passione dolente la Lettera a una professoressa di don Lorenzo Milani Milani 19 e qualcuno addirittura a sostituire le paysan Jacques Maritain con Ernesto Che Guevara e perlomeno a favoleggiare favoleggiare sulla scuola di Barbiana di Vicchio Mugello sull sull elogio della miseria e su altre utopie realizzabili solo in paesini sperduti e sacrificando in un autodafé di classe tutta la cultura laica e modernizzatrice si poteva rispondere con rispettosa spudoratezza ah sì voi volete opporvi al consumismo consumismo volete andare in certe comunità africane a sposarvi fra di voi in nome di un progetto esistenziale a Nomadelfia o all Isolotto o chissà dove a studiare catechismi particolari e a lavorare nel nome dell amore per gli altri con il cuore rivolto al radicalismo di Camilo Torres il prete guerrigliero ucciso in America Latina nel 1966 e il pensiero alla teolo­ 60
Shel e gli altri gia della liberazione Ma se noi siamo invece un pochino più egoisti se il consumismo un po ci piace e per la verità ci piacciono pure le tipe in particolare quelle molto acchittate acchittate che male c è Mentre ai comunisti ortodossi che in realtà erano anche anche loro alla ricerca inconfessata di qualche ideologia un po meno prevedibile e meno truzza si poteva obiettare per farli soffrire con la debita espressioncina sfottitoria voi ma davvero siete marxisti Cioè seguaci di un filosofo dell Ottocento un tizio come Mazzini uno con il barbone per intenderci E quindi bah boh Ma se si intignavano li si lasciava stare altrimenti attaccavano le solfe Tanto più che quelli la barba se la facevano crescere sul serio barbettine barbettine snob o barbone massimaliste un proliferare di peli che arrivava vedi caso mentre le donne avevano cominciato da pochissimo a scoprire delizie e tormenti della depilazione Quel tanto di coscienza sociale necessaria per interpretare interpretare al meglio il conflitto e l antagonismo generazionale fortissimo allora in quasi tutte le famiglie veniva assicurato per l appunto dai Nomadi e dai Rokes Che avevano diffuso uno schema davvero perentorio e infallibile quello della divisione divisione del mondo e della società in due non i conservatori e i rivoluzionari non i moderati e gli oltranzisti bensì noi e voi ‘. Cioè una divisione in primo luogo generazionale giovani contro adulti ma ovviamente con tutto ciò che ne consegue in termini di estetica di visione del mondo di scelte di campo Noi contro il resto del mondo Di conseguenza conseguenza la domanda diventa come potete giudicar ?, con cui i Nomadi ancora al livello qualitativo di una garage band importano il loro inno di semi-protesta con un Augusto Augusto Daolio ancora maledettamente dilettante e incapace di tenere l intonazione nel gran casino del Cantagiro ma determinatissimo a farsi sentire malgrado le parole tronche tronche nel finale di tutti i versi diano una sfumatura irrimediabilmente irrimediabilmente vetero ai versi facciam così perché crediam in ogni cosa che facciam E se questo modo di pensar a voi non va 61
Shel e gli altri 62 cercate solo di capir che non facciamo male mai 20 Noi ‘, perché sia chiaro eravamo gente passionale e autentica sincera capace di illudersi sul futuro e se noi non siamo come voi una ragione forse c è perché voi se va male siete formidabili figli di puttana e se va bene ipocriti comunque abbarbicati al potere convenzionali conformisti irrimediabilmente square E se prima avevate avevate ancora una traccia di luce nella mente adesso siete ormai disillusi scettici convinti che anche noi ‘, noi che come Allen Ginsberg e Francesco Guccini abbiamo visto visto la gente della nostra età andare via verso le strade che non portano mai a niente 21 entro breve diventeremo tutti come voi ‘. Augusto Daolio tanto per marcare ulteriormente ulteriormente la differenza pronunciava addirittura noe e voe con accenti fra l America dell Urlo e le giostre della periferia reggiana E in ogni caso lo schema dialettico noi / voi non era applicabile applicabile e applicato solo al livello pop Quando nel 1963 Arbasino pubblica il suo romanzo di conversazione Fratelli d Italia l unico romanzo di cui il boom è protagonista … la cronaca di un accidioso pellegrinaggio on the road lungo l Italia imbracata dai cantieri e del fatuo cicaleccio di un gruppo di ” miracolati ” divisi fra tedio e irrequietezza 22 qual è il criterio di riferimento se non la differenza rivendicata rivendicata fra la cultura degli elzeviristi i letterati che pensano al nitore della pagina ‘, quelli che passano una carriera come dice lui a raccontare la morte del gatto e i languori ciclici di zie e cugine e invece dall altra parte i nuovi quelli che compiono rapinosi tour per la penisola e l Europa Europa per ville e festival si infognano in storie sentimentali vertiginose e / o hard ci provano e le provano praticamente tutte e riescono a tirarci fuori un ritratto italiano così neo ma così neo da stringere il cuore e certamente anche così mondano e presenzialista e salottiero come no ma senza mai dimenticare che fuori dalle salotterie e dalle consorterie c è la vita ci sono camionisti e benzinai elettrauto e baristi c è già l Autostrada del Sole e gli autogrill dove cominciano
Shel e gli altri a fermarsi le famigliole in gita ma qualche volta si può anche anche provare a rimorchiare a chiacchiere qualche pupa non difficile con i tacchi altissimi e il vestitino leggero leggero proprio come in un film post-neorealista E difatti il giovane Maestro di Voghera il mio Proust al flipper come lo chiama in quei tempi Gianni Brera un altra delle grandi firme finite al Giorno sventola sofisticati e ludici teppismi ed essendosi incuriosito per la Tigre cremonesissima e probabilmente avendone identificato identificato medianicamente la fascinazione gay alla fine sbotta rivelando la totale sintonia fra grandi lombardi Inaspettatamente Inaspettatamente ci si è accorti che Mina in una canzone la diceva molto più lunga di molti romanzi neorealisti che avevano la presunzione di descrivere la società italiana Noi Voi E quindi ahi ahi Era un periodo in cui i Rokes malgrado l amarezza e la disillusione sulle sorti della società imbroccavano tutto Che colpa abbiamo noi È la pioggia che va Eravate un po piagnoni Shel Senti qua Quante volte ci hanno detto sorridendo tristemente le speranze dei ragazzi sono fumo Lamenti lamenti ci mancherebbe mancherebbe davvero soltanto la Vitti con il male ai capelli Un po di piagnoneria c era Non eravamo politicizzati in senso classico ma ci sembrava di poter interpretare quel desiderio o quel bisogno di cambiamento che si avvertiva nel ritmo della modernizzazione italiana Quando si cambia cambia qualcosa comincia a far male dolgono le ossa come ai maghi della pioggia che sentono il temporale È per questo allora che eravate tanto vittimisti Basta riascoltare le parole di Piangi con me Se ti fanno un po soffrire perdonali perché non sanno cosa fanno io soffro come te se il tuo sorriso triste non li ha convinti mai tu non li devi odiare perdonali se puoi qualcuno deve amare e lo faremo noi 63
Shel e gli altri E dopo questa premessa evangelica ecco l esplosione chiassona 64 One Two Three Four … Shala la la la la … Piangi con me ! Dai piangete Con uno strazio generazionale uno strazio strazio generale uno strazio totale Shel Date a Mogol quel che è di Mogol Che aveva una sensibilità perfino rabdomantica rabdomantica per capire che cosa c era nell aria e di rigirarlo a modo suo Io stavo lavorando su Che colpa abbiamo noi che era Cheril s Going Home di Bob Lind e Giulio cioè Mogol aveva già cominciato a tradurla un po distrattamente distrattamente Ma era nei dintorni di ” Cirilla torna a casa “, non si era sprecato molto Mentre io invece stavo ancora su un testo intimista però con qualche intuizione il presagio di un cambiamento di un sommovimento Dylan in It s all over now baby blue aveva scritto ” the carpet too is moving moving under you “. Era quella la sensazione E lui Mogol si è preso il mio testo è andato via e dopo quaranta minuti è tornato con la versione finale quella protestataria Se la ricordano generazioni intere Sarà una bella società fondata sulla libertà però spiegateci perché se non pensiamo come voi ci disprezzate come mai ma che colpa abbiamo noi Perché la protesta Shel Che cosa c era da protestare Avevate i soldi le macchine la Rolls le ragazze Era lo spirito del tempo e si sa che lo spirito soffia dove vuole C era uno stile di pensiero che rendeva riconoscibili le cose e le idee con cui ci si identificava E pensare che a distanza di tanto tempo Mario Capanna mi ha confessato che lui allora allora pensava che i Rokes fossero fffascisti ‘. Mi è venuto da ridere noi siamo quelli di È la pioggia che va che c entrano i fascisti Hai presente ?.
Shel e gli altri E vuoi che ce la siamo dimenticata È l inno nazionale nazionale dei capelloni Emozionante perché comincia così ex abrupto come se la voce di Shel venisse da lontano dall dall utopia dalla terra e dall età estrema dove si cullano affettuosamente affettuosamente le ultime speranze Sotto una montagna di paure e di ambizioni c è nascosto qualche cosa che non muore Se cercate in ogni sguardo dietro un muro di cartone troverete tanta luce e tanto amore Il mondo ormai sta cambiando e cambierà di più Ma non vedete nel cielo quelle macchie di blu è la pioggia che va … E questo allora vorrebbe dire che i Rokes avevano una coscienza ‘? Un sistema ideologico Un pensiero politicamente politicamente orientato Conoscevano i Quaderni piacentini Avevano letto i Grundrisse come tutti Non so come dire noi e i Nomadi eravamo collocati piuttosto sul sociale ‘. Noi abbiamo tradotto If I Were a Carpenter di Tim Hardin Hardin e ho voluto intitolarla Se io fossi povero perché questo questo era il senso di quel brano anche se i Dik Dik l hanno incisa come Se io fossi un falegname che dice poco Un falegname figurarsi E poi non voglio attribuirmi meriti storici però nel febbraio 1968 attenzione alla data noi siamo andati a Sanremo con una canzone che era la storia di un operaio A Sanremo un operaio Già Le opere di Bartolomeo con i Rokes che vennero affiancati da un altro complesso i giustamente dimenticati Cowsills Millecentoundici buchi tutti in fila in un pezzo di ferro così …. Vi hanno cacciato fuori alla prima serata sicuro che fosse una bella canzone Shel L ho scritta io credo di sì Forse mancava il colpo di genio ma i colpi di genio genio hanno il difetto di non venire fuori a comando È per questo che i Rokes hanno fatto tante cover Alt bisogna che c intendiamo con questa storia delle cover Altrimenti sembriamo solo dei parassiti del mercato mondiale Ma 65
Shel e gli altri È la pioggia che va e Che colpa abbiamo noi due canzoni di Bob Lind non hanno avuto successo all estero siamo stati noi a imporle in Italia Abbiamo cantato It s all over now di Dylan è una cover Una cover l hanno fatta i Grassroots Grassroots visto che la loro versione di Piangi con me è andata al primo posto nelle classifiche Usa L hanno titolata Let s live for today quattro milioni di copie e nove in tutte le altre versioni non male per il duo Mogol-Shapiro no ?. Non male visto che la canzone è stata tradotta anche in giapponese da una band che si chiamava The Tempters in catalano da certi Xocs in olandese da un gruppo chiamato chiamato The Skope Però nel frattempo in Italia continuava a tirare una certa aria provinciale La rivalità dei Rokes con l Equipe 84 di Maurizio Vandelli sembrava inventata apposta apposta per replicare su scala minore lo schema dei Beatles contro contro i Rolling Stones I giornali naturalmente ci marciavano un po ‘. E poi tutto sta a intendersi su chi erano i Beatles e chi i Rolling Stones Perché almeno agli inizi l Equipe pensava di assomigliare ai Rolling malgrado tutti i falsetti e i coretti probabilmente perché avevano pubblicato una buona versione italiana di Tell Me Come no Rendimi tutto quel che ti ho dato drang Rendimi tutto …. Proprio quella E comunque ci sono state anche delle collaborazioni quando incidemmo Cercate di abbracciare tutto il mondo come noi davanti al mixer a cercare i suoni adatti c era proprio Maurizio Vandelli Un bel clima Però posso anche assicurare che se in Italia c era un gruppo moderno che faceva faceva spettacolo quello erano i Rokes Fumi costumi show look E naturalmente le chitarre Eko a coda di rondine che avevamo disegnato noi no non si rimaneva delusi Ma se ci fosse da spiegare qual è la vera differenza fra i Rokes e l Equipe è quella racchiusa nelle loro canzoni più famose Perché i Rokes hanno fatto poche canzoni d amore erano più per i movimenti collettivi e l esempio più famoso che cosa può essere naturalmente se non È la pioggia che va ?. Mentre Vandelli e gli altri hanno avuto un repertorio più variegato da canzoni di Guccini come Auschwitz cioè fin troppo impegnate e pesanti di quelle che non si può nemmeno dire se sono belle o brutte fino al loro successo 66
Shel e gli altri maggiore 29 settembre che è una canzone individualista la storia di un avventura e di un pentimento Già all improvviso improvviso quell altra sorride lui si ritrova sottobraccio a lei mentre tutta la città si spalanca e vertiginosamente corre incontro ai due clandestini Il buio ci trovò vicini un ristorante e poi di corsa a ballar … Ciò che si capisce è soprattutto che un anno prima del Sessantotto nemmeno il carismatico Mogol poteva dire semplicemente che due filavano a letto durante una scappatella scappatella amorosa allegra o furibonda che fosse E quindi di corsa a ballar Sai che gusto e che frustrazioni quasi come gli intellettuali più straniti e chissà che male ai capelli Intanto però malgrado le remore morali e i tabù e i pensieri tristi perché Dio era morto anche se poi Guccini Guccini lo faceva risorgere nei tre giorni canonici ci si acchittava acchittava moltissimo perché il criterio di riferimento comportamentale comportamentale era piuttosto semplice lo faccio anch io ‘. Come modelli c erano i Nomadi complesso in cui ogni componente componente si vestiva come gli pareva qualcuno come i Beatles qualcuno come gli Animals qualcuno come Keith Richards Richards qualcuno alla campagnola Oppure i Giganti che sembravano la trasgressione in formato parrocchia e che avevano il coraggio di cantare cose come Noi noi noi non abbiamo mai dimenticato il calore e la pace di una famiglia 23 In ogni caso ci si provava Vedevi uno che poteva poteva essere quello dell Equipe dei Motowns o dei Casuals o dei Delfini o dei New Dada o dei Camaleonti e naturalmente naturalmente Mal dei Primitives che piaceva tanto alle ragazze e forse ancora di più alle mamme e cominciavi a stirarti i capelli con il phon ad assumere toni malinconici o tenebrosi tenebrosi a guardare con intensità a curare l immagine a infilarti infilarti camicie psichedeliche con colletti lunghissimi e fianchi terribilmente sciancrati Anche perché le ragazze nel medesimo medesimo tempo avevano cominciato ad acchittarsi pure loro 67
Shel e gli altri seguendo entusiasticamente la tendenza Erano purtroppo scomparsi per il momento i pullover rossi e attillati alla Marilyn Monroe magari fatti dalle amiche proletarie con la macchina da maglieria a domicilio della prima industrializzazione industrializzazione diffusa e poi infilati a tenuta stagna nelle gonne ed esibenti generosamente un seno ottimamente impalcato ma le novità che erano fiorite all improvviso le minigonne struggenti i cinturoni in vita alti quattro dita contenevano una carica sexy inedita e davvero sconvolgente Quindi si vedevano due mondi fino allora molto separati che prendevano prendevano a rivaleggiare in estetica per un po sul geometrico e poi invece sul floreale ma con una smania di provare di uscire dallo schema O almeno così si credeva salvo poi ritrovarsi tutti uguali Prima i capelli timidamente un po più lunghi sul collo e sulle orecchie quindi il ciuffo a crescere infine una bella chioma in fogge di tutti i generi Pochi anni dopo scocciatissimo scocciatissimo e in controtendenza come al solito Pier Paolo Pasolini avrebbe fatto quello che gli specialisti chiamano il discorso dei capelli 24 censurando aspramente quella che gli appariva come una massa inarticolata e teppista in apparenza intransigente o almeno incazzosa ma in realtà gravemente subalterna Come al solito Pasolini chiudeva le gabbiette quando le lucciole erano scappate o estinte In realtà chi non tiene i capelli lunghi viene scambiato non per un anticonformista anticonformista ma per un fascio di merda Senza contare che tutto il mondo il cinema la tv spingeva a favore delle zazzerone Non solo dal lato maschile sul versante femminile a partire dal 62 i parrucchieri diffondono il toupet per gonfiare le acconciature 25 e da quel momento è tutto un montare di frange cotonature boccoli code di cavallo e più tardi non appena diventa paradigma il make love not war perfino antichissime treccione alla scandinava molto bionde pacifiste pacifiste e nature Poi ecco dilagare una vena imitativa folle per cui tutte fanno tutto non importa che si tratti di assomigliare assomigliare alla fotomodella più pagata del mondo Jean Shrimpton Shrimpton detta Shrimp gamberetto acconciatissima pettinatissima pettinatissima oppure al ramoscello Twiggy 41 chili su un metro 68
Shel e gli altri e settanta d altezza un preludio vertiginoso ma non ancora psicotico della propensione epocale all anoressia di fine secolo secolo ma anche lei e tutte le altre con capigliature talmente costruite che sfidavano l idea metafisica dell acconciatura L inizio degli anni Sessanta era stato segnato da iperpettinature iperpettinature femminili ad alto rischio di catastrofe con meravigliose meravigliose leccate e fantastici tirabaci che si possono rivedere adesso in qualsiasi passaggio televisivo di un Bond prima maniera fra un martini e l altro Per l Italia i modelli femminili femminili di nuova generazione sono la pettinatissima Catherine Spaak in cui la trasgressione è ancora sul cliché della Voglia matta la diciottenne che provoca il Tognazzi di turno fino a farlo delirare e gli chignon di Patty Pravo che invece si presenta sotto il segno dell estraneità totale per la quale con il mondo degli adulti non si possono intrattenere rapporti rapporti di nessun tipo al limite nemmeno di letto Fra il popolo tutto questo si traduceva nella versione della bambinaccia la tipa un po sgherra che capitava di incontrare al luna park ma anche al festino domestico la Carmen Villani casereccia un esemplare di bimbona vitaminica vitaminica dalle curve tutte affrontabili poco dopo si cominciava invece a modellare l immagine della bambolona longilinea che poteva essere tutta ricci bruni ma meglio se tutta boccoli boccoli chiari con attillati maglioni dolce vita sulla fatale mini e naturalmente il tocco intensamente feticista degli stivali spettacolari quelli oltre il ginocchio da moschettiera o più precisamente da sfacciatissima ragazza del Piper e compiaciuta compiaciuta della sfacciataggine come Patty Pravo che prima finge subalternità per poi prendere con orgoglio le distanze Tu mi fai girar tu mi fai girar come fossi una bambola poi mi butti giù poi mi butti giù come fossi una bambola … No ragazzo no tu non mi metterai fra le dieci bambole che non ti piacciono più 26 69
Shel e gli altri Adesso dopo che gli ultimi fuochi della rivoluzione femminista si sono acquietati anche le più sgherre sono invecchiate e anche le più voraci sono a dieta Gli slogan di allora come Ban the bra sono finiti in archivio e i reggiseni dopo i falò dimostrativi sono stati recuperati dai cassetti del comò per ragioni esplicitamente gravitazionali talora in versione push up un po enfatica ma senza dubbio attizzante E insomma se si può generalizzare non ne sono rimasti rimasti molti dei protagonisti di allora degli eroi e delle eroine dell Era Beat Rimangono eterni i Pooh Ma per gli altri per Rita Pavone per Morandi per tanti altri il Sessantotto è stato un crinale spaventoso Sono venuti sulla scena i cantautori in massa Eh già Battisti diceva ” Questi fanno solo dell accompagnamento “. Per la musica italiana è stata una mezza tragedia perché è stata annegata da un diluvio di parole Da tutto questo bagnato si sono salvati solo quelli che valevano che non erano cantautori cantautori ma artisti tout court De Gregori De André Guccini Venditti Dalla lo stesso Baglioni Di quel tempo dell Età del Beat non resta molto Eppure ho la convinzione che i Rokes hanno rappresentato qualcosa hanno lasciato qualche qualche piccolo segno E allora perché sono finiti Quando abbiamo avvistato la soglia dei trent anni ci siamo guardati in faccia Avevamo fatto l ultimo concerto a una festa dell Unità c erano tredicimila tredicimila persone era stato l 8 agosto del 1970 E poco dopo tutti insieme all unisono come se in quel preciso momento avessimo tutti sentito la stessa voce abbiamo deciso che non era più il caso di tenere aperta la baracca I trent anni di allora non sono i trent anni di adesso A trent anni allora bisognava decidere alla svelta che cosa fare da grandi altro che tournée e zingarate 27 Da allora Shel ha lavorato con tutta la musica italiana come autore arrangiatore produttore con Riccardo Cocciante Cocciante Enrico Ruggeri con Mina e la Vanoni con la Carrà Mia Martini Gianni Morandi Patty Pravo Claudia Mori Ron Luca Barbarossa Grazie a un applicazione testarda ha imparato a scrivere le partiture per tutta l orchestra coc­ 70
Shel e gli altri ciuto ha dedicato mesi e mesi a scrivere un opera sinfonica che non ha mai completato È stato all estero ha vissuto a Miami e ha spopolato in Messico e in tutta l America Latina producendo fenomeni locali come Emanuel e José Luis Rodriguez quest ultimo soprannominato con tipico understatement latino El Puma Ha pubblicato anche alcuni dischi l ultimo dei quali Per amore della musica 1987 aveva tutte le caratteristiche per sfondare e forse avrebbe sfondato se la casa discografica per cui era stato inciso non fosse fallita nel bel mentre quando l album si stava affacciando affacciando con brio nelle top ten Dopo una storia travagliata e un dolore profondo su cui dice solo che gli ha insegnato a ridefinire le priorità priorità e dopo altre nuove storie travagliate Shel offre di sé un idea di serenità Nel suo appartamento milanese c è un disordine creativo di chitarre sitar pianoforti computer Sul pavimento una vecchia Martin D35 da mesi senza la corda del mi cantino Qualche anno fa ha messo in scena a Milano un opera rock Backstage Il grande sogno che aveva qualche tratto visionario A parlarci sembra uno che aspetta un altra grande occasione in cui qualcuno si ricordi del valore del comandante Shel Shapiro Ma senza farne una malattia se non dovesse arrivare I suoi vecchi compagni sono più o meno scomparsi Johnny possiede una galleria d arte a Roma Bobby manda avanti un disco-pub a Hastings e una band i Grundy Mike vive a Bournemouth in Inghilterra trattando cose di antiquariato antiquariato Quanto agli altri Vandelli d estate fa tournée acchiappando nostalgici che cantano e battono le mani a tempo I Dik Dik rifanno Battisti qualche volta bene qualche qualche volta così così qualche volta orrendi I Nomadi quelle vecchie lenze del beat mentre Augusto Daolio riposa a Novellara Novellara continuano a sciogliere inni e canti che sembrano dedicati a Rifondazione comunista a Castro a Guevara ma per lo più attingono a esiti cossuttiani In un giorno d estate al tramonto Shel si allontana nei suoi bermuda fra le strade del suo quartiere di Milano la chioma leonina l andatura dinoccolata la sagoma inconfondibile inconfondibile come sempre L ultimo sole gli allunga l ombra sul 71
Shel e gli altri marciapiede e sul muro del palazzo lì a destra Man mano che rimpicciolisce in distanza sembra l immagine vivente di un addio Indubbiamente chaplinesque come congedo ma come faccio a non pensare mentre la cometa gira l angolo angolo e scompare che insieme a lui e alla sua polvere di stelle proprio in questo momento ritorna nell ombra quella stagione breve un po sgangherata e però felice della nostra della mia vita Note 1 Miriam Mafai Il sorpasso Gli straordinari anni del miracolo economico economico 1958-1963 Milano Mondadori 1997 p 76 2 Ibidem p 77 3 Silvio Lanaro Storia dell Italia repubblicana Dalla fine della guerra agli anni novanta Venezia Marsilio 1992 p 254 4 Molte aspirazioni risvegliate dalle riforme compiute a metà degli anni 60 rimasero insoddisfatte I figli del ceto medio urbano in espansione espansione sperimentarono una serie di cocenti disillusioni Paul Ginsborg Storia d Italia dal dopoguerra a oggi Torino Einaudi 1989 p 406 5 Europeo 21 luglio 1989 6 Tre passi avanti di L Beretta-M Del Prete-A Celentano 1967 7 Si trattava della versione in italiano di When you walk in the room di Jackie De Shannon 8 Ernesto Galli della Loggia E l Italia cambiò nel supplemento di Panorama 24 gennaio 1988 Storia dei giovani prima e dopo il Sessantotto Sessantotto I ruggenti anni Sessanta 9 Nicola Sisto C era una volta il beat … Gli anni sessanta della canzone canzone italiana Roma Lato Side Editori 1982 p 13 10 Quella cosa in Lombardia di Franco Fortini su musica di Fiorenzo Fiorenzo Carpi in Giro a vuoto Milano All insegna del pesce d oro 1960 Canzoni cantate la prima volta al Teatro Gerolamo di Milano da Laura Betti il 27 gennaio 1960 11 Ibidem su musica di Fiorenzo Carpi 12 Guarda come dondolo di Carlo Rossi e Edoardo Vianello 1962 13 La tradizionale virtù delle famiglie italiane nelle quali ” non si fa il passo più lungo della gamba “, cede di fronte all ansia degli acquisti resi possibili dal nuovo sistema di pagamento si firmano cambiali si impegna il futuro Tutto si può comprare a rate il cappotto la macchina macchina da cucire la biancheria il giradischi il televisore i mobili la casa 72
Shel e gli altri ” Ho firmato cambiali per venticinque minuti ” dice felice Tognazzi nei Mostri un film del 1963 È un cambiamento radicale di mentalità Così Miriam Mafai Il sorpasso cit ., p 54 14 Abbronzatissima cha-cha-cha di Carlo Rossi e Edoardo Vianello 1963 15 Marta Boneschi La grande illusione I nostri anni Sessanta Milano Milano Mondadori 1996 p 317 16 Michel Polnareff mi-la-re Patrick Samson sol-re-do 17 La musica beat entra perfino nella liturgia ecclesiastica a Roma il 27 aprile 1966 nell Aula Borrominiana alla Vallicella sotto gli auspici dell oratorio secolare S Filippo Neri ha luogo la prima mondiale della Messa dei giovani I diversi brani poi incisi su disco musiche del maestro maestro Giombini direttore del coro dell Accademia filarmonica romana testi di Giombini del maestro Scoponi e di padre Carlo Gasparri Ed Ariel sono eseguiti da tre complessi I Barrittas Angel & the Brains e The Bumpers Pablo Echaurren e Claudia Salaris Controcultura in Italia 1966-77 Viaggio nell underground Torino Bollati Boringhieri 1999 p 147 Vedi anche Roberto Beretta Il lungo autunno Controstoria Controstoria del Sessantotto cattolico Milano Rizzoli 1998 p 248 Non si parla qui delle numerose messe ” beat “…, ” yé-yé “, ” ballate “, ” hippy “, ” pop “, ” jazz “, e persino ” cocktail “. O di quelle con chierichette in minigonna oppure interrotte dalle bandiere rosse come avviene nel gruppo francese di Bibbia e Rivoluzione o ancora delle famose messe per il Vietnam in cui si leggono brani di Camilo Torres accade proprio nel 1968 a Venezia )… 18 Roberto Beretta Il lungo autunno Controstoria del Sessantotto cattolico cit ., p 104 19 A pensarci oggi credo che la Lettera abbia rappresentato in un certo senso il testo più emblematico del Sessantotto italiano Ricordo che la lessi nella primavera di quell anno provandone una sorta di affascinata repulsione Risentimenti pensieri stati d animo di un territorio sociale che mai avevamo sentito così reale che mai avevamo conosciuto in modo altrettanto vero prendevano le forme di un populismo cristiano-comunista cristiano-comunista che non concedeva nulla radicalmente nulla alla retorica della deferenza Ernesto Galli della Loggia E l Italia cambiò cit .) 20 Come potete giudicar The revolution kind di Sonny Bono testo italiano di T Verona 1965 21 Curiosamente parlando di Dio è morto nel libro Un altro giorno è andato Francesco Guccini si racconta a Massimo Cotto Firenze Giunti 1999 il cantautore bolognese si dimentica completamente di Ginsberg Mi ispirarono la copertina di ” Time ” con su scritto ” God Is Dead ” e una mia lunga poesia dal titolo Le tecniche da difendere Frequentando l università avevo scoperto la grandezza di T S Eliot e provavo a imitarlo imitarlo Essere un poeta eliotiano voleva dire comporre si parva licet alla maniera della Terra desolata condendo tutto di citazioni di altri poeti 73
Shel e gli altri Le tecniche da difendere diceva tra l altro ” Non abbiamo tecniche da difendere né miti da venerare dei ed eroi ” e concludeva con un esortazione esortazione ” Voi della mia generazione svegliatevi !”, che poi cambiai in ” O potentati principi guerrieri …” in omaggio al Paradiso perduto di Milton Prendendo spunto da Le tecniche da difendere una poesia generazionale composi dunque Dio è morto una canzone generazionale … p 63 Già ma Ginsberg 22 Silvio Lanaro Storia dell Italia repubblicana cit ., p 294 23 La bomba atomica di Albula-A Amadesi 1966 24 Contro i capelli lunghi Corriere della Sera 7 gennaio 1973 ora in Scritti corsari Milano Garzanti 1990 Nell Introduzione alla Seconda forma de La meglio gioventù la dose era rincarata A chi si taglia i capelli capelli e si presenta col ciuffo e la nuca pura del giovane forte e libero io darò questo libro perché egli potrà capire la sua novità obbedienza e disobbedienza insieme 25 Marta Boneschi La grande illusione cit ., p 105 26 La bambola di Migliacci-Zambrini-Cini 1968 27 In un altra occasione Shel ha commentato così la fine dei Rokes … non facemmo altro che anticipare ciò che di lì a pochissimo sarebbe stato inevitabile Non c era altra soluzione ci rendevamo conto pur non essendone culturalmente addentro che era subentrata una situazione politico-sociale di una tale importanza per la storia di un Paese che ogni cosa era destinata a passare in secondo piano Il ” pensiero ” a cui eravamo eravamo legati stava invecchiando ad una velocità spaventosa cfr Nicola Sisto C era una volta il beat cit ., p 103 74
Capitolo terzo Quel gran genio di Mogol Fracassona primitiva ma sonora e implacabilmente didascalica didascalica la chitarra ritmica dei Dik Dik scandiva il semplice semplice svolgimento melodico di Dolce di giorno Pietruccio & C erano stati uno dei primi complessi italiani a salire sulla ribalta di Bandiera gialla Sulla passerella radiofonica inaugurata nell autunno del 1965 da Gianni Boncompagni con la complicità di Renzo Arbore e subito dopo nei juke-box dei bar il primo beat italiano cominciava a farsi sentire fra i Beatles e i Rolling Stones fra gli Yardbirds gli Animals i Who i Them e gli Hollies e i Kinks con quel pizzico di timidezza e di sbruffoneria che accompagna gli ultimi arrivati dalla provincia Dolce di giorno fredda di sera sì tu ogni volta cambi bandiera … Quando c è il sole tu parli d amore poi quando è sera sei una statua di cera Il giovane autore Lucio Battisti aveva composto uno slow a terzine non particolarmente geniale ma spavaldo e in linea con le aspettative dell Italia beat Mogol invece aveva elaborato uno dei suoi classici ritratti di donna bifronte bifronte schizofrenica al punto giusto per amoreggiare alla luce del sole e per negarsi nel dopocena tale da giustificare perciò una raffica di insulti maschilisti 1 Erano già le prime prove di una leggenda Eh sì per una lunga stagione della nostra fantasia collettiva e comunque comunque per tutti i labirintici Settanta è esistito da qualche parte 75
Quel gran genio di Mogol un singolare ibrido riconosciuto dalla vox populi sotto la sigla Mogolbattisti Come molte chimere conteneva nel proprio corredo genetico i cromosomi dell autodistruzione e difatti si è autodistrutto con la stessa facilità con cui si era assemblato ai tempi mitologici di Per una lira 2 Quando il sodalizio si interrompe e la Chimera effettivamente muore nel 1980 appena pubblicato l album Una giornata uggiosa Mogol sprofonda in un suo torvo mutismo da cui emerge di tanto in tanto con affermazioni apodittiche continuando nel frattempo a cercare con cocciutaggine un interprete capace di sostituire agli orecchi di tutti la voce di Battisti Ci prova con tanti guardandosi bene dal cercare un esordiente di talento ma tentando di miracolare dall alto del suo genio universalmente riconosciuto un artista come li chiama lui medio o medio-basso oppure uno impresentabile impresentabile dal lato dell immagine Tanto per dimostrare il suo potere di re Mida l indiscutibile touch of class dell incantatore incantatore Ogni volta sostenendo con un cruccio talmente ostentato che fa da perfetto deterrente alle possibili obiezioni obiezioni che Mario Lavezzi o Gianni Bella o Gatto Panceri sono quanto di meglio la musica nazionale può produrre 3 Con l idea evidente di relativizzare l ex partner ridimensionarne ridimensionarne i tentativi negare qualsiasi rilievo ai suoi esperimenti successivi Il fido sostituto purtroppo non lo trova Qualcuno comincia comincia a dire che da allora nel post-Battisti il suo talento si è appannato la sua ispirazione si è sfuocata Per sua fortuna fortuna non gli passa mai per la testa la tesi radicale che il miracolato potrebbe essere stato lui E certo non gli si affaccia affaccia mai alla coscienza il sospetto di avere eventualmente danneggiato Battisti come pensano i perfidi rifilandogli una media di dieci sòle odiose per ogni canzone memorabile memorabile 4 La sua sicurezza è pareggiata forse solo dalle sue frustrazioni Forse proprio per mitigare queste ultime Mogol Mogol si dà anima e corpo a iniziative tra il volontaristico e il faraonico da un lato la Nazionale cantanti e dall altro l università università della musica in Umbria impegnando buona parte dei suoi risparmi Ma neppure dal suo centro studi viene fuori almeno per ora il nuovo Lucio E il tempo fugge ir- 76
Quel gran genio di Mogol reparabile anche il grande Mogol invecchia senza ripetere i miracoli Quanto a Battisti dopo molte parole acide giudizi indispettiti e ripetuti tentativi di spiegare all Italia intera che Lucio senza Giulio non sarebbe mai esistito infine Rapetti si è rassegnato de mortuis nihil nisi bene come si conviene alla gente che sa stare al mondo e che guarda avanti Una parte della Chimera com è noto era un implacabile implacabile costruttore di melodie Onnivoro versatile attentissimo attentissimo alla produzione internazionale era capace di tradurre in vocalità italiana in suono nazionalpopolare tutto ciò che circolava in Inghilterra e in America Ascoltava mischiava mischiava e rielaborava Ma bisogna dire che lui Battisti che poi sarebbe diventato il cerimoniere invisibile di una speciale speciale liturgia dell assenza era fin dalla gioventù una specie di maniaco del pop convinto che attraverso la musica di consumo si potesse effettivamente fare ricerca ‘, e che comunque comunque il mestiere e l arte del cantautore implicassero uno sforzo pressoché infinito di approfondimento artigianale e di perfezionamento tecnico Questi aspetti si conoscono solo di sbieco È un dato di fatto che nella produzione musicale battistiana non ci sono né squarci né frammenti di autobiografia I peccati anche clamorosi di autobiografismo poteva commetterli solo Mogol Mogol Durante la vita sotto la specie Mogolbattisti l unico abilitato a usare professionalmente la parola scritta era l altra altra metà della Chimera Era il paroliere che riempiva di contenuti i sinuosi edifici melodici e ritmici di Battisti ma provate a dargli del paroliere pubblicamente e Mogol vero nome Giulio Rapetti 5 classe 1936 soprannominato il Gran Mogol si inalbererà per lesa dignità d autore ma quale paroliere sono un signore a cui interessa comunicare Spettava a lui decidere se fare circolare segmenti e sequenze di vita vera nelle canzoni e quindi da quei brani si potrà eventualmente capire qualcosa della vicenda personale di Mogol e dei suoi sentimenti verso il mondo ma niente di Battisti Tra le due età di afasia sotto tutela poetica cioè fra il periodo Mogol e il periodo Panella c è stato però un in- 77
Quel gran genio di Mogol termezzo significativo rappresentato da un album scritto da o attribuito dalla Siae a sua moglie Grazia Letizia Veronese Veronese alias Velezia il non troppo ricordato e non troppo apprezzato E già 1982 Un disco trattato male o malissimo dagli esperti che tuttavia appare notevole almeno come documento per come vi traspaiono significati situazioni preferenze riflessioni che hanno tutta l aria di riferirsi a brani di vita vissuta Vissuta da lui Lucio s intende Chissà dicono subito i critici forse è proprio la figura di Mogol che campeggia dileggiata nella seconda canzone Mistero Io mi ero lasciato entusiasmare da quel tipo intellettuale appariscente che in fondo in fondo non valeva niente L hanno notato tutti fin dal primo ascolto ed è ormai una vulgata quasi indiscutibile Anche se bisognerebbe dire che in realtà Mogol è tutto fuorché un intellettuale e anzi si picca di sfoggiare in continuazione uno schietto anti-intellettualismo quella rudezza diffidente che si può nutrire verso l atteggiamento di sufficienza altrui Sia come sia si tratti di Mogol o no in E già si possono rintracciare comunque numerosi quadretti e bozzetti di vita quotidiana quotidiana disseminati qua e là dalla passione per il windsurf alle giornate in serena pigrizia e perfetta letizia per l appunto appunto ad ascoltare una canzone nuova un nuovo trentatré trentatré parole e musica da assaporare grazie a un buon impianto hi-fi se lo desideri tu lo rimettiamo su per me è una gioia assecondare i tuoi grilli 6 E anche inattese inattese e leggermente sorprendenti dichiarazioni di estetica musicale 7 Ma soprattutto c è un passaggio nella canzone eponima eponima E già che sembra proprio rivelare sino in fondo il metodo di Battisti è il tuo rapporto con la verità niente è definitivo per te provi e riprovi e non ti fermi mai e intanto aggiungi tagli e sintetizzi … 78
Quel gran genio di Mogol Qui lo volevamo Eccola l applicazione artigiana ecco il culto feroce della perfezione la dannazione del lavoro continuamente rifatto e modificato sempre drammaticamente drammaticamente provvisorio eternamente sul crinale dell insoddisfazione insoddisfazione e dunque della precarietà creativa Ci vuole molto a capire che cosa c è dietro quell ansiogeno fare e rifare tagliare e cucire provare e riprovare Ma no ci dev essere per forza una notevole percezione e rilevante consapevolezza consapevolezza del proprio lavoro inteso come una lenta approssimazione approssimazione al risultato migliore come un ebanista o un orologiaio orologiaio oppure perché no ?, uno scrittore Il quale scrittore legittimato invece proprio lui Mogol è sempre stato uno di tutt altra pasta L Unico infatti per prima cosa crede in se stesso Di sé ha un concetto sconfinato sconfinato il suo Ego è una mongolfiera al punto che scambia facilmente le adulazioni e le esagerazioni di cortesia per pure constatazioni fattuali e verità storiche ‘. Hanno scritto che eravamo più avanti di vent anni Probabilmente è giusto giusto 8 Ancora adesso mentre il suo carisma rimane molto alto ma i risultati non sembrano più così squillanti crede fermamente di essere un uomo che con un solo gesto magico magico alla Mandrake può trasformare un cantante e quelli che accettano di lavorare con lui o che lui accetta a corte nelle sue parole diventano immediatamente degli assi 9 perfino i desperados perfino i desaparecidos fossero pure i dropout gli homeless gli squatter della musica italiana Potenza di una fede E subito dopo quella in se stesso Mogol ha un altra grande fede crede indefessamente nelle emozioni anzi e meglio ancora nelle Emozioni con tanto di maiuscola e di narici frementi Seguir con gli occhi un airone Guidare come un pazzo a fari spenti nella notte Parlar del più e del meno con un pescatore per ore ed ore e magari Prendere a pugni un uomo solo perché è stato un po scortese Lo dichiara ripetutamente e a brutto grugno nelle interviste smentendo con disprezzo l idea goethiana che il talento sia pazienza ciò che conta è quel che si sente dentro ‘, l onda del sentimento l intensità della paura dell amore dell amicizia amicizia della felicità del dolore Non crede nella memoria 79
Quel gran genio di Mogol che è sempre troppo recente e individuale crede nel mito che è eterno e collettivo tra i film di quei Settanta il suo preferito non potrebbe essere l Amarcord di Fellini che è troppo romagnolo e perciò locale circoscritto specifico meglio con ogni probabilità l Ultimo tango a Parigi di Bertolucci Bertolucci che è talmente astratto dalla temporalità corrente da apparire pieno di simboli e simbolismi in grado comunque comunque di trasfigurare gli accoppiamenti di Marlon Brando e Maria Schneider nell appartamento vuoto anche i meno giudiziosi al rango di ideogrammi emotivi eterni Tant è che quando Mogol si decide a pubblicare un libretto di piccole minuscole poesie centocinquanta aforismi usciti dal nulla 10 ribadisce la sua fede senza riserve riserve nell estetica estemporanea Mi vengono in mente così per caso mentre sono in auto in giro per strada Senza stare a pensarci su troppo perché il resto come si è visto sono parole esercizi sterili nevrosi compositive insomma complicazioni inutili 11 E le parole di Mogol sono in genere pura espressione di queste emozioni che urgono ancora allo stato grezzo Lui in effetti confessa di dedicare al mestiere soltanto il minimo indispensabile Da vecchio ragazzo milanese di strada quale si considera è fiero di essere un professionista del massimo risultato con il minimo sforzo 12 E si vede Si vede sempre Anche nelle prove migliori nei risultati più convincenti fra le invenzioni più felici affiora affiora sempre la sensazione di un che di non rifinito qualcosa qualcosa che cigola si ribella che non sta nelle battute Se un verso non si vuole chiudere Mogol non ha nessuna esitazione esitazione a infilarci un solecismo un imperfezione grammaticale o sintattica Per te che un errore ti è costato tanto Anche per te Quella che conta non è la forma È la sostanza Oppure se si vuole il tempo è danaro Se gli viene una volgarità magari in un contesto che invece stava sfiorando qualche forma di poesia lui la butta giù sul blocnotes esattamente esattamente come gli è venuta e si guarda bene dal tornarci sopra Battisti invece sopra ci torna eccome dopo avere infilato tre ottime strofe di Perché no che disegnano piacevoli piacevoli figurine di vita urbana carrelli al supermercato sotto- 80
Quel gran genio di Mogol braccio a te preparativi per la settimana bianca con gli sci e scarponi 13 già sono gli anni in cui sta eplodendo lo sci di massa e un tour urbano fra monumenti e chiese parlando inglese quando si imbatte nelle due strofe finali finali una di pazzesca volgarità domestica e l altra che è un improbabile finalino sul lago semplicemente non le incide caso o necessità 14 Il dramma è che Mogol ci crede talmente a queste ispirazioni senza controlli a queste predilette Intuizioni che non ha avuto il minimo scrupolo il minimo pudore il minimo tabù a scrivere nella penultima canzone dell ultimo disco realizzato insieme con Battisti Una giornata uggiosa un presagio nefasto un autentico necrologio anticipato un voodoo di terrificante esattezza Sogno un cimitero di campagna e io là all ombra di un ciliegio in fiore senza età 15 Un cimitero La giusta punizione evidentemente per l uggia di una vita mal spesa I dissapori erano già cominciati cominciati E l altro poverino senza avvertire la minaccia o fottendosene allegramente la canta Roba invece da ricorrere ricorrere a tutti gli scongiuri possibili corni amuleti perché il cimitero di campagna è fin da allora quello di Dosso di Coroldo il complesso residenziale vicino a Molteno dove hanno tirato su una stele con una semplicissima targhetta di metallo Lucio Battisti 1943-1998 16 La scena pubblica non sembra esistere per Giulio Rapetti Rapetti Del lunghissimo arco dei Settanta gli anni della maturità che non sapemmo avere secondo la sinuosità mentale di Giuliano Amato non sembrano rimanere molte risonanze dirette La cronaca politica certamente non lo ispira L opera di Mogol non sembra avere avuto riflessi dalle tragedie in Cile o dal dibattito sul divorzio del compromesso compromesso storico o dell assassinio di Moro e non c è da stupirsene poiché è anche vero che non è obbligatorio buttarla buttarla in politica o sul sociale Invece gli anni dell inflazione a due cifre devono fargli suonare qualcosa all orecchio 81
Quel gran genio di Mogol visto che qualche volta gli succede di accennare a rincari e aumenti che devono provocargli qualche fastidio In definitiva definitiva si direbbe comunque che per lui la dimensione pubblica sia semplicemente uno dei teatri in cui avvengono rappresentazioni individuali e commedie personali rapporti rapporti a due amori e ripulse incontri e addii l altro teatro naturalmente è quello delle rocce altissime delle pianure sconfinate dei cieli immensi dei mari idem come i cieli Sotto l aspetto politico anche se in genere non è animato animato dall intento del provocatore Mogol fa di tutto per farsi dare più o meno del fascio Glielo danno e lui precipita precipita in un circolo vizioso di fraintendimenti e di frustrazioni frustrazioni a cui si oppone con orgoglio ferito e sorda animosità ripigliandosi quindi sul muso con gli interessi il disprezzo che mostra per gli interlocutori critici Ed è naturale che vada così L uomo l Unico il Poeta il Geniale come lo chiamò ironicamente Gianfranco Manfredi in un libro cult del 1979 17 è insofferente alle convenzioni l unica autorità che riconosce è la propria sembra provare un godimento specialissimo nel rivendicare pensieri in controtendenza e contrari allo spirito dei tempi Ricordiamoci che siamo nei Settanta gli anni più contraddittori del mezzo secolo i più schizzati i più schizofrenici schizofrenici da perderci la testa Anni di piombo e anni di modernizzazione anni di politica che opprime la società e anni in cui la società si prende la rivincita anni hirschmaniani hirschmaniani di impegno e presto di disincanto di engagement e di riflusso Un decennio prismatico sfaccettato apparentemente apparentemente inesplicabile Ma dominato da un idea e una soltanto che l unica prospettiva intellettuale l unico quadro teorico utilizzabile l unica strumentazione sociopolitica l unica speranza civile sia esclusivamente di sinistra ‘. Altro che egemonia Un pensiero unico che permea il Corriere di Piero Ottone imbeve le case editrici da Einaudi in giù forma generazioni di insegnanti e dà il la alle ricorrenti manifestazioni degli studenti E lotte continue nella fabbrica fabbrica fordista con gli operai-massa che cercano la via della rivoluzione e i sindacati ufficiali che tentano di governare una scia infinita di conflitti 82
Quel gran genio di Mogol E lui invece si parva licet Cultore appassionato di amicizie amicizie virili tanto per dire con una religione per gli sport di gruppo perché vincere da solo è deprimente quindi sbrigativo con le donne e di riflesso maschilista con tutta la sfera del femminile la donna un controsenso affascinante affascinante 18 e probabilmente libertario senza troppa fiducia fiducia nella democrazia liberale e nei suoi istituti Di destra dunque Mogol Mah Chi ricorda una sua assai deplorevole deplorevole prestazione al Sanremo del 1967 in cui firmava una canzone eseguita da Gianni Pettenati e Gene Pitney La rivoluzione può essersi fatto sin da allora l idea che Rapetti non sia altro che il portavoce di una schietta propensione italiana al pasticcio compromissorio Dietro le scene madri l inciucio La storia dice che Pettenati che nei tempi successivi rivelò una spiccata propensione antiprogressista restò abbastanza abbastanza schiantato dal fatto che nel suo biglietto di addio Luigi Tenco avesse accennato sconsolatamente a La rivoluzione rivoluzione 19 Eh già si preparava il maggio parigino nasceva la contestazione ‘, e Mogol risolveva tutto centrifugando lo spirito del tempo in una marmellata psicologico-esistenziale finto-protestataria farraginosamente giovanilista per concludere concludere in un ritornello allo zafferano Ci sarà la rivoluzione rivoluzione nemmeno un cannone però sparerà Risotto signori Qualcuno ne vuole ancora Volemose bene Eccola qui la tolleranza repressiva identificata da Marcuse Vi facciamo vedere la rivoluzione nello show di Sanremo ma poi basta neh Sicuro archiviamo burocraticamente il fastidio È finita la rivoluzione per sempre è finita e mai più si farà Con il corollario che l amore alla fine ha vinto e vincerà Il timbro finale sulla pratica sembra l equivalente di un sospiro sospiro di sollievo ci siamo tolti il pensiero non parliamone più e Pettenati va all ottavo posto della hit-parade confermando confermando il pensiero della tragedia e della farsa o lo schema secondo cui la rivoluzione non sarà un pranzo di gala ma le royalties hanno sempre ragione Più che di destra si dovrebbe semmai parlare di un conformismo vociferante con intense venature qualunquiste qualunquiste solo che ad accennare al qualunquismo Mogol 83
Quel gran genio di Mogol si irriterebbe d acchito Qualsiasi etichetta politica da qualunque parte provenga gli fa arricciare il labbro Politicamente Politicamente io sono sempre stato un frigido Credo negli negli uomini non nelle ideologie 20 Bravo Grazie E che diamine lui vive di emozioni e la soggettività non si fa ingabbiare in formule Quando prova perché ci prova a buttare Battisti in politica lo fa soltanto per eccitarne la sonora insofferenza contadina per la politica del curato contro quella della giunta su questioni insignificanti di fossi e fognature 21 una specie di riedizione di Peppone e don Camillo vent anni dopo roba molto cheap già al primo ascolto Il curato poi sostantivo da chiesa preconciliare preconciliare in un clima da ambiente rurale prima della riforma agraria 22 Tutta la complessità dei primi Settanta ridimensionata ridimensionata a diatribe paesane a irritazione naïf per l ipocrisia e la mediocrità di sorrisi e compromessi come se non ci fosse mai stata né la guerra fredda né il centrosinistra insomma la politica di qualche grandezza né la modernizzazione modernizzazione né la contestazione e non fossimo nei pressi del primo shock petrolifero con le domeniche a piedi e la benzina a prezzi astronomici mentre la classe operaia cercava qualche scorciatoia per andare in paradiso insieme al Lulù di Gian Maria Volontè D altronde gli annali non raccontano che l evento epocale della rottura della Coppia cioè la morte della Chimera sia dovuta anche o proprio a conflitti catastali a storie di paletti spostati e di mezzi metri guadagnati di notte a svantaggio della confinante proprietà altrui 23 Eh com è vero che la scrittura ha il vizio di anticipare sempre la realtà In effetti sarà un caso ma il maggiore sforzo ideologico Mogol lo produce nel tentativo di qualificare Battisti come contadino anzi non scherziamo Contadino riservando di conseguenza a se stesso la qualifica implicita del Poeta Per qualche tempo Battisti ci sta anche e appare in pubblico con foulard smisurati su giacchette striminzite il ritratto vivente di come un intellettuale di provincia potrebbe disegnare disegnare lo stereotipo e il look dell Italia neorurale Canta si direbbe per contratto perché non c è un altra ragione per 84
Quel gran genio di Mogol farlo cose come Ho la vacca ed il maiale non li posso abbandonar così Oppure sempre sul demenziale metafisico metafisico tipo Cochi e Renato Alle quattro di mattino prima cosa polenta a fette e nell aria voglio sentire il profumo del caffelatte Siamo su a milletrè eh Ma se la figurina del Poeta si attaglia alle aspirazioni alto-medio-basso-piccolo borghesi di Giulio Rapetti e alla sua estetica di maturo bohémien a cui ben si adatterebbero una Porsche zabaione e risolutivi occhiali a specchio quella del Contadino per quanto propenso ad aneliti piuttosto supremi va presto stretta al suo partner E lo stesso Mogol si deve stufare abbastanza alla svelta della vita nei campi pompar l acqua dal canale poco fieno nel fienile troppo da fare prepararmi da mangiare un occhiata occhiata sempre all orto quando è sera stanco morto mi diverto diverto solamente a dormire Non bisogna dimenticare che per lui le cose la vita materiale gli oggetti della quotidianità quotidianità servono a qualcosa solo se possono diventare entità di livello superiore se la casa può trasformarsi in un Tempio se due cespugli si trasfigurano nella Brughiera e le galline coccodè razzolanti nell orto assurgono alla nobiltà sovrana e altissima delle Aquile o come minimo alla spiritualità misteriosa e impenetrabile dei Gabbiani Allora e solo allora la realtà si sublima in un ostensorio di sacre reliquie o di puri simboli collocato in un santuario che con un minimo di buona volontà si potrebbe intendere consacrato a qualche inconscio collettivo alla junghiana Sotto questa luce Mogol non è certamente un conservatore ma molto più propriamente un reazionario La spontaneità la libera soggettività insomma la Libertà si esplicano soltanto soltanto se si può immaginare un orizzonte mitologico in cui a sua volta la donna è precisamente la Donna possibilmente selvaggia il mare è il Mare il sesso un Rituale che trascende trascende gli individui concreti e storicamente accertati e li trasfigura in una configurazione fantastica in cui l amore in camporella è la poesia di un amore profano e l apice del discorso amoroso è l offerta del tuo seno orgoglio dell dell animale sano ehilà !) Dove ogni gesto si eleva dal grado 85
Quel gran genio di Mogol zero della materialità al livello della mitologia tendente stupendamente all infinito L estetica di Mogol si stende così senza soluzione di continuità fra il banale e il sublime fra il concreto e l astratto fra il congiunturale e l epocale tra il Volo e il Terra Terra eventualmente porci sì ma con le ali considerando considerando il Sacro e il Profano sempre intercambiabili in quanto garantiti dalla sua di lui Mogol personale ed eroica spontaneità D altra parte se un bilocale non lo si fa diventare come minimo una cattedrale se una material girl non può assurgere al ruolo dell angelo si può sapere che razza di musica stiamo suonando e perché Sempre Gianfranco Manfredi in quel suo libretto allegramente allegramente accanito si era divertito a raccontare Mogol come un uomo in preda a un delirio antropofago e necrofilo necrofilo trascinato da una irresistibile pulsione alimentare 24 e cannibalesca e mortuaria Sogno al mio risveglio di trovarti trovarti accanto e zac zampata necrofeticista intatta con le stesse mutandine rosa si noti incidentalmente mentre l attenzione è attratta ovviamente dallo zoom sugli slippini della morta non più bandiera di un vivissimo tormento ma solo l ornamento di una bella sposa che gli alberi di ciliegio hanno una certa misteriosa importanza nell opus mogoliano a partire naturalmente dalla Collina dei ciliegi che riassume uno dei topoi più programmatici della mitologia mitologia e della filosofia mogoliane 25 Ma anche queste dimensioni ossessive fanno parte dell inclinazione di Mogol a portare l esperienza sull altare altare dell emblema Allorché tenta registri diversi quando prova il minimalismo una tonalità più flat Rapetti spesso toppa Se deve costringere Battisti a un furtivo e precario accoppiamento in qualche periferia desolatamente priva di Aironi o altri nobili volatili si sente in obbligo di fargli subornare la morosa prospettandole in modo visionario l allestimento della loro futura casa 26 del loro Tempio insomma qui la cucina lì il salotto più in là il bagno e qui eh eh !, la camera da letto capìta l antifona con un effetto complessivo di eccezionale volgarità e tremenda goffaggine 86
Quel gran genio di Mogol Oppure Inseguendo una libellula in un prato un giorno che avevo rotto col passato quando già credevo d esserci riuscito son caduto 27 Traduzione fuori dalle metafore e dall entomologia flirt disinvolto con una tipa dopo un amore fallito ma le cose prendono senza volere una piega impegnativa Lei oltretutto è una vispateresa che non ci va leggera Una frase sciocca un volgare doppio senso mi ha allarmato Non è come io la penso Ma il sentimento era già un po troppo denso e son restato Sul coefficiente di densità di quel sentimento gli approfondimenti approfondimenti sarebbero ovviamente imbarazzanti Denso cosa per favore Mentre se poi deve formulare un decalogo del savoir vivre vivre come in effetti è sempre nelle sue corde di paternalista incallito che deve impartire lezioni a tutti si rifugia in una disarmante lode della mediocrità Se è il caso lottare più spesso lasciare E non affondare se si può in nessuna passione passione Curare il giardino e saper fuggire un cretino Usare poco i motori e poco gli allori 28 I motori dove di grazia per strada o nel giardino come tosaerba E gli allori In pubblico honoris causa o in cucina per insaporire gli arrosti arrosti E perché poi pochi versi sotto il decalogo del mediocre mediocre senza scampo si conclude con un avventuroso partir senza mai pensare a un sicuro ritorno Nel giro di qualche strofa abbiamo cambiato idea È cambiato l umore La visione del mondo Il fatto è che Mogol può avere una sua capacità semimedianica semimedianica nell intuire tendenze e spostamenti progressivi del costume ma tende a interpretarli con una mentalità fra il filisteo e il macho fra bizzarrie egocentriche e comicità comicità conformiste Sbatte sul muso alle sue donne il loro es- 87
Quel gran genio di Mogol sere di provincia 29 come se l essersi inurbate fosse colpa loro Si fa dire in faccia e senza tanti fronzoli da quella che lo vuole mollare Prendila così non dobbiamo farne un dramma ma reagisce con classe superiore e noia sublime dicendo non ti preoccupare tanto avrò da lavorare suggerendo suggerendo tutt al più di non frequentare gli stessi posti in città per evitare incontri imbarazzanti a causa del futuro diverso mix di compagni e compagne Vede scorrere come in un video ciò che il cambiamento sociale gli fa passare davanti ed elabora di conseguenza due strategie uno lo tratta alla sua maniera tradizionale fino a essere irrimediabilmente reazionaria incazzosamente sbrigativa e autoritaria due lo neutralizza proiettandolo nel mito in un fluire imprendibile imprendibile ed entusiasmante per lui di simboli e di allegorie magari insensati 30 Se non altro Mogol evita la sociologia Anche se manifesta manifesta a tratti una intensa enfasi anticonsumista lo interessano interessano molto di più le dimensioni vitalistiche come avrebbe poi scritto per Riccardo Cocciante desidera rinascere come cervo a primavera 31 libera entità vitalistica in uno spazio spazio di sentimenti panici di afflati cosmici reincarnazione dei corpi non certo incarnazione politica di una forza di classe o di una spinta politica Come Margaret Thatcher potrebbe sottoscrivere l aforisma per cui quella cosa chiamata chiamata società non esiste Esistono soltanto gli individui mossi dalle loro esigenze e intuizioni elementari e gli archetipi archetipi che evocano strutture antropologiche originarie miti lontani esistenze perdute di cui l Io sente come un eco interna il confuso richiamo Nell ideologia semplificatrice di Mogol mentre il pessimismo pessimismo massimalista dei Settanta si concentra sull inevitabilità inevitabilità del tracollo del capitalismo e del suo modello di sviluppo sviluppo ‘, il sentimento ecologico è il disagio perché la neve o più suggestivamente le nevi non sono più quelle d antan e il mare si è fatto nero di petrolio quindi di Pasolini deplorandone la morte atroce ma suggestiva e forse cantabile cantabile ‘, avrebbe sicuramente apprezzato il discorso sulla scomparsa delle lucciole perché se non altro suona bene ‘) l emergente nel decennio questione femminile è una scoc- 88
Quel gran genio di Mogol ciatura a stelle e strisce Da femmina latina a donna americana americana non cambia molto … sai 32 La disoccupazione è una conversazione in macchina prima reticente e poi tutta sul demenziale perché lei la sciocchina è stata licenziata ma lui la consola promettendole spensieratamente neanche un minuto di ” non amore ” 33 Se all epoca delle lotte e dell operaio massa per il coevo Alberoni innamoramento e amore sono un movimento movimento collettivo a due 34 per Mogol che di masse non ne vuole sapere se non quando si qualificano in termini di mercato sono semplicemente l occasione per fare straripare straripare il solipsismo 35 e non appena la Donna che nel momento momento del desiderio era di solito nella condizione benjaminiana benjaminiana di Angelo caduto in volo esaurita successivamente la fase di madre amica sposa donna mia passa ufficialmente ufficialmente al rango di amico 36 c è la sensazione che si tratti di qualcosa di minore o di rassegnato anche se per la verità lo fa cantare a Battisti con versi fra il sadico perché in una canzone d amore certe cose non si dovrebbero dovrebbero dire e il Geniale per davvero dato che se un altro avesse scritto quelle robe lì uno che non fosse il Gran Mogol lo avrebbero preso a schiaffi prima di entrare in sala d incisione Non c è una gomma ancor che non si buchi il mastice sei tu mia vecchia amica la pezza sono io ma che vergogna … Eppure anche se quando punta la biro verso la mitologia mitologia Mogol dà l impressione del retore disposto a tutto pur di tromboneggiare non bisogna neppure dimenticare quando invece dà il meglio di sé di solito negli incipit Tu vestita di fiori o di fari in città 37 Un po poetico ma insomma diciamolo magnifico E anche Io lavoro e penso a te L erba è alta ormai lo so e dovrei potare il melo Amarsi un po è come bere 89
evasioni in un appartamento del centro e che poi parla di auto di linee gialle sull autostrada di stazioni di servizio parcheggi clacson nel traffico autobus biciclette ristoranti cinema 90 Seguo l autostrada e dietro me dalla nebbia esce un faro la luce mi sorpassa e se ne va … 40 E ancora meglio con una competenza meccanica da frequentatore di garage della periferia di quelli che il sabato sabato mattina andavano a dare la controllatina Quel gran genio del mio amico con le mani sporche d olio capirebbe molto meglio meglio certo di buttare riparare Pulirebbe forse il filtro soffiandoci un po ‘… 41 Il Mogol che parla insomma a suo modo di quella strana modernità italiana che ci è cascata addosso e che alcuni hanno tentato di esorcizzare con la politica e lui invece il perfetto impolitico il frigido ideologicamente l avventurista con sottolineato turista a volte ha proiettato il rimpianto nelle Discese ardite nelle rotte imperscrutabili imperscrutabili dei Velieri nell immagine di fiumane di Gente o di Genti che è più evocativo all Imbrunire con i Quel gran genio di Mogol In un grande magazzino una volta al mese Forse lui non se n è mai neppure accorto ma il Mogol più emozionante non è quello che si pretende visionario che si aggira tra fantasmi del passato e intrichi di rose selvatiche sulle rovine rovine inquietanti di pietre un giorno case 38 e nemmeno colui che plana con la ragazza sopra i boschi di braccia tese respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini 39 altro che le beghe paesane e materialone della giunta e del curato ora figli dell immensità e scusate se è poco il Rapetti migliore è quello piuttosto che coglie un frammento di vita metropolitana uno sbuffo di nebbia le innocenti
Quel gran genio di Mogol loro epici canti di esponenti bradi della specie che vagano sui paesaggi dell archetipo E invece talvolta con molto più gusto e piacere da parte di tutti ha portato il sentimento sul pianerottolo di un condominio dove dopo il tradimento si rinnova l amore 42 comunque bello strappacuore e probabilmente anche strappamutande ma finalmente fattuale fenomenologico e se Dio vuole con la minuscola Forse lo aveva capito che il suo stile migliore e definitivo definitivo era quello lì o forse no Ma nello stesso tempo mentre cercava una sua strada nuovi compagni di lavoro un alternativa alternativa a Battisti quell altro si è messo insieme al poeta romano Pasquale Panella uno schizzato senza inibizioni né commerciali né intellettuali e ha cacciato fuori prima di togliersi dai piedi cinque dischi e quaranta canzoni impossibili impossibili Sibilline metafisiche impenetrabili riottose alle interpretazioni celibi ‘. E proprio per questo definitive Mogol ha lasciato capire ogni volta che è stato interpellato interpellato sull ultimo Battisti che quando non riesce a parlare al grande pubblico ogni musica è inutile Ma adesso mentre i critici hanno cambiato idea per l ennesima volta e vanno a risentire Don Giovanni e Hegel potrebbe venirgli il dubbio dubbio che sì sul piano popolare resteranno forse per sempre quelle canzoni indimenticabili da Acqua azzurra a Pensieri e parole da Fiori rosa a Mi ritorni in mente anche perché le mamme le canteranno ai bambini e i bambini diventeranno grandi cantandole Eppure il sospetto che più deve inquietare l anti-intellettuale anti-intellettuale Rapetti è che fra un paio di decenni gli stessi critici potrebbero dire che a posteriori con tutte le cautele critiche del caso sembrerebbe più insidioso più interrogativo interrogativo più intellettualmente struggente e più emotivamente emotivamente radicale il Battisti aperto ‘, il canzonettista decostruito decostruito annichilitosi nella solitudine nella distanza nel post-dadaismo nell ironia estrema Il Lucio dell ultima fase futurista meccanico minimalista tecnologicamente surreale culturalmente nichilista Cioè senza pathos ma soprattutto senza Mogol 91
Quel gran genio di Mogol Note 1 Tu sei come una torta di panna montata tutta contenta di non essere stata mangiata Oggi un critico progressista e sociologizzante potrebbe forse rintracciare in quei versi il cleavage tipico dei Sessanta e allineare una serie intimidatoria di formule la modernizzazione sfasata il nuovo contro l arcaico la frustrazione conseguente al cambiamento contraddittorio il consumo vistoso e i detriti della rivoluzione sessuale Storie è che Mogol era vorace E che lo schema di fondo lo ha chiarito una volta per tutte Gianni Boncompagni ai tempi di Non è la Rai parlando parlando del maschilismo italiano Quella che te la dà è una troia Quella che non te la dà è una stronza 2 La prima versione di Per una lira apparve nel 1966 eseguita dai Ribelli ciò che allora incuriosì fu che la pubblicità sui giornaletti di tendenza specificava che la canzone era di Lucio Battisti autore fino a quel momento sconosciuto 3 Per Mario Lavezzi c è qualcosa di vero Infatti Lavezzi per tutta la sua carriera ha utilizzato sempre gli stessi materiali addirittura le stesse sequenze di accordi lavorando proprio come un buon artigiano e raggiungendo raggiungendo una cifra riconoscibile qualcosa di molto simile all esattezza di uno stile 4 Il pasticcio più indigesto Mogol lo prepara in realtà con un intero disco Anima latina in cui rimane evidentemente sgomento dei suoni sperimentali di Battisti e di conseguenza lo serve malissimo restando a metà fra l ambizione del concept album e la prestazione occasionale l esoterismo e il calembour grossolano Il Sudamerica immaginato da Mogol è una distesa di favelas colonizzate dalle multinazionali e dal consumismo occidentale La vita dentro agli occhi dei bambini denutriti denutriti allegramente malvestiti che nessun detersivo potente può aver veramente sbiaditi 5 Secondo le notizie desumibili dalle enciclopedie di genere Mogol è figlio di Mariano Rapetti a lungo direttore del settore musica leggera della Ricordi ma non solo sotto lo pseudonimo di Calibi autore di canzoni canzoni famose come Vecchio scarpone e Le colline sono in fiore Diplomato in ragioneria comincia a lavorare a fianco del padre nell ufficio stampa della stessa casa discografica Comincia a scrivere di nascosto canzoni la prima si intitola Mama Guitar composta a 18 anni Nel 1960 la sua Briciole di baci musica di Carlo Donida diventa popolare nelle interpretazioni interpretazioni di Mina e di Wilma De Angelis che la incide sul disco di plastica inserito nel settimanale Il Musichiere Nel 1961 con Al di là cantata da Luciano Tajoli e Betty Curtis vince a Sanremo e da quel momento non lo ferma più nessuno 6 Hi Fi in E già Un altro aspetto di questo disco è una singolare atmosfera che si direbbe new age non ha più freni la tua mente e chinati a toccare l acqua che ha generato la vita del creato la vita dal 92
Quel gran genio di Mogol mare venuta al mare ritornerà sia benedetto mille volte chi ti dà un po di felicità l anima sospesa di un nuovo stupore il tipo inizia sorridente e fa ho qui il segreto della serenità che poi non è un segreto segreto veramente ma un altro modo di atteggiar la mente 7 Da Paul McCartney ho imparato a cantare da Ray Charles ad emozionare da Dylan a dire quello che mi pare E ancora Ho sempre sempre amato Jagger e gli Stones i Beatles un po meno insieme ai Beach Boys Registrazione in E già 8 In un ampia intervista di Gianni Perrelli pubblicata sull sull Espresso del 7 gennaio 1999 e che per il suo carattere definitivo d ora in poi verrà citata come Perrelli Mogol non ha pudori a dichiarare La regione Marche per il centenario di Leopardi ha in mente di organizzare organizzare un dibattito per scoprire qualche attinenza fra la mia creatività e quella del grande poeta Non è il caso naturalmente di fare dei paragoni Ognuno deve stare al suo posto Conservare il senso delle proporzioni In tutta serenità posso rispondere che no l enfasi nei complimenti e nei riconoscimenti non mi ha mai dato alla testa Ma con altrettanta onestà mi sento di dire che un artista di successo oggi è costretto a difendersi dalle invidie e dalle acidità dei critici che stanno sempre col fucile spianato spianato pronti a demolirti 9 Bravi sono Mango Gianni Morandi Riccardo Cocciante Anche Umberto Tozzi ha grandi potenzialità sui toni che abitualmente non usa È cresciuto poi molto Gianni Bella Ma quello che preferisco è Adriano Celentano Perrelli dove si chiarisce poche righe sotto che è in arrivo un disco fatto in collaborazione proprio con Celentano vedi il caso Disco che arriva pochi mesi dopo Io non so parlar d amore e che non sembra aggiungere molto al profilo di Mogol ma ottiene un risultato commerciale clamoroso 10 Immensamente piccolo Milano Sperling & Kupfer 1990 Per chi vuole saperne di più ecco un esempio della Weltanschauung di Mogol E se Shakespeare fosse nato oggi Forse avrebbe scritto testi per David Bowie Non solo perché come scrive il sempre misurato Mario Luzzatto Luzzatto Fegiz il libro è una miniera di piccole-grandi informazioni Che sarebbero nella selezione dell articolista di questo genere Alle quattro all uscita dell asilo fiorisce il selciato Non ho mai visto Khomeini ridere ridere È pur vero che non ne aveva molti motivi Il filo che lega due persone deve essere molto elastico per non spezzarsi I Tir in autostrada sono giganti imbronciati In amore si tradisce per cercare di vivere più vite Di recente Mogol deve avere deciso che è ora di cambiare genere Nella Perrelli infatti annuncia come imminente l uscita per la Sperling di un libro di filosofia intitolato Il corpo dell anima che ho scritto insieme con Aldo Stella La filosofia di Mogol desumibile dalla Perrelli è la seguente La gente è ipnotizzata solo da quello che io chiamo ” il paradiso paradiso del concreto “. La rincorsa alla seconda casa alla seconda macchina al telefonino al gadget di moda In questo crollo di valori non c è più nessuno che si chieda dove stiamo andando in cosa abbiamo sbagliato 93
Quel gran genio di Mogol L opera esce nell autunno 1999 recando come sottotitolo Dialoghi di un pomeriggio d estate alla ricerca del senso della vita 11 E infatti infierisce Prendo un pezzo di carta il retro di un libretto libretto di assegni o di un biglietto da visita e butto giù la frase le poche parole che per un attimo mi sono ballate nella mente dichiarazione a Panorama 30 settembre 1990 Ha sempre fatto così L argomento viene da solo Io mi limito a vivere per questo spesso dico che non lavoro ma vivo e pian piano tutto quello che percepisco intorno a me arriva al punto di fusione In quel momento mi si presenta l urgenza di scrivere e allora compongo quasi macchinalmente con una rapidità incredibile per chi mi osserva Riesco a farlo in qualunque posto in qualunque situazione anche in mezzo alla folla Una volta composi un testo in una sala cinematografica al buio su una scatola di cerini La canzone era Molecole Quanto tempo impiega per scrivere una canzone canzone Pochissimo perché sono capace di una concentrazione tremenda Domenica del Corriere 10 settembre 1983 Ciò non toglie che uno scrittore come Franco Cordelli riconosca che in tante canzoni a bassa bassa voce roche sdrucite in tante canzoni esistenziali di Battisti vi sia del cospicuo clamoroso Montale Corriere della Sera 19 settembre 1998 L equivalenza migliore sarebbe fra Spesso il male di vivere ho incontrato Ossi di seppia e Ma il coraggio di vivere quello ancora non c è I giardini di marzo 12 E il bello è che il suo metodo ‘, quello che applica al Centro Europeo di Toscolano l Alma Mater della musica leggera fondata ad Avigliano Avigliano Umbro nel 1992 con un investimento di svariati miliardi metodo che lui definisce socratico sconfessa esplicitamente questa tendenza all improvvisazione Non è vero che basta il talento per far strada nella vita Chi ha una vocazione deve rifinirla ogni giorno Perfino Michelangelo Michelangelo e Giotto andavano a bottega per imparare E ricordo che Lucio Battisti quand era già ricco e famoso passava anche sette ore al giorno a studiare abbinamenti di note in sala di incisione Non si finisce mai di apprendere Il segreto del successo è la costante applicazione Non va trascurato comunque che Mogol tiene moltissimo alla sua creatura al punto da dichiarare sempre nella Perrelli Riccardo Muti si è lagnato perché Giovanna Melandri ha preferito presenziare a una manifestazione manifestazione gastronomica trascurando la prima alla Scala Come dovrei sentirmi allora io che in questo centro studi considerato uno tra i più attivi in Europa non ho mai avuto il piacere di ricevere la visita di un ministro dei Beni culturali ?. 13 Eccolo anche qui comunque il solecismo 14 Le due strofe espunte che figurano nella copertina del disco e negli spartiti dicevano così Chiederti all improvviso quanti soldi vuoi poi trattar sul prezzo e darti la metà e strapparti il reggiseno come in preda al vino poi alzarsi e freddamente dire non mi va Bleah Per terminare così con un altro cambio di scena Una barca sopra il lago io che remo piano il silenzio sorridente l ombrellino e tu salta un 94
Quel gran genio di Mogol pesce giusto un guizzo e tu per vezzo guardi assente verso riva e non mi guardi più Tanto per ribadire la scelta non vengono incise neppure nella versione inglese 15 Nella stessa canzone è curioso l esordio della terza strofa Sogno di abbracciare un amico vero che non voglia vendicarsi su di me di un suo momento amaro conoscendo l autobiografismo di Mogol sembra effettivamente l epicedio per la rottura della partnership con Battisti 16 È mai più tornato sulla tomba di Battisti Perrelli Risposta Una volta in forma anonima E mi trovai contornato da migliaia di persone Non mi aspettavo che la sua morte suscitasse tanta commozione commozione L amore per Lucio è stata una presa di coscienza nazionale che mi ha profondamente impressionato Una sorta di immenso lago di cui non si intravedeva l altra sponda Più inventivo solo il gesto dei necrofili new age e un tanto al chilo che hanno lasciato sulla lapide il bigliettino bigliettino che diceva Grazie per avere scritto la più bella canzone di tutti i tempi Questo piccolo grande amore che come sanno tutti è di Claudio Baglioni 17 Lucio Battisti Canzoni e spartiti con un saggio di Gianfranco Manfredi Roma Lato Side Manfredi sosteneva che Mogol non era fascista fascista né social-imperialista Forse il termine giusto è ” Avventurista “. Ma con sottolineato ” turista ” p 26 18 Donna selvaggia donna in Una donna per amico 19 L altro brano citato da Tenco era il valzer lento Io tu e le rose Pace-Panzeri-Brinniti cantata da Orietta Berti e dai Compagnons de la chanson che ottennero un buon successo in Francia 20 Vedi la Perrelli Nella quale Mogol spiega anche che a Lucio dei partiti non importava niente Sicuramente non era un comunista Era a favore della libertà di ogni individuo Chi ricorda le annose questioni su Battisti fascista apprezzerà quel non era un comunista 21 Le allettanti promesse in Il nostro caro angelo 22 Vero detrito dell Italia ante-miracolo economico curato Riccardo Riccardo Bertoncelli Fare Musica aprile 1984 23 Ma non c è mai stata una vera rottura obietta Mogol nella Perrelli Però ammette Una ragione per così dire tecnica fu il contenzioso contenzioso su una striscia di terreno di un metro per cento che divideva al Dosso un complesso di ville presso Molteno la mia proprietà dalla sua Una bega fra vicini di casa di cui si occuparono gli amministratori e in cui io non entrai mai in prima persona Secondo altre ricostruzioni il contenzioso riguardò la ripartizione dei diritti d autore 24 Nella produzione Mogolbattisti dal 1969 al 1980 Solo un whisky forza sali Ed intanto guardi in giro vuoi qualcosa da mangiare Prima cosa voglio trovare il piatto pronto da mangiare e il bicchiere dove bere Alle quattro di mattino prima cosa polenta a fette e nell aria voglio sentire il profumo del caffelatte Urca ! Guarda cosa c è il salame 95
Quel gran genio di Mogol Un panino una birra e poi Le banane comprerò Scatolette colorate carni rosa congelate Due chili di patate me le scelga però piccole o grandi non so Il prosciutto o no Resta qui con me che da mangiare c è Champagne ghiacciato e l avventura può iniziare ormai Intanto che cucini gli spaghetti Ho messo il vino nel frigo cuoce sul fuoco il sugo Il macellaio dovrebbe arrivare dovrebbe portare bistecche e caviale La pasta cotta al dente so che ti piace di più Bevendo un brodo caldo che follia Se insalata vuoi io la condirò poi Tu sei dolce sei latte da bere E latte tu berrai Mangiale anche tu le castagne arrosto con me Vuoi il gelato È aumentato ! E parlar di surgelati rincarati E fermarsi in trattoria per un panino Chi rubò la mia insalata Chi l ha mangiata Perché non sei una mela con la buccia tutta lucida e croccante Bella liscia senza spine luccicante Tutta colpa della frutta ne ho mangiata troppa E dopo l amore beviamo un caffè 25 La collina dei ciliegi in Il nostro caro angelo Troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante 26 Dove arriva quel cespuglio in Lucio Battisti la batteria il contrabbasso contrabbasso ecc .: Prendo dalla moto il nostro letto stendo a terra il telo …. Mogol aveva una certa ossessione per i luoghi in cui fare l amore Anche in Una giornata uggiosa c era un brano Il monolocale che esprimeva il desiderio frustrato di portarti in una casa e dentro a un letto vero insieme a te …, malgrado la crisi dei fitti in regime di equo canone ammette che per me è un offesa approfittare ancora di casa tua dover mandar tua madre a far la spesa per abbracciarti un po ‘, e se la prende prende comicamente con un congiunto che non gli dà più la chiave di un appartamento libero per vergogna della portinaia Maledettissimo zio Taccagno ingrato ed ipocrita 27 Con il nastro rosa ultimo testo di Mogol per Lucio Battisti in Una giornata uggiosa 28 Una vita viva in Una giornata uggiosa Che comincia Solo un consiglio detto a metà un po più in alto e un po più in là Figli miei cari altro non sa quell uomo qualunque che è il vostro papà Parole programmatiche ma anche tristemente ermetiche dato che non si comprende che cosa voglia dire più in alto e più in là né di chi siano questi figli così cari L unica cosa chiara è che l autore questa volta si appiccica da solo l etichetta di uomo qualunque 29 Bella forte e sana spaventata solo dagli aeroporti e dai pensieri pensieri un poco aperti Amore mio di provincia in Una giornata uggiosa La vendetta a quanto si capisce è che lei farà un frullato con il mio cervello 30 E noi ancora ancor più su planando sopra boschi di braccia tese La collina dei ciliegi cit .) Qualcuno interpreta quelle braccia tese come il saluto romano e una prova del fascismo battistiano 31 Senza preoccuparsi se il Diego Abatantuono degli esordi lo demolisce demolisce con un micidiale Io rinascerò purcello migratore 96
sotto l ambizioso titolo di Due mondi e una sontuosa creazione melodica di Battisti Mogol affronta il tema del rapporto di genere con effetti madornali L ambizione fondamentale della femmina è far l amore nelle vigne mentre cade l acqua ma non mi spegne Il maschio si lamenta Ma tu non cambi mai Un braccio che altro vuoi e mentre lei continua ad attardarsi su mediocri ed egoistiche faccende sexy-amorose lui guarda lontano è una vela la mia mente gli viene facile protestare che l amore è qualcosa di più del vino del sesso che tu prendi e dai Le sue narici ancora una volta in fremito sono proiettate oltre il monte verso una terra senza serra dove i frutti son di tutti Altro che 33 Neanche un minuto di non amore in Io tu noi tutti Così hai perso il posto Hai pianto e che altro c è Nient altro questo è tutto … Scusami se rido no non pensavo a te 34 Francesco Alberoni Innamoramento e amore Milano Garzanti 1979 35 Io come sai sono un uomo ed un uomo sempre ha una punta d egoismo Dopo le follie che hai vissuto insieme a me le altre vite ti sembran mediocri Con lui vivresti una vita che non hai vissuto mai con i piedi nel cemento Sono versi di Segui lui un Mogol-Battisti del 1972 per Adriano Pappalardo Che si conclude così Sta con me sta con me saremo gente libera che avrà da questa vita quel che vita ci darà fa come dico io Ci vuol coraggio a vivere nuove terre boschi oscuri quasi pionieri io e te Il mito incombe sempre 36 Una donna per amico nell album omonimo Nella Perrelli Mogol Mogol si lamenta con toni amareggiati perché Mediaset ha realizzato uno sceneggiato con quel titolo senza chiedergli nemmeno il permesso Aggiunge Aggiunge che la Yamaha ha lanciato una motocicletta con lo slogan ” Sì viaggiare evitando le buche più dure “, e lui si ritiene calpestato nella sua dignità d artista che materialisticamente significa defraudato delle possibili royalties 37 Comunque bella in Umanamente uomo il sogno 38 Il mio canto libero nell album omonimo che offre esempi di tipico romanticismo noir ruine boschi sopravvissuti vergini in cui la verità si offre nuda 39 La collina dei ciliegi cit 40 Nessuno nessuno scritta con Battisti nel 1971 per la Formula Tre 41 Sì viaggiare 1977 42 Comunque bella cit Lei torna un mattino vestita di pioggia e senza chiedere perdono con lo sguardo stravolto da una notte d amore amore Lui la fa accomodare Coi capelli bagnati ” so che capirai ” con quei segni sul viso ” mi spiace da morire sai ” coi tuoi occhi arrossati mentre tu mentivi e mi dicevi che ancor più di prima tu 97 Quel gran genio di Mogol 32 Nell album Anima latina
Quel gran genio di Mogol amavi me Ernesto Galli della Loggia attribuisce a Mogol mediato da Battisti una rabdomantica sensibilità proprio come diceva Shel Shapiro cfr p 64 in grado di esprimere il mutamento dei ruoli di genere calando nell incertezza radicale prodotta da tale mutamento l emozione eterna del cuore e dei sentimenti Corriere della Sera 10 settembre 1998 98
Capitolo quarto Ermeneutica di Lucio Che ozio nella tournée …, confessa poi una voce lontana lontana Dato che a un certo punto decide di non apparire e di non parlare più l invisibilità e il silenzio di Lucio Battisti Battisti si impongono come un problema ‘. Cioè qualcosa da interpretare In vita sua nelle canzoni non ha mai detto nulla Se non per rarissime eccezioni non ha scritto testi di canzoni Ha cantato sui versi e sulle rime di Mogol quindi parlando con parole altrui Dopo l intervallo dai tratti leggermente leggermente autobiografici di E già sprofonda nell assenza e da quell assenza riemerge solo per dire a modo suo le strofe esoteriche di Pasquale Panella E quindi per poter fare parlare Battisti bisogna andare per indizi alla caccia di piccole spie del comportamento oppure cercando di leggerne le intenzioni qualche segno esterno e visibile di una volontà Scompare Si ritira al Dosso di Coroldo quel complesso residenziale di tredici ville isolato lassù in Brianza sfuggendo sfuggendo alle interviste agli scoop 1 alle trovate mediatiche alle comparsate tv Lo vedono a Roma a Rimini nelle piazzole piazzole degli autogrill a fare windsurf sul Garda ma è come se non ci fosse Lo scovano davanti a un supermercato ma lui si nega e insolentisce i disturbatori Lo fotografano mentre sta lavorando in villa con la vestaglia da prepensionato prepensionato cuffia in testa e metro da falegname in mano ma in genere per riprenderlo ci vuole il teleobiettivo Non ne vuole sapere Le foto lo mostrano corrucciato imbronciato già pronto a chiudersi a riccio Eppure prima era apparso e come I video in circolazione circolazione possono risultare deludenti perché molto spesso lo mostrano mentre si esibisce in playback e dunque a parte eventuali trovate di look non c è niente di inedito o di sor- 99
Ermeneutica di Lucio prendente Tuttavia con un po di buona volontà anche da queste apparizioni si può trarre qualcosa Ce n è una del primo maggio 1971 piuttosto celebre nella trasmissione Teatro 10 in cui propone Pensieri e parole È passata negli annali anche perché il pubblico praticamente impazzito venne coinvolto da una passione così furiosa da prolungare gli applausi per tre minuti e dieci secondi costringendo i tecnici a un lavoraccio per far sentire la canzone La registrazione registrazione televisiva risulta bella e suggestiva anche oggi nell epoca dei video spettacolari e dei clip a produzione miliardaria miliardaria Una fenomenale invenzione registica di Antonello Falqui lo sdoppia ed è un intuizione che da sola si propone come un saggio interpretativo su quella canzone la analizza la capisce e la dispiega sul teleschermo 100 L amore mio che ne sai di un ragazzo per bene è roccia ormai che mostrava tutte quante le sue pene e sfida il tempo e sfida il vento e tu lo sai la mia sincerità per rubare la sua verginità sì tu lo sai che ne sai Dei due Battisti che appaiono nella registrazione l uno è in primo piano a destra di chi guarda l altro ripreso in piano americano giacca di velluto e maglione chiaro a collo alto Le due voci si intrecciano nel doppio ricamo melodico che precede il ritornello I pensieri e le parole che si rincorrono alternandosi vengono attribuiti alle due figure sul teleschermo nel dialogo implicito che è la struttura narrativa narrativa della canzone Sarà l effetto del bianco e nero televisivo televisivo e forse anche del degrado magnetico delle pellicole ma il Battisti del primo piano appare quasi ridotto al tratto semplificato tramutato in un immagine nel poster stilizzato di se stesso Sembra che tenga gli occhi chiusi Sul volto gli appare qualcosa che assomiglia a un rossore Ecco quelle sequenze dei primi anni Settanta quel pudore pudore nel proporre la sua interpretazione forse si configu-
Ermeneutica di Lucio rano già come l annuncio dell addio Apparirà ancora nel 1972 ad esempio presenterà I giardini di marzo e si può ricordare l emozione insolita provocata da quell esordio mormorato proveniente dritto dritto da un clima famigliare da anni Cinquanta con la voce rigata nelle note basse su un arpeggio minimalista di chitarra Il carretto passava e quell uomo gridava gelati al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti il più bello era nero con i fiori non ancora appassiti E subito dopo naturalmente il lunghissimo applauso finale finale del pubblico incantato dal suo carisma riluttante e da una canzone fatta apposta per suscitare pathos necessaria e inevitabile nell andamento riconoscibile e appropriabile già mentre si modula per la prima volta e con quell utilizzo terribilmente sentimentale della settima napoletana ‘: già ha sempre detto di nutrire una passione per la musica del Golfo Ma in definitiva lo si poteva capire che si sarebbe tirato fuori Figurarsi uno che a Capodanno del 1971 canta Emozioni Emozioni in un programma con Ornella Vanoni e quando lei alla fine gli si avvicina molto sexy abito di raso e scollatura scollatura profondissima davanti e dietro e d impulso lo bacia lui prima rimane impietrito e subito dopo istintivamente si porta la mano alla guancia come fanno i bambini quando le effusioni diventano intrusive Lo si doveva percepire che quei rossori e quei pudori erano indizi piuttosto precisi a saperli vedere Che andava lì in televisione con l idea di scapparsene via e che un giorno si sarebbe negato senza possibilità di appello Quando lo intervistano in pubblico infatti ecco sbuffi ritrosie tentativi non del tutto riusciti di mascherare le insofferenze provocate da domande generalmente generalmente cretine E appena può si aggrappa alla chitarra perché fare musica è l unico modo per recuperare naturalezza naturalezza e sentirsi a suo agio Canta ad esempio nell aprile 1969 davanti a Renzo Arbore Arbore in Speciale per voi un Arbore che allora aveva l aspetto 101
Ermeneutica di Lucio del bancario alla festicciola danzante con giacchettoni tipo principe di Galles troppo sciancrati il look aggravato da un riporto molto progettuale e per di più tutto mossette battutine mani infilate nelle tasche della giacca e sorrisetti da intenditore e ammiccamenti complici e fastidiosamente finto-giovane Cosicché quando durante l esecuzione di Il vento sta per raggiungere la nota più alta Eeeee quando s alza il vento Arbore interviene e lo ferma preoccupato che non la prenda mentre lui la sta prendendo senza nessuna nessuna difficoltà e forse si scoccia pure per l interruzione perché non sta bene interrompere il filo della musica Oppure sempre nella sera di quel primo maggio di Pensieri e parole si siede in mezzo al palco e fa ‘, rigorosamente rigorosamente dal vivo con una chitarrina da due soldi e battendo il piede Eppur mi son scordato di te e per uno di quei miracoli felici dati dall acustica dello studio ma ovviamente anche da un verosimile stato di grazia quello che era un divertissement canoro si tramuta in musica allo stato puro al punto che quando a metà fa risuonare uno dei suoi uououò uououò che echeggia così sorprendente e musicale nell aria si scatena un applauso e lui sorride mentre continua a cantare cantare e in quel sorriso c è tutto il piacere del music maker soddisfatto di essere entrato in completa sintonia con chi lo ascolta e che tutto venga così bene ‘: poiché avrebbe suonato anche solo per se stesso divertendosi uguale il fatto che il pubblico capisca e si diverta anche lui è una rivelazione felice Succede qualcosa di simile anche a Teatro 10 con Mina nel 1972 in quel celebre e ormai lievemente risaputo duetto che comunque è rimasto uno dei vertici della passata capacità della Rai di produrre intrattenimento di alta qualità E come quell altra volta dicono a casa dell dell attrice Agostina Belli allorché Battisti canta per tutta la sera le sue canzoni con la chitarra e si diverte tanto che alla fine tutto felice e sudato chiede a Renzo Arbore ospite anche lui Ma di feste così ne fate spesso ?. Agli esordi si presentava con i capelli lunghi ed elettrificati elettrificati e per qualche tempo anche con un paio di baffetti che avevano del posticcio All unica edizione del Festival di San- 102
Ermeneutica di Lucio remo a cui aveva partecipato come esecutore era apparso sul palcoscenico in una delle numerose versioni del Contadino Contadino o del Provinciale con la giacchetta strettissima e un maxi-foulard bianco e impossibile gambotte corte e gluteo pimpante Si capisce che doveva essere nelle intenzioni una sintesi fra l Italia post-rurale e un accenno di flower power avendo saltato con una trasvolata provvidenziale tutto il fordismo e la grande industria Era il 30 gennaio 1969 di lì a pochi mesi sarebbe arrivato un autunno caldissimo e intanto lui si permetteva di annunciare che non può essere soltanto una primavera presentato da Gabriella Farinon accompagnato dal maestro Reverberi aveva esordito con qualche incertezza di intonazione nell attacco di Un avventura avventura e poi invece aveva proseguito guadagnando una confidenza confidenza crescente gesti via via più sicuri prima facendo schioccare le dita e poi battendo le mani a ritmo e infine concedendosi un tocco appena un po esagerato come succede succede ai timidi di spavalderia beat roteando a ripetizione l avambraccio nel mezzo del ritornello Perché non è una promessa … Proprio come avrebbe potuto fare con meno remore un allegro trucidone alla Little Tony Mentre poi passato qualche anno accorciati i capelli ed eliminati i baffi eccolo eccolo che si presenta come un adulto sobrio e sicuro di sé consapevole di quello che sta facendo perfettamente a suo agio nel proprio ruolo nella propria identità e sicuro del proprio valore A volte con certi maglioni girocollo che gli danno un aria da giovane professional durante il weekend Niente enfasi sobrietà assoluta Sempre meno cantante e sempre più tecnico e gestore dei propri suoni Si trova sul crinale manca ancora un passo ma sta per piantare tutto Poi semplicemente se ne va rinuncia rifiuta si tira fuori non si fa più trovare Ed è a sua volta curioso che la sparizione di Battisti diventi un topos del discorso sullo spettacolo italiano proprio durante gli anni Ottanta cioè nel decennio dell esteriorità assoluta quando davvero apparire è essere e il presenzialismo è una condizione necessaria per 103
Ermeneutica di Lucio esistere Mentre spopolano yuppies e ceti rampanti debolisti e postmoderni e si discetta sempre più volentieri del look e dell immagine Lucio Battisti sprofonda completamente nell interiorità La sua distanza è un gesto estetico protratto oltre ogni misura L impossibilità di prevedere il risultato soprattutto nella piccola arte della musica popolare dove quasi tutto è prevedibile è di per sé un marchio e un gioco d autore E contemporaneamente sprofonda nelle leggende dicono che lo invita a cena Caterina Caselli ormai consegnatasi al management musicale e non esente da certi sospetti di rampantismo per un incontro forse destinato a coagulare qualche progetto discografico un cambio di scuderia sulla base di percentuali monstre Lui ci va si irrita subito perché perché sotto la villa di campagna dei Sugar a Montorfano non troppo lontano dal Dosso ci sono inopinatamente frotte di ammiratori che fanno chiasso e incurante del fatto che fra gli invitati c è un altro celebre suonatore di chitarra Bettino Craxi e che le proposte economiche sono fantastiche prende su e se la fila all inglese E l indomani fa sapere allo staff di Sugar tramite un intermediario che non se ne farà niente È già diventato soltanto una voce che esce da un disco da una distanza da un altrove una voce da nessun luogo Certo che quando esce Don Giovanni 2 la sorpresa è tosta Con questo disco Battisti innesca la reazione a catena che comincia a disintegrare progressivamente il suo passato È la fine di marzo 1986 Non per buttarla troppo sull esoterico esoterico ma per chi vuole credere ai segni agli emblemi alle coincidenze significative alle profezie involontarie appena un mese dopo è la volta della luce accecante di Cernobyl allorché il lunghissimo lampo della centrale anticipa simbolicamente simbolicamente e fisicamente l autodistruzione di un sistema e probabilmente marchia a fuoco il collasso filosofico della tecnica e della modernità La coincidenza è solo temporale temporale per chi ha un minimo di buonsenso una specie di provocante congiunzione astrologica la macchinazione di un oroscopo balzano Però almeno come metafora ecco il brillio artificiale nel suo piccolo di un blocco compatto 104
Ermeneutica di Lucio di otto canzoni esplicitamente apocalittiche nel senso che l Apocalisse deve essere già avvenuta da qualche parte che fanno scattare una meccanica catastrofe degli equivoci delle ambiguità lessicali delle allitterazioni insolenti e talvolta talvolta anche il brivido di lieve raccapriccio che si può avvertire avvertire quando dalle parole emana lo shining dell insurrezione delle cose Meglio molto meglio prenderla in ridere Tanto più che la canzone eponima comincia con un verso Non penso quindi tu sei che ha tutto l aspetto di un deliberato programma anticartesiano e quindi si può interpretarla anche anche come un ilare giochetto antirazionalista una sequenza di maliziosi scherzi da prete linguistici Non penso quindi tu sei questo mi conquista L artista non sono io sono il suo fumista Son santo mi illumino ho tanto di stimmate Segna e depenna Ben Hur sono Don Giovanni rivesto quello che vuoi son l attaccapanni In effetti la razionalità non abita più qui Tutta la canzone canzone è un manifesto paraletterario teso a proporre sdoppiamenti sdoppiamenti di identità e rifrazioni poco dicibili continuamente equivocate sempre revocabili Pasquale Panella ordisce tradimenti del senso e trame linguistiche a trabocchetto inganni inganni e disinganni labirintici trappole semantiche a volontà con una specie di euforia massacratrice accanendosi sulle frasi e le parole con una sua ilarità lunatica da volonteroso e comico serial killer del linguaggio Che ozio nella tournée di mai più tornare nell intronata routine del cantar leggero 105
Ermeneutica di Lucio 106 l amore sul serio Tu dici che non esisto quaggiù che sono l inganno Che cos è un programma estetico Un autobiografia virata sul camouflage È un puro artificio lessicale Un nonsense che solo per caso incrocia la realtà delle serate e dei festivalbar e di striscio magari dell Existenz E poi sul piano linguistico enjambements vertiginosi combinazioni da scioglilingua 3 e sillabazioni molto inedite per le scansioni tipiche della canzone popolare sembrano suggerire perfino che la musica sia stata costruita sulle parole ma chissà 4 Di Lucio Battisti comincia in quel momento a sfuggire il senso a diventare elusive sono le sue canzoni non solo la sua immagine materiale Tanto che pur riconoscendo a Panella la piena responsabilità dei significati e delle insensatezze insensatezze forse conviene davvero prendere in considerazione i cinque dischi e le quaranta canzoni dell era Panella come se fossero un corpus unitario Prima di mettere a fuoco qualche analisi è opportuno tuttavia sgombrare il campo da un equivoco Malgrado tutto quello che è stato detto e scritto non c è uno stacco netto fra il presunto Battisti della prima maniera e il Battisti post-Mogol Se si riascoltano le nuove canzoni e si controllano controllano gli spartiti e se si riaccenna qualche melodia con un semplice accompagnamento di chitarra o di pianoforte ci si accorge facilmente che la capacità compositiva è rimasta la stessa E anzi forse si è affinata proprio perché lo sforzo di dire l indicibile e cantare l incantabile lo ha costretto a prodigi di fantasia creatrice a invenzioni continue a trovate trovate e artifici nella composizione che alla distanza rivelano nuovamente di quale puntigliosa pazienza artigianale fosse intriso il suo lavoro Dunque si dà il caso di un autore-cantante non un cantautore per carità ha sempre detestato essere chiamato
Ermeneutica di Lucio così che all improvviso decide di piantarla con le canzoni d amore Decisione radicale Non vuole più emozionare il cuore e per questo il romanticismo di un tempo viene messo sotto vuoto e congelato Gli atomi dei sentimenti diventano isotopi in via di decadimento proiettati in una condizione inerte senza vita morta ‘. La prima domanda dovrebbe essere perché lo fa Lo sperimentalismo fine a se stesso avrebbe potuto produrre un disco non cinque oggetti di fila tutti ugualmente impenetrabili impenetrabili Perché questo non è un tentativo una prova una sperimentazione questo è un progetto Questi quaranta songs sono innervati da quella determinazione allegramente e lucidamente psicotica che ispira e anima le avanguardie Per l appunto c è un intenzione Il dilemma è capire quale Il primo sospetto potrebbe essere che abbia voluto nascondersi dentro la musica e nello stesso tempo nascondere nascondere anche la musica Ecco allora quella ritmica elettronica che allora sembrava ossessiva e invadente e che invece adesso mitridatizzati come siamo sembra perfettamente normale omogenea al gusto attuale E la difficile comprensibilità comprensibilità dei testi fusi come sono nella melodia e nei suoni Come a dire se vuoi ascoltare la mia musica devi compiere un lavoro di decifrazione È necessario districare la linea melodica dallo sfondo sonoro e verbale Se proprio proprio vuoi ritrovare gli struggimenti e i brividi d antan fai lo sforzo così poco comune di distinguere separare isolare e alla fine identificare le discese e le risalite bisogna cercarle nella partitura Può essere Malgrado le ripetute osservazioni critiche sul decostruzionismo battistiano e sulla volontà distruttiva dell autore nei confronti della forma canzone convenzionale è facile imbattersi invece in alcune canzoni come A portata di mano che dopo qualche ascolto rivelano la loro forma compiuta a loro modo classica Tanto che riesce incomprensibile incomprensibile che nessuno fra i cantanti italiani nelle infinite riprese e reinterpretazioni che vengono continuamente proposte proposte gli a modo mio e io le canto così abbia sentito la tentazione di rifarle di provarci 5 107
Ermeneutica di Lucio Eppure potrebbe trattarsi di un interpretazione fin troppo semplificatrice Se avesse voluto farsi riconoscere solo attraverso la sua sapienza di costruttore di melodie gli sarebbe stato facile produrre brani solo orchestrali 6 La verità è che sapeva quel che faceva Sapeva che un certo numero di idolatri non i banali e i ripetitivi sarebbero sarebbero stati ipnotizzati per sempre da musica e testo e avrebbero avrebbero continuato a passare serate insieme per rifare e rifarsi sempre le stesse domande su quello sciaradone inestricabile fino a giungere al borde de una crisi de nervios Irretiti negli enigmi provocatori del testo tutti sempre lì a chiedersi che cosa vuole dire a chi si rivolge quando dice tu che cosa intende quando dice lei e chi sta parlando e con chi in sostanza qual è il punto di vista ‘, e in definitiva persa l ultima chance interpretativa dove cazzo siamo Sul fatto che siamo dentro un universo deregolato non ci dovrebbero essere dubbi i principi logici sono saltati e succederà che lei si è invaghita del bitume 7 dato che i confini tra le cose sono smottati in una completa confusione confusione di identità e di entità di soggetti e oggetti di personalità personalità e materialità E infatti sarà un caso o forse no il primo mistero di questo corpus hermeticum si intitola Le cose che pensano Il rovesciamento di prospettiva è vistoso non è l Io che percepisce o plasma la realtà sono le cose che hanno di te sentimento Per questo in seguito le scarpe sono la precisa precisa espressione del viso ecco la diceria della cornice così come la corda tesa amò l arco e lo scandaglio calava calava dalle prore poi ritornava su chiedendosi ” perché perché ritorno ” 8 Tutto risulta quindi contemporaneamente materiale e virtuale contraddicendo il principio dell impenetrabilità dei corpi e con ogni probabilità anche le regole dello spazio spazio e del tempo le leggi della termodinamica della fisica e della geometria Se lo spazio della relatività è curvo questa curvatura viene occupata dall arbitrarietà di oggetti non euclidei e dalla versatilità equivoca delle parole Con la conseguenza conseguenza necessaria che all interno di questo mondo né artificiale artificiale né naturale è tutto un proliferare di complotti trame 108
Ermeneutica di Lucio spedizioni di emissari congiure degli elementi A qualcuno potrebbe sembrare un trionfo del postmoderno 9 e invece no se proprio si vuole arrischiare una definizione questa è una dimensione post-storica Siamo ai primi Novanta ed è davvero arrivato nell aria il pensiero di Francis Fukuyama con le sue teorie tardo-hegeliane sulla fine della storia 10 dopo lo sbriciolamento del Muro qui siamo davvero al compimento della fenomenologia dello spirito a un ” epoca che viene dopo la storia 11 I materiali residui accumulati dal processo storico in un gigantesco e incandescente meltdown si equivalgono non ci sono gerarchie In questa fisicità magmatica e pervasiva svanita la religione gli dei sarebbero effusioni olfattive chimismi svaporanti sostanze profumate che sublimano nell aria 12 Sopravvive solo il mito E il mito a questo punto di fusione non è né un racconto né un credo è una condizione condizione Siamo nella preistoria ecco una frase che durerà 13 Così commenta Panella che evidentemente grazie a qualche derivato del principio di indeterminazione si sente in grado di attraversare il tempo dal post al pre visto che dal canto suo il tempo non c è più si è sfaldato Quindi tutto si tiene tutto complotta dentro geometrie animistiche sincretismi neoclassici architetture ibride paesaggi paesaggi superstiziosi plot polizieschi inseguimenti zodiacali Si direbbe perfino che secondo lui non si salvi neppure la matematica per questo accanito sistemista del caos la somma dei numeri è il frutto non di un calcolo come per Montale ma di una macchinazione dei dadi L amore poi è qualcosa che avviene all incrocio di congiure fra agenti segreti spie doppi giochi manipolazioni dello scenario incontri al check point abili mosse soffiate oppure dentro dentro stanze nelle quali restano le nostre rappresentanze i nostri uffici doganali e burocrazie speciose avviluppano lui e lei in teneri sofismi cavilli di permessi arzigogoli tropismi oppure ancora fra mutazioni che si irradiano 109
Ermeneutica di Lucio insidiosamente da una realtà all altra in cui un party o un cocktail si trasformano in occasioni antropofaghe e addirittura addirittura al culmine del fraintendimento il cannibalismo è oggettivo non si capisce chi mangi chi 14 Fosse stato più colto meno naïf meglio inserito nel circuito circuito culturale Battisti sarebbe filato da uno degli scrittori e poeti italiani più trendy meglio se giovane e magari disinibito disinibito rispetto all arte e all assoluto facendosi consigliare fuori dal suo giro qualcuno gli avrebbe parlato di Giuseppe Giuseppe Conte poeta del mito e delle liriche metropolitane di Maurizio Cucchi oppure delle astrazioni supreme di Milo De Angelis dell ironia di Valentino Zeichen delle variazioni erotico-noir di Patrizia Valduga e ancora della narrazione metaforica di Mario Baudino E lui avrebbe potuto potuto filare dal prescelto e dirgli più o meno così con una paraculata insigne senta maestro io ho fatto la tendenza per circa vent anni ho provocato flirt e matrimoni e concepimenti concepimenti ho accompagnato balli gite e cori davanti ai falò 15 e adesso mi ritrovo miliardario ma al classico punto di svolta Non posso andare avanti per tutta la vita a fare lo scemo con gli innamoramenti e gli amori le bionde trecce e gli occhi azzurri e le calzette rosse E quindi non avrebbe mica voglia di provare a mettere delle parole in musica Con la prospettiva piuttosto probabile di passare alla storia della cultura popolare E magari anche di passare utilmente alla cassa grazie ai prevedibilmente copiosi bollettini della Siae Più provinciale più introverso troppo individualisticamente individualisticamente self-made infallibilmente estraneo alle relazioni pubbliche e quindi presumibilmente legato a cerchie e a conoscenze ristrette Battisti si è imbattuto nel 1983 in Panella Panella 16 dichiarato dai repertori esponente dell avanguardia avanguardia teatrale romana ed evidentemente non si è nemmeno chiesto se esiste davvero un avanguardia e per giunta a Roma Ha creduto di intuire che l ermetismo panelliano sposandosi con la sua musica avrebbe realizzato un prodotto prodotto unico inconfondibile definitivo Qualcosa di fatale e in quanto tale immodificabile E che oltretutto collocandosi 110
Ermeneutica di Lucio a una distanza siderale dal passato avrebbe impedito quei confronti con Mogol e con il suo ” banalese ” sublime 17 a cui qualunque altro scrittore di testi sarebbe stato soggetto dopo il divorzio Si consegna quindi completamente agli aggettivi catarifrangenti catarifrangenti di Panella cioè al suo nazional-surrealismo ‘, che qualcuno ben presto giudica senza scampo un dadaismo da Baci Perugina 18 Altri liquidano la pratica alla svelta Troppa poesia per la canzonetta Troppa canzonetta per la poesia 19 E se non fossero né poesie né canzonette Gino Castaldo fa meno lo gnorri e scrive siamo alla metafisica della canzone 20 e probabilmente cominciamo ad avvicinarci avvicinarci di più In questa Belle Epoque post-Titanic e più verosimilmente post-nucleare talvolta i brani assumono cadenze cadenze e dialoghi tipici delle operette non importa se buffe o crudeli ma comunque amorali voci si insinuano nel testo battute di dialogo si intrufolano nel copione i personaggi si tramutano in intrusi e viceversa qualcuno commenta non si sa che cosa si manifestano e prendono forma gli incipit di libri immaginari volumi incartati nella canzone 21 E soprattutto soprattutto nelle trame delle canzoni le parole e le immagini ne provocano altre in una specie di reazione a catena che accelera una realtà ammattita un ballet mécanique degli oggetti in cui l universo diventa una costruzione tutta abusiva abusiva se cade un bicchiere da solo se vola una sedia sullo scaffale allora tutto ritorna normale 22 Una realtà in cui i sostantivi e gli aggettivi generano altri nomi e parole sulla scia di analogie irrefrenabili e di ripercussioni incessanti del senso sul senso in una semiosi senza remissione A riascoltarle oggi quelle canzoni plutoniche fanno una certa impressione innanzitutto perché ciò che allora risultava risultava pesante o ripetitivo non si sente più Letteralmente Come si è già accennato l orecchio si è abituato alle batterie batterie elettroniche ai suoni artificiali dei computer ai cam- 111
Ermeneutica di Lucio pionamenti e quello che nel 1986 o nel 1990 sembrava una forzatura hi tech adesso sembra pura normalità e fa pensare che la capacità anticipatrice l eclettismo musicale le doti di mimetismo rispetto al pop internazionale ma anche all acid alla house alla techno e al bass & drums fossero davvero di ordine superiore da fuoriclasse Ciò che invece lascia stupiti ogni volta di più è la carica provocatoria di queste sue canzoni Ogni verso è un attentato attentato alla logica corrente come se davvero volesse liquidare tutto il senso che s è letto tutti i libri 23 Lui fisicamente se ne sta in campagna come un attempato professionista milanese giocando con gli attrezzi e le potature le forbici e i tronchesi si gode le riproduzioni dei Warhol Oldenburg e Lichtenstein alle pareti si ritira di tanto in tanto nella casetta vicina alla villa in cui è insediato il suo studio di registrazione e all incirca ogni due anni lancia il sasso e ritira la mano con una nuova e ulteriore prova di indolenza indolenza incendiaria 24 l ossimoro che sembra l etichetta della sua nuova vita In bilico tra la perfetta normalità e l albagia dei lavori di carpenteria al Dosso e le eccitanti aggressioni alla stabilità mentale altrui praticate con i dischi Ah come sono vivace come uno che tace 25 Il punto di vista è mutevole come sono precari gli equilibri fra le cose Talvolta dà l impressione di osservare il mondo da un suo pianeta post-umano dalla sua Post- Age 112 Tu quindi come stai se è lecito che fai in quell attualità che pare vera 26 L uso ossessivo quanto inabituale del passato remoto m estasiai ti spensierai ti smemorai introduce e fissa una distanza vertiginosa di luogo di tempo e di senso 27 Lei la donna non più troppo amica né amante né sposa è piuttosto dolcezza e liturgia orgetta e leccornia con un riverbero di comportamenti fra l amabilità cerimoniale e una sensualità luciferina Imperi regge palazzi armadi non sembrano aspettare altro che l occasione di fondersi li-
Ermeneutica di Lucio quefarsi di andare giù in bricioline di rovinare dal cielo a terra in tante schegge più o meno come un fallout I piroscafi e le navi si inabissano come per volutamente dimostrare anche nel momento allegorico fatale l ineffabile eleganza dell affondare tutti illuminati a festa e si direbbe direbbe che a bordo c era un ballo per aggiungere un tocco di fatuità estetizzante a tragedie immaginarie Perfino uscire di casa e andare a passeggio è un problema problema se è vero che dopo il disastro dopo il diluvio dopo il Titanic dopo la dissoluzione del mondo e del significato significato il tempo questo tempo è inaffidabile vengono giù gelati e poi rane un giorno baci celebri un altro giorno eliche in funzione 28 I corpi umani partecipano della sorte di questo universo universo che si sfa Le lacrime sono lenti affluenti diamanti striscianti le dita dieci impercettibili soprusi i capelli neri i tuoi neri sconvolti divampati imperi irrisolti Cogliere Cogliere uno sguardo significa incrociare in un estesissimo iperbato gli inzuppati come dolci nel latte bianchi degli occhi La linguetta rosa allusiva e inquieta e lievemente fetish passa e ripassa sopra il quesito del suo labbro squisito squisito Gli arti inferiori Scavalli ed accavalli le gambe d un tratto come i tergicristalli Per non dire della testa estranea che rotolò con una raggelante eppure clamorosa sequenza splatter Cadere la guardai riflessa tra ghiacciai sessanta volte che cacciava fuori la lingua e t abbracciai Di sangue m inguaiai 29 Quanto ai sentimenti le dolcezze sono come le amarezze in una rassegnata e inevitabile confusione di piani psicologici e in seguito all instabilità delle passioni 113
Ermeneutica di Lucio l amore è un gesto pazzo come rompere una noce con il mento sopra il cuore e un bacio dai bei modi grossolani sfuggì come uno schiaffo senza mani L amour fou insomma insomma si condensa in gesti definitivi filmati dipinti o scolpiti scolpiti come in un museo deformato da Buñuel 30 o dai profili di Man Ray o dalle architetture smodatamente curve di Gaudí Oppure in un graffito sconclusionato ma pervasivo nel quale le fisionomie si intersecano a vicenda modellando disegni con tratti di floreale di déco di nouveau di liberty post-atomico e quindi radiante mutante proliferante ai confini con le deformazioni e le protesi tecnologiche del post-human Al punto che si potrebbe prendere alla lettera il testo di Panella con tutto il suo catalogo di figurazioni come una variante dell I Ching e usarlo per divinazioni in assenza del divino e magari dell umano esattamente come il libro di testo di una religione dell irrazionale 31 Viene facile comunque per i più deboli il desiderio di mettersi a singhiozzare mollare tutto e dedicarsi a ben altro altro Uno dei critici musicali più noti Mario Luzzatto Fegiz ha usato il piccone Il paradosso verbale è in bilico fra le battute di Frassica trentatré trentini trottarono su Trento e la Settimana Enigmistica 32 Infinitamente più partecipe certamente appassionato di Battisti fin dalla gioventù e per di più capace di confessarlo singolare per uno dei punti di riferimento sentimentali della sinistra nell età del disincanto disincanto Michele Serra saluta l uscita dell Apparenza citando sapientemente il Gatto del Cheshire quello che in Alice nel paese delle meraviglie scompare lentamente cominciando dalla coda per finire con il sorriso-sogghigno il grin e poi cita Salinger i Grandi Assenti e la Grande Assenza per poi arrivare finalmente al disco È misterioso come tutte le cose non definibili Non è rock non è pop non è canzonetta canzonetta non è jazz non è melodia italiana 33 C è il prodigio di una voce che fluttua vola galleggia E si spiega perché perché i suoni arrivano dal silenzio dalle libertà del silenzio Sono stati pensati nel silenzio mettendo a tacere finalmente i troppi rumori di fondo Serra ha una certa fiducia nella spontaneità di questa operazione di una libera eruzione di talento e ancor più nell audacia di presentare questo 114
Ermeneutica di Lucio talento così come è venuto non pensato quasi sognato Ma subito dopo si mette d impegno a spiegare il lavoro di cui è tessuto il disco giungendo a complicare ammirevolmente ammirevolmente le cose Dunque Panella fa più o meno questo accorgendosi che la musica e la voce di Battisti chiedono di parlare di cose non ancora ancora sentite in canzone e forse neppure altrove usa le parole cercando fortemente e riuscendoci di liberarne il suono di ripulirle dall abitudine e dall abuso È proprio quello che cercano di fare da sempre i poeti in più Panella sa che può affidare queste sue parole queste frasi ricostruite dopo avere distrutto le frasi già esistenti all ala della musica Questa sarebbe più o meno l ideologia Ma per fortuna Serra ha anche voglia di andare a cercare dentro le canzoni ad ascoltare le parole come vengono pronunciate e dette a suggerire un analisi e un interpretazione La suggestione raddoppia è una suggestione al quadrato perché la parola suona due volte Suona come insieme di sillabe restituite a se stesse e suona come musica Mi è molto difficile spiegare meglio Dico solo che ossigeno come lo pronuncia Battisti salendo di tono come l aria fresca non l ho mai sentito pronunciare che tutti gli oggetti di uso quotidiano il tavolino il ripiano il predellino che Battisti-Panella usano nel loro felice parlare d altro risplendono come rivelazioni importanti come se noi avessimo sempre parlato d altro È stato scritto che L apparenza è un disco metafisico e se i sogni sono metafisici è senz altro vero ma la fisicità dei suoi protagonisti protagonisti cose persone gesti discorsi è prorompente gli oggetti e i luoghi prendono una clamorosa rivincita reclamano importanza importanza si ribellano all indifferenza La descrizione di una ragazza in una stanza nella canzone che dà il titolo al disco raccontata con minuzioso amore per il minimo e inutile dettaglio arriva ad ogni ascolto ad ingigantire il senso di ogni azione fino a dare ai centimetri un respiro planetario planetario Tocca con l indice come un pulsante una carta geografica e accende le nazioni scende brevemente e rientra tra cavalli fragorosi fragorosi e salti di delfini tra i marosi insomma l eco dell universo può essere captata anche in uno spazio così stretto e usuale basta 115
ma è logico che quando non si sa nulla quando il solo elemento di conoscenza conoscenza è offerto dal testo ‘, l unica chance è data dall ermeneutica ermeneutica E ogni rilettura e ogni riascolto ovviamente provocano nuovi stupori Ci si può accorgere all improvviso improvviso senza averlo mai notato prima che in Don Giovanni l orchestra si divide i compiti e in certi passaggi suona con leggera ironia fraseggi che sembrano adatti a un salon da ballo nella Parigi incipriata degli anni Trenta mentre poi riprende l ampia melodia finto-sentimentale che illustra il gioco di inganni su cui è costruita la canzone la trama di messaggi fra il qui e l altrove fra il quotidiano e l eterno l apparire e il non essere fra ciò che è pensato e ciò che è scritto 116 Ermeneutica di Lucio saperla ascoltare Dal cielo in una stanza la canzone arriva grazie a Battisti e Panella al mondo in una stanza A questo punto la conclusione appare inevitabile Io credo già compromesso ormai da quello che ho scritto con approssimativo entusiasmo che questo disco sia l opera di un genio o più probabilmente di due Esageràt-to Esageràt-to Michele contrappunterebbe di nuovo Mina ancora ricalcando l accento borghese di Franca Valeri Ma se fosse vero E se occorresse trattare l opus Battisti-Panella come un opera totale della pop art Se occorresse mettere a fuoco oltre che la musica anche i colori autunnali dell Apparenza Apparenza e quelli prima scintillanti e poi più vellutati della Sposa occidentale suggeriti dagli stemmi che si rincorrono nel testo il tendone bianco dello sceicco la lucentezza della scimitarra e via via i paralumi il damasco l ocra dei leoni ammattiti e marroni E allora su una musica che sembra l inno dell unica felicità possibile in questa trans-realtà si potrebbe davvero inseguire quella voce che sfiora la limpidezza limpidezza del canto di un angelo Un angelo intrappolato nei dilemmi del senso ma ancora esplicitamente più che umano capace di esprimere nella modulazione della voce lo stupore di fronte alla inesauribile ricchezza di significato implicita nel cose intrinseca al loro proliferare al manifestarsi manifestarsi delle molteplici alterazioni dei loro stati ‘. Si rischia di farsi prendere la mano
Ermeneutica di Lucio Magari non è vero magari hanno ragione i detrattori e il corpus hermeticum è solo il risultato di una mentalità distorta e di un paroliere contorto Ma qui non si tratta di dare giudizi di fronte a un elaborazione così anomala che non è convenzione e non è avanguardia ma è piuttosto uno scarto di lato o un salto in avanti conviene comunque mettere agli atti che un grande artista popolare ha intuito che si potevano trattare i materiali del pop per tradurli alla fine di un lavoro radicale in oggetti cult È come prendere le canzoni contemporanee metterle nel frullatore e riorganizzarle progettualmente in composizioni composizioni artificiali Si avvertono come no citazioni funky dance perfino accenni rap 34 e naturalmente anche gli accordi che hanno strappato emozioni tanti anni fa Ma adesso è tutta un altra cosa i falsetti slittano nell ultravioletto ultravioletto il clima diventa stellare perché non è di calore che hai bisogno ma di un orgoglioso refrigerio 35 Anche le canzoni dell ultimo periodo con Mogol da Ancora tu a Una donna per amico o Orgoglio e dignità avevano avevano una marcata impronta modernista con qualche riconoscibile riconoscibile sintonia con i Supertramp e con il brit pop Ma una volta saltato il fosso la scommessa matta è quella di scrivere per gli intellettuali cioè tentare l operazione maniacale maniacale di produrre l opera d arte con i materiali della cultura minore con la poeticità degradata dei parolieri con i moduli moduli compositivi dell autore pop Dedica a questo tentativo una pazienza accanita e il puntiglio di sempre 36 Malgrado i critici in ogni articolo scrivano infallibilmente della sua caratteristica voce afona in realtà quella voce si rarefà e diventa sempre più limpida cristallina una risonanza argentina e angelicale nelle tracce dei cd Decenni fa aveva sostenuto che voleva essere non esattamente un cantante ma piuttosto un fine dicitore della musica italiana 37 ed ecco allora la pronuncia perfetta delle parole senza inflessioni che riesce a scandire anche i versi più frastagliati e irti trovando miracolosamente il 117
Ermeneutica di Lucio modo di adeguare la sillabazione e gli accenti al ritmo musicale musicale a farci stare dentro gli eserciziari di Panella come un acrobata linguistico un giocoliere schizoide un funambolo un clown Il problema è ci vuole una consapevolezza iniziale per produrre un opera d arte Oppure è necessario osservare analiticamente solo il prodotto finale Ci vuole una teoria o è sufficiente il lavoro a intarsi tipico degli artigiani Un capolavoro capolavoro può uscire by magic dall attività febbrile di un tale che ignora il grande canone dell arte passata e contemporanea contemporanea Si può essere Satie Jarry Dalí facendo l avanguardia con i collage della scuola con il meccano con il Lego con la plastilina con i puzzle Ravensburger Insomma questo massimalismo questo oltranzismo questo radicalismo che cos è È rock o no E infine è arte o no Il fatto è che lui non parla non spiega non dice non commenta non allude È davvero il maestro solitario che fischietta ariette d oblio 38 secondo un intenzione del tutto impolitica non-ideologica a-sociale Un altro il De Gregori ermetico per dire magari avrebbe raccontato che queste musiche impreviste e queste parole anarchiche volevano essere gli specchi opposti del loro tempo canzoni deregolate deregolate nell età della deregulation canzoni fluide nell epoca della fluidità globale ‘, canzoni secolarizzate anche sul piano sentimentale in un mondo che ha de-sentimentalizzato anche anche l amore Avrebbe potuto dichiarare le mie non sono canzoni sono futures non sono ritornelli sono swaps Casi patenti di surrealtà E invece no tace Al massimo parlano con una certa parsimonia coloro che hanno lavorato con lui come Greg Walsh il produttore di E già Don Giovanni e La sposa occidentale Non ho mai lavorato con un altro come Battisti È veramente unico perché è intelligente musicale filosofico ambizioso delicato insomma c è tutto quello che potresti cercare dentro un artista 39 Mai un assenza si è trasformata in un attesa così struggente struggente una non notizia in un aspettativa di notizie Lo invocano invocano lo chiamano organizzano serate televisive lasciando una sedia vuota sul palco in attesa di una telefonata un cenno un sospiro anche di un incazzatura Niente Così 118
Ermeneutica di Lucio quando esce Hegel il 29 settembre 1994 la più evocativa delle date si scatena il vituperio perché un disco filosofico filosofico ‘, e quindi deliberatamente colto ancora e più di prima distante dalla canzone classica sembra fatto apposta per ribadire ostinatamente la provocazione per segnalare lo spessore e la densità di un progetto Inutilmente Panella rilascia interviste per teorizzare con spudoratezza pirotecnica sulla canzone 40 E invece questa volta li prendono alla lettera e sul filosofico Capiredattori degli spettacoli e capiservizio della cultura si coalizzano e decidono che ci vuole un idea L Ansa organizza il dicedice dicedice E dunque il giorno stesso della pubblicazione dell album album i giornali mobilitano la comunità filosofica italiana indagano inquisiscono chiedono e alla fine riferiscono di una certa perplessità dei filosofi nostrani sulla scelta battistiana Lucio Colletti pur dichiarandosi incuriosito e meravigliato confessa Non ho niente contro Battisti ma non lo ascolterò perché non ho il giradischi Comunque la scelta di richiamarsi al grande filosofo è piuttosto cifrata per le nuove generazioni quarant anni fa quando il marxismo marxismo aveva grande presa il nome di Hegel poteva essere ancora orecchiabile oggi ho grandi dubbi Tullio Gregory annota il Corriere della Sera non trova niente di scandaloso scandaloso nell operazione Antimo Negri sostiene invece che l iniziativa si inserisce a pieno titolo nel maltrattamento della cultura … Ormai mi aspetto di tutto A quando una canzone su Nietzsche ?. Naturalmente non è obbligatorio sapere che la canzone su Nietzsche l aveva già fatta Zucchero Più possibilista Stefano Zecchi sciamano popolare del Maurizio Costanzo Show che osserva Mi sembra che il cantante e il suo paroliere giochino sull ignoranza dei giovani che ormai è grande E forse nell ignoranza generale a loro il nome di Hegel evoca qualcosa di esotico Possibilista anche Rocco Buttiglione allora segretario-filosofo del Partito popolare che avvia una serie di distinzioni filosoficamente pertinenti pertinenti Dietro tantissimi elementi della vita quotidiana ci sono strutture filosofiche L Hegel della giovinezza sarebbe stato forse contento di essere associato alle canzoni in quel 119
Ermeneutica di Lucio periodo esprime molto bene il sentimento del non essere conciliati con la realtà esistente che fa parte dell ideologia giovanile di tutti i tempi Invece l Hegel maturo immagino sarebbe rimasto imbarazzato Panella insiste il Corriere ha paragonato Hegel a un terzino uno che difendeva a zona Dialetticamente Buttiglione ribatte senza lasciare capire se accetta lo scherzo o si prende sul serio Piuttosto è una mezz ala che cerca di organizzare contemporaneamente contemporaneamente il gioco della sua squadra e quello degli avversari In queste ultime parole forse si può intravedere la premessa premessa del ribaltone antiberlusconiano di fine 94 In quelle di tutti gli altri il sintomo di un cortocircuito mediatico la sconclusionata incompetenza che tuttavia non si nega a nessun intervistatore la pretestuosità degli spunti giornalistici giornalistici l effimero e il caciarone portati al livello del dibattito pubblico con relative strizzate d occhio e un gran mettere le mani avanti perché non si sa mai Non si avrà in casa il giradischi ma se quello poi risultasse effettivamente un genio Due mesi dopo va più vicina al colpaccio e per la verità ci prova un po più plausibilmente una ricercatrice dell Università di Tubinga Anna Lessi lettrice di italiano alla facoltà di lingue e letterature romanze Insieme alla preside del suo dipartimento Maria Moog-Grünewald annuncia un convegno e dirama inviti fa sapere che occorre occorre cercare spunti che stimolino il confronto tra culture culture italiana e tedesca attraverso l analisi di un importante lavoro sorprendentemente ispirato all opera del grande filosofo 41 Accademia giornalismo convegnistica società dello spettacolo a tutti i costi Ma Battisti naturalmente zitto Panella invece aveva cominciato a parlare e straparlare annunciando annunciando la fine del sodalizio con Battisti e rilasciando dichiarazioni delinquenziali come Hegel è la canzone È un pachiderma centrale mediano indeciso come la canzone canzone Tiè Forse tutto questo in realtà poteva essere interpretato interpretato meglio leggendo i testi di Hegel non tanto alla ricerca di riferimenti hegeliani chissà quanto dialetticamente congruenti come il governato e il governatore oppure 120
Ermeneutica di Lucio la realtà finiva e il vero cominciava ma nell immagine dialogica contenuta in Estetica Noi dietro una colonna ridevamo per l aneddoto e ci contrastavamo amabilmente su aria fiato e facoltà vitale su brio d intelligenza sull indole sull estro soffio refolo vento e venticello sull essenza e sulla soluzione sul volatile e sulla proporzione sul naturale e sul denaturato … Noi dietro le sue spalle ridevamo per l aneddoto mimetico drammatico faceto ditirambico e ci contrastavamo amabilmente su verde rosa e viola del pensiero su mente giudicante su lampo e riflessione e sul limpido e il cupo e il commovente su coscienza e su allucinazione … Versi che nessuno ti giuro nessuno ha mai usato nella canzone italiana da un lato ma che dall altro forse sì possiamo prendere come rivelatori in quanto sembrano raffigurare una coppia di burloni che non visti occhieggianti occhieggianti fra le colonne di un chiostro accademico osservano le perplessità dei filosofi e dei fan lo sconcerto irritato degli ascoltatori l afasia sussiegosa dei critici e se la ridono E intanto continuano a discutere sui loro argomenti liquidi ‘, fluidi imprendibili sulla suggestione dei colori e sulla volatilità volatilità delle cose e degli elementi come se fossero davvero davvero a Jena o a Tubinga come se ci fosse davvero di mezzo l estetica E i due presi in una loro eccentrica ma mite e filosofica conversazione forse discutono ancora come due Schnorrer e continueranno a discutere per sempre come due angeli di Wim Wenders sul significato delle canzoni e delle loro parole e perché no sul piacere infinito di quei giochi dell intelligenza che hanno la tendenza irresistibile a prendere la forma dei tiri mancini 121
Ermeneutica di Lucio Dopo di che non si sa quasi nulla e forse è meglio così Passeggia in villa sul vialetto nei seimila metri quadri di giardino sul declivio dove comincia il bosco di faggi Però quando se ne va lascia tutti incerti su quale sarebbe stato il passaggio successivo quale nuova avventura intellettuale avrebbe intrapreso quale ricerca avrebbe eventualmente tentato Nei giudizi del giorno dopo nelle convenzionali messe da requiem in televisione nei recuperi e nelle rivisitazioni rivisitazioni cantate si ragiona e si canta solo il Battisti mogoliano spesso con esiti desolatamente cheap Sta di fatto che sedici anni di carriera vengono semplicemente censurati rimossi dimenticati trattati come se non esistessero Fanno eccezione eccezione in pochi che si sottraggono al coro e non ottengono molto ascolto 42 Nel momento in cui l assenza si tramuta in una scomparsa scomparsa non rimane più nemmeno la speranza di sapere in futuro qualcosa in più del suo lavoro di come lavorava di come riusciva a vestire di melodia e suoni i testi imprevedibili imprevedibili 43 del suo poeta paradossale Aveva cominciato a diventare una leggenda negandosi Dopo di che ogni passo in più era stato necessario e conseguente una sottrazione continua niente più chitarre sempre meno archi legni ottoni Nessuna voce altrui né femminile né maschile Il gioco della sparizione era riuscito a fare diventare la musica solo una traccia sul nero del vinile o l argenteo del metallo 122 E i sogni si allontanano come i cavalli scossi caduti i sognatori … 44 La tecnica aveva provveduto a smaterializzare le emozioni emozioni togliendo via il loro pathos e trasformandole in radiazioni radiazioni fossilizzate dove sembra di non avvertire più l eco della sofferenza e il risuonare del piacere dato che il pianto e le lacrime sono ghiaccioli e le risate risuonano all unisono con i cristalli di neve 45 e tutto si è fissato per sempre in una forma fredda che non ha nessuna voglia di essere cambiata e forse neanche di essere interpretata
Ermeneutica di Lucio L orgoglio di Battisti ha lasciato queste operine prodigiose prodigiose e distanti che contengono minuetti dance rondò funk sferragliamenti della metropolitana oltre che tesori melodici che pochi hanno voluto conoscere Qualsiasi altra voce o altra musica dovesse uscire dalla sua cantina tecnologica tecnologica o dal suo atelier casalingo qualsiasi inedito appaia è sperabile che esca solo per spiegare qualcosa in più di ciò che voleva e di ciò che non voleva più Ma in ogni caso ciò che resta un nome due date quaranta esperimenti di canzoni può bastare per riassumere riassumere all essenza e senza piagnistei la storia di un lavoro che comincia dal beat e quindi la vicenda di una vita che va a concludersi tutta in levare Note 1 Il primo dei suddetti scoop è del giugno 1968 mentre tanti altri stanno metabolizzando il maggio parigino la rivista Giovani Senza Julie mi sento troppo solo Non so se resisterò lancia il fattoide di una solenne cotta di Battisti con la cantante inglese Julie Driscoll conosciuta conosciuta al Titan Club di Roma Lo stesso giornale smentisce nell agosto successivo Tutta un invenzione 2 Per comodità di consultazione la discografia di Battisti-Panella è la seguente Don Giovanni 1986 Le cose che pensano Fatti un pianto Il doppio del gioco Madre pennuta Equivoci amici Don Giovanni Che vita ha fatto Il diluvio L apparenza 1988 A portata di mano Specchi opposti Allontanando L apparenza Per altri motivi Per nome Dalle prime battute Lo scenario La sposa occidentale 1990 Tu non ti pungi più Potrebbe essere sera Timida molto audace La sposa occidentale Mi riposa I ritorni Alcune noncuranze Campati in aria c s a r ., 1992 Cosa succederà alla ragazza Tutte le pompe Ecco i negozi La metro eccetera I sacchi della posta Però il rinoceronte Così gli dei sarebbero Cosa farà di nuovo Hegel 1994 Almeno l inizio Hegel Tubinga La bellezza riunita La moda nel respiro Stanze come questa Estetica La voce del viso 3 Straziante d estri tristi annegherà la più assetata arsura nel frullio frullio un ingordo gorgo umido è l addio …. Oppure Piove con ghiac- 123
Ermeneutica di Lucio cia semplicità con truci gocce dal bel luccichio Il diluvio in Don Giovanni 4 Da L apparenza in poi io fornivo di volta in volta a Battisti i testi delle canzoni e lui su quelli componeva successivamente le musiche Luciano Ceri Pensieri e parole Firenze Tarab 1996 p 244 ma giurare sull affidabilità delle dichiarazioni di Panella è perlomeno problematico se è vero che nel 94 in occasione dell uscita di Hegel a chi chiedeva se si trattava di un disco di destra rispondeva con tutta l infingardaggine di cui è capace Macché il titolo è frutto di un mio errore umano Ho sbagliato tutto qui Nella mia ignoranza ho creduto che Hegel fosse un nome di donna 5 Ogni tanto Vasco Rossi promette un disco fatto di cover battistiane battistiane Nell album Canzoni per me 1998 c è un brano Quanti anni hai il cui giro armonico sembra una citazione del Battisti di mezzo In qualche concerto esegue canzoni come Supermarket cioè prove marginali forse perché condivide intuitivamente l idea che le canzoni meno ispirate quelle costruite per gioco o per riempire un album in cui più evidente appare la costruzione il vizio d autore l irrigidimento dello schema sono quelle da cui traspaiono gli elementi minimi le convenzioni le maniere che fanno materialmente uno stile Ma qui si tratterebbe di fare un operazione culturale più astratta Per stare sullo sperimentale potrebbero farlo i Delta V che hanno già prodotto una curiosa versione di Se telefonando stravolgendo felicemente Mina ma in questo caso sarebbe più opportuno rispettare la filologia Oppure per andare sul sicuro Antonella Ruggiero che ha stile e nonchalance anche quando tira note altissime e ha alle spalle l esperienza neoclassica o fin-de-siècle o Belle Epoque dei Matia Bazar 6 Tanto più che lo aveva già fatto in Amore e non amore 1971 che conteneva quattro brani soltanto strumentali 7 Carbonio con idrogeno composto bollente e odoroso grasso in fusti colato e rimpastato misto a scisti Così gli dei sarebbero in c s a r .) 8 L elenco relativo a questa furibonda Sachlichkeit arbitraria potrebbe potrebbe essere lunghissimo quel gesto quell insieme di cose e di non cose Allontanando in L apparenza chiama con nomi fittizi le cose così semmai le rose son spasimi per ora La sposa occidentale nell album omonimo si delineano cose appena appena verosimili Almeno l inizio in Hegel e al posto di cose ci sono le cose poniamo le cose esaurite le stesse e dopo le stesse mettiamo le cose … Tubinga ibidem Senza aggiungere come piccolo esempio ulteriore che in un brano come A portata di mano che apre L apparenza una specie di storia d amore i gesti e le parole assumono una natura fisica intrisa di realtà E non solo a un certo punto mentre lui e lei forse salgono al piano di sopra c è tutto un gioco fra il salato e il salito fra il salire e il salare saliamoli i gradini sulle punte …, parete che d acciughe sale su da rendere il 124
Ermeneutica di Lucio pezzo effettivamente una cristallizzazione del sentimento la canzone del sale e chi vuole intendere intenda 9 Gianni Vattimo ha pubblicato La fine della modernità nel 1985 Milano Garzanti 10 Cfr Francis Fukuyama La fine della storia e l ultimo uomo Milano Milano Rizzoli 1992 con la descrizione del compimento hegeliano della fenomenologia del capitalismo come definitivo assetto sociopolitico del pianeta dopo la fine delle ideologie in seguito al crollo del Muro 11 E difatti molto programmatico Il vero è nella memoria e nella fantasia non c è storia e il tempo finge e poi commette l ingenuità Non cancella mai le tracce sue vuol esser preso arreso inchiodato lì Madre pennuta in Don Giovanni E insiste Da qualche tempo è recente anche l antico il disco del discobolo è cromato nella testa di Seneca si sente il motorino di un frullatore nelle piramidi continuamente continuamente scatta un otturatore Tubinga in Hegel 12 Così gli dei sarebbero in c s a r 13 Per altri motivi in L apparenza 14 Equivoci amici in Don Giovanni E poi Da un chilo di affetti un etto di marmellata se sbatti un addio c esce un omelette le cosce dorate van fritte coi sorrisi fai croquettes Fatti un pianto ibidem oppure Avrei una voglia un taglietto d affetto Per altri motivi in L apparenza 15 La prima volta che ho baciato … una ragazza è stato ascoltando Mi ritorni in mente capolavoro di quell idolo che stravolgeva le mie amiche amiche e che a me piaceva non tanto come personaggio ma proprio per le sue musiche i temi dell amore felice e sospirante una certa sua modernità modernità di perdizione il ritmo diciamo pure la poesia In una gita scolastica alle Cinque Terre Acqua azzurra acqua chiara fu l accompagnamento musicale ed ecologico più adatto Emozioni andò benissimo un po più tardi in certi pomeriggi lenti e sospesi nella media Padana Fiori rosa fiori di pesco si cantò a squarciagola sul pullman dei campeggi estivi … Forse Battisti come nessun altro riuscì in quegli anni a cantare di sentimenti e di amori adolescenziali di grandi fughe e grandi dispiaceri eseguendo belle canzoni da mandare a memoria e quindi incomparabili refrain per la barba e la doccia per il petting e per quei cori attorno a un falò su una spiaggia o in una baita di montagna con dieci chitarre a dirigere giovani ugole innamorate e malinconiche prima della rivoluzione Pier Vittorio Tondelli sull Espresso del 13 aprile 1986 16 Nato a Roma nel 1950 e formatosi con esperienze di scrittura per il teatro sperimentale si era avvicinato alla musica leggera alla fine degli anni Settanta cominciando a lavorare con la casa discografica Rca Dopo un periodo di collaborazione con Enzo Carella nel 1983 Panella Panella fu invitato da Battisti a scrivere i testi del nuovo album di Adriano Pappalardo Il disco intitolato Oh ! Era ora andò incontro a un totale insuccesso ma Battisti rimase positivamente colpito dal particolare stile 125
Ermeneutica di Lucio di Panella e lo scelse come suo nuovo paroliere Giuseppe Antonelli e Silvana De Capua Lucio Battisti e Pasquale Panella una nuova maniera di scrivere canzoni in La lingua cantata a cura di Gianni Borgna e Luca Serianni Roma Garamond 1996 17 Maurizio Bianchini L hit parade degli invisibili Europeo 9 novembre 1990 18 Come riferisce sempre Bianchini ibidem 19 Gabriele Ferraris in La Stampa 25 settembre 1992 commentando commentando l uscita di c s a r .: ” Che ne sai tu di un campo di grano …”, scriveva scriveva Mogol nel 1971 Ventun anni dopo ci sono campi di grano pure nell ultimo Battisti-Panella ma sono campi ” gialleggianti di frumento ” e rìmano con ” ho sentito un gran rivoltamento “… Vediamo chi saprà citare a memoria tre versi di Cosa succederà alla ragazza fra vent anni 20 Il nuovo Battisti thrilling di note la Repubblica 4 ottobre 1988 nella presentazione dell Apparenza 21 L inizio è già indiziario ” Lei tolse e poi si sciolse lo chignon ” Fatti un pianto in Don Giovanni 22 Alcune noncuranze in La sposa occidentale 23 Campati in aria in La sposa occidentale Vedi anche Nel libro d avventure saltiamo le parole e le figure Allontanando in L apparenza come se la storia non sia effettivamente di grande interesse 24 L apparenza nell album omonimo 25 Per altri motivi in L apparenza 26 Le cose che pensano in Don Giovanni 27 Anche Mogol indulgeva talvolta a questa forma del verbo ma per motivi non ideologici talvolta il narratore è costretto a un tono sussiegoso e anche rigido pur di far quadrare i conti sfoderando magari un passato remoto da quinta elementare (” Chi rubò la mia insalata Chi l ha mangiata ?” Perché no o più sofisticatamente da terza liceo con pregevole inversione di verbo e pronome (” Qualcuno grida il nome mio smarrirmi in questo bosco volli io ” La luce dell Est Riccardo Bertoncelli Il villico stil novo Fare Musica aprile 1984 28 Ecco i negozi in c s a r 29 Le cose che pensano cit 30 Alla fine ti trovasti in un bel posto e lì capisti perché t erano stati chiesti gli occhi in prestito per il loro particolare colore fai tu quale che ora è l iride delle finestre Almeno l inizio in Hegel versi che secondo interpretazioni non del tutto improbabili potrebbero essere intesi intesi come la dichiarazione di un estetica altra ‘, e quindi come una voluta o involuta parafrasi dell occhio tagliato in Un chien andalou 31 Non è quindi per caso che il sito Internet di Panella mistica uhuru it si autopresenta così … i miei versi di canzoni siano di tutti perché perché tutti possano farci qualcosa ricavarci un pronostico un motto una 126
Ermeneutica di Lucio dedica a sé o a chicchessia … siano quartine di fortuita poesia decisa dal caso siano parole in sorte e frasi dal senso finalmente accidentale siano auspicio indizio augurio e fortuna … siano come i sogni per ricavarci i numeri o un avvenire …. 32 Per aggiungere paradosso a paradosso Luzzatto Fegiz sul Corriere Corriere della Sera del 7 novembre 1990 presenta l ultimo disco di Battisti citandolo tre-volte-tre come La donna occidentale anziché La sposa sposa mai comunque con il titolo giusto Due anni dopo allorché esce c s a r ., chiude l articolo di recensione con la perentoria frase ” Cosa succederà alla ragazza ” è il naturale sbocco artistico di una vita chiusa e arida mischiando chissà perché pubblico e privato Successivamente illustra le leggende metropolitane secondo cui Battisti e sua moglie aderiscono aderiscono a una setta che aspetterebbe l arrivo degli extraterrestri dopo il Duemila sul Gran Sasso che sempre la signora Grazia Letizia Veronese evidentemente adepta di religioni esotiche ha impedito al marito la firma del contratto perché all ultimo momento i manager avevano cambiato le cifre con la forza della mente che i coniugi Battisti sarebbero stati visti impalati per ore sotto la pioggia e senza ombrello non lontani da casa in preda evidentemente a un delirio autistico È l unico in Italia il 1 ° aprile 1998 a cascare nel trabocchetto del presunto lancio su Internet del nuovo disco di Battisti il fantomatico L asola senza accorgersi che i titoli annunciati danno come acrostico pescedaprile il Corriere deve ribattere nella notte Dopo la scomparsa di Battisti Luzzatto Fegiz cambia idea e avvia un progressivo revisionismo di cui c è traccia nel suo sito web annunciando di avere cominciato un opera di rivalutazione del corpus hermeticum di Battisti e Panella Firma anche la prefazione al libro di Alberto Paleari I giardini di Lucio Milano Sonzogno 1998 in cui si converte deplorando che sulla vedova Grazia Letizia Veronese fiorisca una aneddotica ai limiti del linciaggio 33 Michele Serra Basta l apparenza Epoca 30 ottobre 1988 da cui sono tratte anche le citazioni che seguono 34 All inizio di Ecco i negozi e a metà di Cosa farà di nuovo entrambi entrambi in c s a r 35 Così la conclusione di Almeno l inizio la canzone che apre Hegel e che intenzionalmente comincia Alla fine …. 36 Greg Walsh ha dichiarato Con Battisti non succede mai nulla per caso non c è mai stata una nota in tutti i dischi che io ho fatto con lui che sia stata messa a caso tutte le note che sono lì dentro ci sono per una ragione ben precisa così in Luciano Ceri Pensieri e parole cit ., p 241 37 E difatti Ennio Morricone sottolinea Mi sembra addirittura che Battisti abbia resuscitato lo spirito dell antico canto gregoriano In particolare di quel tipo di canto liturgico che applicava al testo una nota per ogni sillaba in questo modo gli ascoltatori potevano capire ogni parola Adottando tale concezione Battisti si collegava anche magari inconsciamente al ” recitar cantando ” della ” Camerata fiorentina ” che 127
Ermeneutica di Lucio quattro secoli fa creò il melodramma Quali che fossero le sue ” radici “, per la nostra musica leggera il suo arrivo fu una novità che portò a dei risultati strepitosi Il Messaggero 10 settembre 1998 38 Equivoci amici in Don Giovanni 39 Luciano Ceri Pensieri e parole cit ., p 252 40 Celentano è volgare Zero è volgare la canzone è intrinsecamente intrinsecamente volgarità immondizia bruttura offesa Hegel il nuovo disco di Lucio Battisti e mio è un attacco frontale a questo universo alla canzone italiana è un tentativo di distruggerla intervista a Walter Gatti Panorama Panorama 16 settembre 1994 41 Hegel aggiungeva la Lessi costituisce evento culturale di rilievo Le sfaccettature tematiche dell album rappresentano una novità assoluta nell attuale panorama musicale italiano parla della cultura non solo tedesca ma europea e per questo è di interesse attuale Da una parte il disco ha suscitato negli italiani curiosità nei confronti di una città universitaria universitaria viva dove hanno studiato grandi filosofi e oggi i teologi cattolici ed esponenti del clero protestano contro il Papa dall altra dà l occasione di far conoscere agli studenti tedeschi le teste pensanti di domani la nuova fase musicale di una delle migliori firme della canzone italiana 42 Fra questi pochi Sandro Modeo sul Corriere della Sera del 19 settembre 1998 che esordisce sostenendo che Battisti nel suo isolamento simile a quello di Glenn Gould va difeso artisticamente rivendicando rivendicando con radicalità la grandezza degli ultimi cinque dischi …, quelli coi testi di ascendenza mallarmeano-zanzottiana di Pasquale Panella … Il Battisti- Panella dei ” pochi “… è destinato a veder crescere nel tempo il valore della propria eversività estetica La parola psicotico / ironica di Panella spalanca per scarti di segno e di senso abissi trascorrenti tra inconscio e coscienza mentre la voce di Battisti piegandosi per tono e per timbro su ogni sillaba ne fa scaturire una fitta rete di chiaroscuri affettivi con zone di opacità depressiva o di luce bianca e astratta Chi ama Giotto Piero e Pollock chi ama Gesualdo Bach e Schönberg chi ama non il calore del sentimento ma il ghiaccio geometrico dentro cui preme l emozione pura non può non amare l ultimo Battisti 43 Così vengono definiti nelle note di copertina del libro di Panella Oggetto d amore Roma minimum fax 1998 44 I ritorni in La sposa occidentale 45 Risentirai la neve risuonare dentro le risatine come un piacere che non sai trattenere La neve tornerà come un pretesto dipinta e sempre finta Timida molto audace in La sposa occidentale 128
Capitolo quinto Re Vasco e il divo Claudio Vasco Vasco è padano libertario urlante fumatore sballato budellone pelato Claudio invece è romano stornellante stornellante moderato salutista crepuscolare longilineo stilizzato stilizzato pieno di capelli L inno del Blasco è il famosissimo e gridato siamo solo noi lo slogan di Baglioni è il coinvolgente coinvolgente e solidale siamo tutti qui Vasco è lo scapestrato re dei giacconi neri Claudio è l estatico divo dei pianoforti bianchi Non si potrebbe dunque immaginare una differenza antropologica più netta e un contrasto ideologico più radicale radicale La parola chiave dello sconvolto di Zocca è senza dubbio vaffanculo ripetuta con assiduità adeguata ai fastidiosi problemi della vita quella dello stornellatore sarà certamente accoccolati eseguita con intimità affettuosamente affettuosamente adatta alle occasioni amorose Sono due tipi di italiano contemporaneo in totale e perfetta contraddizione Perché questo qua è elegante e sobrio forse continuamente a dieta e quello là invece beve fuma eccetera Ce lo ricordiamo bene Vasco nelle sue partecipazioni partecipazioni ai festival di Sanremo soprattutto quella volta nel 1983 allorché presentò Vita spericolata cogliendo un vistoso successo personale ma dando l impressione di tenersi tenersi in piedi a fatica Forse fingeva per épater Ma ancora adesso quando lo intervistano fa un po specie sentirlo con la lingua che gli si appiccica al palato e mentre ripete autisticamente capìtto che sarebbe l equivalente emiliano dell americano you know e produce discorsi a frammenti frammenti che non si sa bene da che parte conducano Ma il mistero o il miracolo autentico di Vasco è l identificazione del suo pubblico con lui Che non è un arbitro di eleganza anzi è l immagine del rocchettaro 129
Re Vasco e il divo Claudio come la va la va jeans e roba di pelle sulla pelle non molto ecologica e sicuramente pochissimo animalista E allora com è che almeno tre generazioni stravedono per lui Perché gli stadi si riempiono Perché è oggetto di delirante passione collettiva Alla fine degli anni Ottanta uno scrittore come Pier Vittorio Tondelli ha provato a spiegare con ruvido affetto da emiliano le ragioni inafferrabili inafferrabili di un trionfo di massa Il successo cui approdò Vasco … è spiegabile solo con la generosità generosità del personaggio che riuscì a interpretare la grande anima rock della provincia italiana offrendo non tanto un sublime messaggio messaggio musicale quanto piuttosto un atteggiamento una storia vissuta una mitologia In anni in cui tutto stava andando verso la normalizzazione il carrierismo il perbenismo Vasco con la sua faccia da contadino la sua andatura da montanaro la sua voce sguaiata da fumatore il suo sguardo sempre un po perso diventava l idolo di una diversità di un farsi i fatti propri di un non volersi irreggimentare che trovarono pronta e osannante una moltitudine di ragazzini 1 Tutto ciò nonostante l idolo osannato non abbia la bellezza bellezza degli idoli e anzi sia tutto sommato sul brutto anche perché con il passare degli anni i tratti del volto gli si sono appesantiti il ciuffo se n è volato via l addome è cresciuto e non ha niente di quella fisionomia efebica che attira le ragazzine socializzate all eros dall imprinting femmineo di Leonardo DiCaprio Sulle assi del palcoscenico Vasco si muove come un tacchinone saltando qua e là con balzi che il peso rende meravigliosamente goffi e quando si avvicina alla chitarra solista mimando con audacia il riff spalla a spalla con il chitarrista sembra a tutti gli effetti il ritratto dell ex giovane che si è lasciato un po troppo andare benché benché abbia ancora un ammirevole voglia di provarci Avesse almeno qualcosa di demoniaco E invece nulla sembra accomunarlo neanche fisicamente ai grandi Satana Satana internazionali del rock come Keith Richards quelli a cui l essere dannati ha aggiunto un tocco di esteticità strampalata quasi di aliena e furente bellezza Al massimo massimo il Blasco sembrerebbe avere una tendenza chissà 130
Re Vasco e il divo Claudio quanto controllata a lumare con occhio malizioso le pupe giovani ma più che altro perché si deve sentire ancora molto giovane anche lui e felicemente immaturo nonostante nonostante si affacci sulla soglia del mezzo secolo Non sarà quindi proprio un caso se il suo primo successo quello che ha fondato il mito è stato Albachiara una canzone in cui si impegna a fare il romantico e a raccontare il mondo osservandolo con gli occhioni di un adolescente e che nei concerti fa inumidire le guance Respiri piano per non far rumore ti addormenti di sera e ti risvegli col sole sei chiara come un alba sei fresca come l aria Diventi rossa se qualcuno ti guarda e sei fantastica quando sei assorta nei tuoi problemi nei tuoi pensieri 2 Tutta una carineria esposta con una buona partecipazione partecipazione emotiva benché il testo non tocchi vertici letterari o poetici di particolare rilievo ma insomma grazie a qualche accorgimento retorico Vasco riesce a salvarsi anche quando sfiora un tema piuttosto robusto per una canzone popolare di quelle che gli stadi cantano in coro vale a dire nel momento momento in cui la ragazzina del bozzetto sola nella sua stanza comincia inopinatamente a toccarsi Per una volta Vasco solidarizza con la bimbotta e bamboleggia bamboleggia anche la sua parte Mentre altre volte quando gli prende il ghiribizzo sadico trova naturale giocare a fare l orco il dissipato sarcastico l antisociale Come quando per i bambini dell asilo che fanno casino auspica un rimedio rimedio per tenerli impegnati ci vuole un dolcino e l eco risponde allegramente irresponsabile ci vuole uno spino ! alla fine come ci si può immaginare l asilo brucia con tutti i bambini con grandi sghignazzi di tutta la combriccola combriccola Oppure come quando racconta la storia di Susanna una bambina tutta colorata che va a ballare e sembra un aranciata e che coi ricciolini in testa sembra proprio un confetto 131
una certa approssimazione sulla base dell idea generale che a reggere le sorti del mondo sia soprattutto il chissenefrega chissenefrega così che forse non ci vorrebbe molto ad aggiungere che in fondo tutto s aggiusta ‘, e lui comunque sembra sempre pronto a fermarsi un istante prima del tracollo fisico o morale che sia con rilevabili tracce di prudenza contadina e montanara Difatti gli è andata abbastanza bene per uno che fin dagli esordi teorizzava come programma di vita psichica dieci gocce di Valium per dormire melio … Venti gocce di Valium per non restare svelio tutta la notte a contare le gatte quelle con una macchia nera sul muso nelle soffitte Re Vasco e il divo Claudio 132 e se per caso ti vien voglia di mangiarla tutta stai attento amico quella è frutta che scotta 3 Ma allora dov è finito il romanticismo Che ne è di tutto quel sospirare su anima fragile e una canzone per te e ancora una nuova canzone per te e le mie canzoni canzoni nascono da sole vengono fuori già con le parole un po sfasciate dal lato grammaticale ma trasognate al punto giusto … le canzoni son come i fiori nascono da sole sono come sogni che a noi non resta che scriverle in fretta perché poi svaniscono … 4 E dove sarebbe la coerenza una volta ti sdilinquisci con gli zuccherini e poi ti metti a fare gli scherzi criminaloidi con i bambini Sono le mie contraddizioni direbbe lui che ama le parole astratte tipo situazione condizione sensazione sensazione deviazione capìtto e perfino relazione 5 come nei rotocalchi o nei verbali della questura Eppure non c è da farsi spaventare troppo da Vasco nemmeno quando scherza col fuoco con le regole e con i tabù Più che diabolico diabolico dà sempre l impressione di essere uno che cerca di godersela alla leggera anche se nei suoi modi speciali cioè con
Re Vasco e il divo Claudio vicine al mare dove non si sa se conta di più la goliardata linguistica ai danni di Gino Paoli o il riconoscimento della soggezione alla chimica come un destino irrecuperabile se l accento in sostanza cade sullo scherzo sguaiato sullo sberleffo anti-cantautorale oppure viceversa su un esistenzialismo esistenzialismo da marginali e alla fine su annunci suicidari da perfetto cretino e da prenderlo a schiaffi Insomma chi sarebbe complessivamente il Vasco Sbudellato burlone emiliano protervamente periferico figlioccio ritardatario di Kerouac e ritardato di Bukowski pettinato come un teppista di Caravaggio faccia da automobilista automobilista da motel Vasco Rossi sembrava un tempo in gara con il Less than Zero esistenziale e soprattutto alla ricerca di polverine e di pillole rimescolate e usate con esuberante varietà farmacologica scriveva il solito scoppiettante scoppiettante D Agostino recensendo l uscita di C è chi dice no 6 Lui Vasco avrebbe confermato un paio d anni dopo questa vocazione al buttarsi via Mio padre è morto a cinquantasei anni minato nel fisico perché è stato in un campo di concentramento per una guerra di cui non gliene importava niente Io pensavo adesso mi mino un po la salute per fare quello che mi piace e il resto chi se ne frega 7 Dunque si può immaginare facilmente lo schema birra tracannata a bidoni altro che lattine pacchetti su pacchetti di Lucky Strike e poi tutto il resto com è ben noto Fatto sta che il 20 aprile del 1984 due strani tipi lo vanno a prendere prendere al Variety un locale bolognese di Bibi Ballandi mentre sta provando l impianto per il collegamento televisivo della domenica dopo con Gianni Minà lo conducono a casa sua un capannone nella zona industriale di Casalecchio di Reno e dopo una rapida perquisizione gli trovano 26 grammi di cocaina 8 L accusa dice che sono gli avanzi di una partita da mezzo chilo comprata ad Ancona Nella notte lo spediscono spediscono nel carcere di Rocca Costanza Pesaro dove rimane 22 giorni Forse gli salvano la vita E quattro anni dopo nel luglio 1988 per fargli capire che gliel hanno salvata davvero davvero lo arrestano nuovamente per via di un altro grammo e mezzo mettendolo dentro per quattro giorni 133
Re Vasco e il divo Claudio Lui aveva ammesso che la coca gli serviva per reggere il ritmo rock di lavoro In realtà potrebbe essere piuttosto il sigillo dell identificazione con la propria musica e con i significati significati che ci mette dentro Perché in effetti sembra crederci nella religione dello sballo Ha messo insieme il manifesto della combriccola del Blasco un aggregato che si può dilatare dilatare fino a divenire un gruppo sociale o una generazione È la tesi sullo sfondo di Siamo solo noi che trasforma il popolo della notte mezzi ladri subalterni imbroglioni che non abbiamo più niente da dire dobbiamo solo vomitare in un insieme segnato da un disagio che da sociale o politico appare ormai tutto individuale e fisiologico Siamo solo noi che andiamo a letto la mattina presto e ci svegliamo con il mal di testa … Siamo solo noi quelli che poi muoiono presto quelli che però è lo stesso … Siamo solo noi generazione di sconvolti che non ha più né santi né eroi … 9 Si capisce immediatamente che questo noi è diverso da quello caratteristico degli anni Sessanta Lo scenario non è la società ma una moltitudine di individui E Vasco non dirama nessun messaggio positivo Anzi è improbabile che desideri lanciare messaggi tout court Se sono messaggi sono sicuramente nella bottiglia Almeno da questo punto di vista vista meglio lui con le sue ragazzacce il clima fumoso di un qualche Roxy Bar il suo romanticismo stravaccato e popolare popolare e anche il suo look deliberatamente négligé rispetto a quegli altri bravi italiani rocchettari che fanno i compunti e stendono i compitini politically correct Il re dei giacconi neri al massimo fa l antiproibizionista et pour cause lasciandosi prendere per quello che è non un duro ideologo e neanche un cattivo maestro ma piuttosto una sopportabile canaglia Ma una canaglia distratta che non teorizza la malvagità fa tante cretinate senza per fortuna avere mai la tentazione di renderle un programma o un progetto 134
Re Vasco e il divo Claudio Con le donne poi è in continuo dérapage fra il romanticismo romanticismo la favola appunto una canzone per lei e invece un altra sua vena forse più autentica plebea da classe operaia operaia persa e deideologizzata che si gode i suoi piaceri appena appena può prenderseli fammi godere !, senza più troppe speranze nel riscatto collettivo e quindi ricercando con improntitudine improntitudine intensità edonistiche immediate Mi piaci perché sei sporca perché sei sporca ! Mi piaci perché sei falsa perché sei falsa ! Mi piaci perché sei porca perché sei porca ! 10 Nello stesso tempo tuttavia andrà annotato che nei suoi testi Vasco fa uno spreco di esclamativi e interrogativi virgolette virgolette puntini di sospensione maiuscole ci mancano solo i cuoricini e i fiorellini dei bigliettini scambiati a scuola come se avvertisse davvero la necessità di dire qualcosa 11 e riuscisse a farlo soltanto scrivendo le parole come le sente cercando di far saltare fuori quella risonanza che lui avverte mentre le pensa e poi le canta Ciò che fa lo stile di Vasco è la sua totale mancanza di cultura malgrado un iscrizione a economia e commercio e qualche frequentazione di magistero magistero È incontaminato non gli sono rimaste addosso tracce intellettualistiche Non citerà mai Verlaine o Baudelaire come aveva fatto lo scrittore Nantas Salvalaggio un Baudelaire Baudelaire dei poveri per demonizzarlo o per esorcizzarlo Aveva anche una matrice cantautorale ma grazie al cielo se l è dimenticata quasi del tutto Non gli sentiremo cantare canzoni su Enrico Berlinguer come fece Antonello Venditti con risultati dimenticabili Al massimo qualche volta gli viene voglia di tentare qualche manierismo favolistico alla De Gregori ma si capisce facilmente che quando incide favolette favolette intimiste lo fa più che altro perché gli sono venute e non vuole buttarle via e dunque la vecchia mentalità montanara del non gettare via nulla torna fuori Forse Baglioni si può capire e apprezzare anche prescindendo prescindendo dalla storia e dalla cronaca basta pensare a Porta Portese e ai mercatini agli stornelli e all ossimoro di un 135
Re Vasco e il divo Claudio intimismo cantato a distesa Nella musica italiana Claudio rappresenta una modalità tenorile dove drammi sussurri tragedie tenerezze e perfino i silenzi vengono gridati oltre le possibilità della gola umana Mentre Vasco non è comprensibile comprensibile senza uno sguardo al suo tempo e il suo tempo quello in cui nasce e cresce sono essenzialmente i frenetici anni Ottanta È in quel periodo infatti che si comincia a percepire che la nostra prospettiva è l uscita dal modello fordista ‘, plasmato dalla grande impresa e dalla standardizzazione del lavoro individuale Si va verso attività di tipo nuovo verso l innovazione tecnologica verso il terziario avanzato ‘, di cui tutti straparlano come delle sinergie ‘. Mentre di riflesso sulla spinta fortemente ideologica di Ronald Reagan e di Margaret Thatcher proprio lei che diceva come potrebbe sottoscrivere Vasco Quella cosa chiamata società non esiste esiste si comincia a pensare al capitalismo come al regno dell intrattenimento di massa È in corso la rivoluzione neoconservatrice tutta basata sull individualismo e sulla libertà economica E allora eccoci tutti rampanti ‘, ecco che appaiono gli yuppies cioè gente che si veste da carrierista fa carriera sacrifica tutto alla conquista del reddito Ormai il presente diviene definitivamente post ‘: postmoderno e quindi debole come il relativo pensiero codificato da Gianni Vattimo e Aldo Rovatti Flebile ironizzano subito altri filosofi sulla sponda del pensiero forte come Carlo Augusto Augusto Viano e Paolo Rossi Ma i deboli con Cacciari Eco e diversi altri restano imperterriti e impermeabili E intanto debolezza per debolezza si comincia a giocare giocare forsennatamente in Borsa La lealtà ideologica alla sinistra sinistra e al sindacato aveva impedito al proletariato urbano e di fabbrica di proiettarsi al di là della sua appartenenza sociale ma la Borsa si presentava come una tentazione irresistibile irresistibile tale da infrangere i codici della condizione operaia Fra i ceti medio-bassi inabituati alla speculazione cominciano cominciano a circolare i fondi d investimento ma si può anche puntare più o meno a casaccio sulle società quotate tutti hanno un gruzzoletto da piazzare soprattutto se la lotteria popolare del capitalismo è dominata da una Smorfia dal 136
Re Vasco e il divo Claudio sorriso continuo Malgrado la rivendicazione di Tondelli della diversità radicale di Vasco rispetto alla realtà degli anni Ottanta con il primato delle carriere e l eco della formula I make money by money di Mickey Rourke in Nove settimane e mezzo lo scoppiatone di Zocca potrebbe essere il simbolo essenziale del passaggio vertiginoso dalla bandiera rossa al gioco delle blue chips Non perché sia di destra ‘: ma per una filosofia di vita che è tutta nella velocità nell esperienza bruciante nello sballo nell esagerare esagerare Già la vecchia classe operaia al massimo andava sulla riviera adriatica con la famiglia a farsi una grigliata di pesce e qualche anguilla alla brace Lui annuncia Voglio Voglio andare al mare con il solo vero scopo di vedere le donne bianche diventare nere e visto che dilaga il topless toccare felicemente e golosamente le tette a tutte 12 Anche i suoi vizi a pensarci sono i vizi dei rampanti li interpreta con rozzezza popolare senza sofisticatezza ma la sostanza non cambia Almeno per un po la festa nel mondo deregolato è assicurata Qualcuno ci si fa l automobile qualcun altro persino l appartamento Poi un maledetto giorno il 19 ottobre ottobre 1987 in una sola seduta Wall Street perde un enormità il 22,6 per cento e l angoscia si diffonde da New York a tutte le Borse del mondo Festa finita Primi spaventosi scricchiolii nel benessere Panico fra gli investitori soprattutto soprattutto quelli pop E l edonismo allora che fine fa Malgrado le preoccupazioni preoccupazioni per gli sbandamenti di Wall Street c è in giro una pazzesca voglia di consumo di piacere Niente intrattenimento intrattenimento macché joie de vivre bensì una propensione sfrenata senza vincoli una frenesia che si direbbe libertina libertina se non fosse proiettata dai grandi circuiti della supply side economics Con l amore romantico che si trasforma violentemente in sessualità Prima si diceva make love not war adesso si dovrebbe dire make sex ed effettivamente effettivamente lo si dice senza tanti fronzoli La guerra ce la facciamo eventualmente negli affari Forse è l altra faccia del disimpegno Gran parte delle energie mentali e delle risorse psicologiche che durante i Settanta erano state di- 137
Re Vasco e il divo Claudio rette verso la politica da qualche parte dovevano andare a finire Il tramonto della prospettiva rivoluzionaria lasciava in libertà pulsioni che dovevano essere nuovamente investite investite Nella televisione nel consumo nelle feste nelle comunicazioni nella pubblicità E Vasco respirava quel clima e lo accentuava con una enfasi sarcastica con la sua superficialità estremista 138 Piccolo … Spazio … Pubblicità Radio ! Superstereoradio ! … Bevi la Coca-Cola che ti fa bene Bevi la Coca-Cola che ti fa digerire con tutte quelle tutte quelle bollicine …! 13 Era uno spot velenosino che danzava sugli equivoci e che non rinunciava a qualche malefatta perché dopo avere annunciato pubblicitariamente Io la Coca-Cola me la porto a scuola si premurava di aggiungere mmmhh ! vi faccio vedere io care merendine con un tono già varie volte sentito da vecchio teppista allupato Ma il Vasco Rossi di questa fase è soprattutto l esploratore del pianeta del consumo un flâneur del supermercato totale che si aggira tutto soddisfatto nelle cattedrali del consumo usando come mappa gli slogan commerciali Coca-Cola … e sei protagonista protagonista … Coca-Cola … per l uomo che non deve chiedere mai !. Ci scherza e ci gioca e forse così lascia intendere al suo pubblico che il mondo della pubblicità è finzione pura che la manipolazione economica totale può anche non riuscire che anche la sterminata platea di giovani che si ritrova ai suoi concerti può trattare il mondo degli affari delle multinazionali per l appunto delle bollicine neoliberiste neoliberiste come se fosse virtualità pura materiale per l entertainment entertainment individuale Alla faccia di Max Weber e di ogni etica del capitalismo Ha scherzato con la grande disgregazione indicando che si può anche non prendere sul serio il mercato Tuttavia Tuttavia Vasco non diventerà mai egemone culturalmente
Re Vasco e il divo Claudio Troppo marginale socialmente troppo poco filosofico completamente irriflesso È fuori moda o meglio al di là della moda Anche nel mondo del frammentario gli rimane rimane addosso qualcosa di intrattabile di irriducibile di non omologabile che gli impedisce di proporsi come opinion opinion leader neanche di quelli generazionali alla Jovanotti Per questo chi vuole selezionare un simbolo dell italian style contemporaneo lasci perdere il Blasco e dia piuttosto un occhiata al Claudio Baglioni attuale Perché lui invece è indubbiamente scicchissimo così longilineo con i capelli capelli corti e tranquillamente brizzolati qualche volta porta perfino dei magnifici occhiali da presbite sul naso che gli allungano un espressione molto intellettuale e sembrerebbe per niente studiata Insomma un cinquantenne anche lui ma in perfetta forma giovanissimo eppure maturo dotato di un eleganza che sembra venirgli su spontanea mai un gesto di troppo niente isterismi da popstar riservatezza dedizione alla privacy privacy misura signorilità naturale Da fare innamorare le ragazzine ragazzine emozionate e sospirare le trentenni inquiete nonché commuovere fino alle lacrime le quarantenni palestrate Quando era più giovane non è che fosse così eccitante Al di là di ciò che esprimeva votando nel segreto dell urna sembrava in tutto e per tutto l emblema dell Italia democristiana democristiana Ha detto il critico Felice Liperi Baglioni in realtà è stato l interprete profondamente politico del mondo di emozioni giovanili della grande sottocultura cattolica italiana italiana Può darsi che sia vero considerato il suo catalogo di ninnoli amorosi la maglietta fina il passerotto non andare via il legnetto del cremino da succhiare l elegia del sabato pomeriggio tutte cose da chitarra e coro in una vacanza in montagna di Comunione e liberazione chincaglieria crepuscolare crepuscolare piccola poetica del quotidiano e alla lunga il rischio incombente della stucchevolezza implacabile definitiva efferata come in effetti è stata efferata la vendetta popolare abbattutasi contro la Dc e i suoi migliori cantanti Si è detto crepuscolare se Guccini è il Carducci della musica popolare italiana con quei versi che macchinosamente macchinosamente ruotano su se stessi e De Gregori ne è forse l Un- 139
Re Vasco e il divo Claudio garetti grazie a una miscela spot di ermetismo e realismo Baglioni se ne sta o meglio se ne stava fra Pascoli e Gozzano Gozzano con una sua precisione linguistica con un distinguibile distinguibile amore per le parole con una sensibilità per la metrica Quadretti oleografie e presepi o poster ‘, ma anche un insolita insolita esattezza nel definire situazioni psicologie e trasalimenti trasalimenti Sempre sintonizzato sull intimistico-adolescenziale avvinto al sentimento delle piccole cose e dei piccoli grandi amori e insomma con il cuore in mano Alla fine il responso è inevitabile uffa Ma bisogna riconoscere riconoscere che era bravo o a seconda dei gusti bravino o bravissimo già allora quando romanticheggiava sempre pronto a strangolarsi l ugola per acchiappare quelle sue note così alte scolpite sul pentagramma dell eternità Poi naturalmente anche lui cambia come tutti Lo strangolamento strangolamento viene esasperato per conferire una maggiore drammaticità drammaticità alle interpretazioni Oltretutto si viene a sapere con stupore generale che non era nemmeno democristiano ma inclinava giudiziosamente a sinistra E perciò si rilegge con altri occhi il famoso e drammatico incidente di quando fu convocato a Torino a rappresentare il pop italiano sul palco dell Amnesty International Tour Era l 8 settembre del 1988 e il programma di quel grande concerto itinerante quindici tappe pianificate per celebrare i quarant anni della Dichiarazione dei diritti dell uomo prevedeva l esibizione di alcuni mostri sacri del rock internazionale Peter Gabriel Gabriel Bruce Springsteen e Sting affiancati dalla giovane Tracy Chapman e dalla voce libera del Senegal Youssou N Dour che apriva il concerto con la sua splendida voce dalle ancestrali tonalità africane Unica stonatura annotò generosamente il giorno dopo in un corsivo su la Repubblica l autorevole Gino Castaldo la presenza di Claudio Baglioni Per non saper né leggere né scrivere il pubblico lucidamente progressista convenuto in massa al Comunale di Torino dimostrò subito subito una plateale e incoercibile ostilità per lo stornellatore Dopo lo show del senegalese ancestrale l aria era elettrica nervosa carica di tempesta Ad alimentare questo clima erano state le polemiche sollevate dall inclusione di Baglioni 140
Re Vasco e il divo Claudio nel cast come voce dell Italia per un concerto dalle forti tinte politiche e dall indiscutibile impegno civile Perché proprio Baglioni si erano chiesti in molti Quanti titoli e quali precedenti può vantare 14 Così il pubblico progressista lo aveva accolto come un usurpatore una prima corale bordata di fischi all apparizione apparizione in scena e non solo … volavano sul palco ortaggi e migliaia di mani si levavano in alto con tutte le dita piegate a pugno tranne il medio Poi quando Baglioni pallido come uno straccio si è un po sciolto sul terreno terreno a lui congeniale della melodica Strada facendo almeno una parte del pubblico ha mostrato meno ostilità Si sono creati due fronti tranquillamente contrapposti impegnati ad applaudire e a fischiare Ma ormai la situazione era irrimediabilmente compromessa compromessa e il povero Baglioni così malamente giocato da chi incautamente aveva spinto per avventurarlo in questo tipo di concerto ha dovuto a tratti disertare la scena per sottrarsi alle intemperanze di un pubblico che non gli ha perdonato un atto di tardivo coraggio forse non del tutto disinteressato 15 In una manifestazione che appropriatamente si chiamava chiamava Concert for Human Rights Now !, tutto il razzismo disponibile veniva concentrato su un povero cantante benintenzionato benintenzionato Figurarsi che cosa prova uno che si sente ed è un idolo come si trova a essere trattato come un appestato appestato o un nemico dell umanità e dei suoi diritti E difatti lui in questa transizione bruciante dai trionfi di popolo alla contestazione in questa metamorfosi dall altare alla polvere aveva ricevuto uno spaventoso shock psicologico Senza nemmeno riuscire a dire l unica verità possibile cioè che la musica pop è tutta uguale tutta sullo stesso piano che non c è quella più avanzata e quella più retrograda che non è questione di avanguardie ma di industria e di mercato oltre che ovviamente di gusto E dire che pochi mesi prima proprio Sting aveva dettato la linea segnalando che non era il caso di cercare gradazioni significative di qualità nella musica di consumo in seguito avrebbe affilato il concetto Il rock è una nullità reazionaria 16 Lui Baglioni povera anima era rimasto talmente schiacciato dall avvenimento da 141
Re Vasco e il divo Claudio restarne praticamente annichilito non era neanche riuscito a spiegare che non era e non si sentiva democristiano Oltretutto il suo hit di allora Strada facendo era una bella canzone melodica partecipata quasi movimentista anche se scritta con quello stile da poesia per giovani tormentatamente tormentatamente sdolcinati sul tono di un esistenzialismo da cameretta dei ragazzi in giornate che cominciano con mattini mattini freschi di biciclette e finiscono con le mie tante sere chiuse come chiudere un ombrello io e i miei cassetti di ricordi e di indirizzi che ho perduto ho visto visi e voci di chi ho amato prima o poi andar via e ho respirato un mare sconosciuto nelle ore larghe e vuote di un estate di città accanto alla mia ombra lunga di malinconia 17 Dà sempre l idea Claudio di continuare a credere in qualcosa o nell eco nel brusio remoto di qualcosa E che questo qualcosa gli si imprima nella coscienza lasciando tracce poi anche sul corpo perché quando duole l anima si contorcono anche visceri e membra È per questo che nelle sue canzoni c è tutto quello psicologismo con i sentimenti che si proiettano sulle parole e vengono quindi rappresentati rappresentati da immagini in cui il materiale e l immaginario il corporeo e il desiderato il concreto e l astratto si fondono in un tenero grido di sole e in baci pieni di tempo perduto perduto 18 Vasco no eh Per piacere Lui è completamente secolarizzato secolarizzato indifferente alla metafisica Brutalmente privo di memoria vive in un mondo tutto artificiale Si costruisce un look funzionale alla sua figura di rockstar con il cinturone sui jeans l inevitabile chiodo e naturalmente gli occhiali scuri anche a mezzanotte la barba di tre giorni le basette disegnate a coltello in ultimo anche la barbetta da gerarca E così conciato si presenta sulla scena pubblica come il vero impolitico dell Italia contemporanea Qualche volta avrà sostenuto di sentirsi radicale più o meno nel senso di pannelliano Ma è più probabile che a differenza di 142
Re Vasco e il divo Claudio Baglioni il Blasco non creda in niente e per lui la realtà si risolva nell esteriorità pura Se per Baglioni le città costituiscono costituiscono la scena o il fondale di una rappresentazione teatrale del gioco delle parti che avviene fra un uomo e una donna per lo sbudellato di Zocca le città sono un insieme insieme di luci al neon banconi di bar piazzali e parcheggi di discoteche dove si aggirano a tentoni individui solitari e sconosciuti Nelle notti di Vasco si possono immaginare macchine potenti semafori bruciati con un ghigno di complicità verso la ragazza sulla poltroncina accanto corse con l autoradio al massimo del volume su tangenziali semivuote verso le cinque cinque di mattina Luoghi in cui si può davvero pretendere di ottenere come canta il suo inno ‘, una vita maleducata di quelle vite fatte così simili a quelle dei film avendo come modello un attore esagerato acrobatico mitologicamente fuori strada come Steve McQueen Ebbene sì Voglio una vita che non è mai tardi di quelle che non dormi mai Dopo di che su questa architettura di desideri da sballato dopo una litania di chissenefrega la conclusione è davvero inevitabile E poi ci troveremo come star a bere del whisky al Roxy Bar o forse non ci incontreremo mai ognuno a rincorrere i suoi guai ognuno col suo viaggio ognuno diverso ognuno in fondo perso dentro i fatti suoi 19 La legge dell apparenza richiede di farsi vedere nei luoghi canonici anche di fare gruppo di condividere visibilmente visibilmente uno stile ma in fondo l unica cosa vera è una incomunicabilità definitiva e irrimediabile che per tanti aspetti assomiglia a un autismo dei sentimenti Per questo non risulta molto credibile quando si mette nei panni del nostalgico del sessantottino che ripensa il passato l intonazione intonazione più rivelatrice è data dal disgusto per le facce di allora Il clima era buono ma i volti pessimi 143
Re Vasco e il divo Claudio 144 E mi ricordo chi voleva al potere la fantasia … erano giorni di grandi sogni … sai erano vere anche le utopie Ma non ricordo se chi c era aveva queste facce qui non mi dire che è proprio così non mi dire che son quelli lì 20 A un individualista irresponsabile come Vasco sarebbe consentito di recriminare sulle facce degli altri solo per giustificare come è diventata la sua Appare molto più convincente quando si mette a raccontare le sue ricorrenti storie-limite quest avventura è stata colpa mia tu hai sedici anni ed io … ed io … 21 Eh sì Ha finalmente interiorizzato interiorizzato la propria condizione di adulto ma non rinuncia a giocare con le bamboline Forse ha capito che la sua età costituisce ormai una distanza incolmabile con buona parte del suo pubblico E allora per rompere le barriere generazionali generazionali strizza l occhio ai maschi adulti moltissimi imbudelliti imbudelliti come lui raccontando con aria complice le storie che possono capitare ai cinquantenni e nello stesso tempo si rivolge rivolge alle tipe neanche maggiorenni spiegando che almeno in una canzone si può immaginare che un avventura erotica possa riunire per una notte un rocker calvo e intacchinato e una qualsiasi teenager affettivamente sgangherata Un gioco losco Fate voi In ogni caso è la testimonianza testimonianza che per Vasco ciò che conta nei rapporti fra le persone persone è quasi sempre un elemento superficiale di pelle E che molto più che la durata nella storia conta l evento l istante il fotogramma singolo Conta vedersi mentre si telefona alla ragazzina con una sorta di auto-voyeurismo contemplando il se stesso che parla con scetticismo senza troppo impegno quasi sotto sotto con una traccia di ironia ironia mentre accarezza il profilo di una storiella borderline Comunicando l idea di essere un eccezione chiedendo di essere amato o tollerato proprio grazie alla propria irregolarità irregolarità Perché Vasco non è emblematico di niente se non della condizione di sé medesimo Non chiede neppure di essere compreso Chiede solo che il suo eccezionalismo
Re Vasco e il divo Claudio venga accettato perché le vite individuali sono tutte distinte distinte e remote non si incrociano in nessun luogo e allora quelle sue trasgressioni immaginarie o reali ma comunque rievocate ripetute e cullate nella fantasia devono essere considerate solo come schegge di vita che schizzano verso altri mondi tutti isolati tutti impermeabili comunque lontanissimi lontanissimi È vero non ci incontreremo mai Sempre emblematicissimo al contrario Baglioni Talmente Talmente emblematico e sensibile ai mali del suo tempo da diventare altamente problematico da scomparire per lunghi periodi da farsi prendere da malumori e vertigini esistenziali esistenziali con il male di me che lo afferra con i suoi brividi avvoltoi 22 e da farsi stordire da sofferenze sentimentali in famiglia particolarmente tortuose 23 E sempre con la voglia di narrarle le sue vicende ed esperienze personali Di rielaborarle rielaborarle di raccontarle e di raccontarsele Solo che essendo un essere pensante non ci pensa proprio a buttarle fuori come viene viene a suon di maiuscole e di esclamativi inseguendo inseguendo l immediatezza Le rimugina e le lavora le trasfigura trasfigura le scrive Sarà anche per questo che le sue produzioni diventano sempre più complesse articolate un tormento Dischi rinviati rinviati per mesi aspettando non si sa quale ricamo aggiuntivo di chitarra Perfezionismi da spaccare le note in quattro Lui non ha avuto la fortuna di avere il genio eclettico e travolgente di Lucio Battisti ma potrebbe sposarne la filosofia filosofia e il metodo ossessivo E quindi prende le proprie intuizioni intuizioni compositive le dilata le modula le tira le smonta e rimonta Diventa anche tendenzialmente verboso questo sì Come se avesse un bisogno assoluto di spiegarsi ed esprimersi esprimersi ma nello stesso tempo subisse una costante tentazione tentazione a nascondersi a sistemare filtri a complicare infinitamente infinitamente quelle che una volta erano le sue piccole cose Guarda la realtà e non si preoccupa solo dei sentimenti e prova anche a ritrarla la realtà che vede in modi più realistici rispetto a quanto si aspetterebbe il suo vecchio pubblico Ma gli scappa sempre la coloritura intimista e 145
Re Vasco e il divo Claudio soprattutto l irruzione liceal-retorica anche quando la situazione situazione sembrerebbe consona alla sobrietà al realismo anche a una certa durezza 146 La mia sigaretta brilla rossa insieme a luci di periferia zampate della vita sulle mie ossa … 24 La cosa più obiettiva che si può dire di Baglioni è che malgrado tutto non è un antimoderno Anzi alla sua maniera maniera con le sue sensibilità e i suoi tuffi al cuore da ragazzo che non vorrebbe invecchiare accetta le tensioni e le pulsazioni pulsazioni i problemi e i dilemmi della contemporaneità Solo che poi li tratta riconducendoli dentro il suo mondo dove la crudezza della vita con le sue zampate trova consolazione soltanto grazie alla consapevolezza del cuore e a qualche nuance amaramente affettuosa I vecchi tosse secca che non dormono di notte seduti in pizzo a un letto a riposare la stanchezza si mangiano i sospiri e un po di mele cotte i vecchi senza un corpo i vecchi senza una carezza 25 Ci vuole coraggio a dedicare una canzone ai vecchi questi poveri vecchi e vecchi poveri che portano il mangiare mangiare per i gatti e come i gatti frugano tra i rifiuti Ma forse ce ne vuole anche di più a inseguire la poeticità raccontando raccontando le ragazze dell Est cioè l universo femminile al di là del Muro Se Mogol aveva affidato a Battisti il compito di cantare un avventura amorosa in La luce dell dell Est che in diversi hanno creduto si svolgesse oltrecortina e che cominciava con la nebbia che si diradava aprendosi davanti a un sole quasi bianco Baglioni non si tira indietro indietro se deve raccontare il mondo delle povere belle donne innamorate d amore e della vita che provano a dire qualcosa qualcosa in un italiano strano piccole regine fra statue di eroi e di operai e fa scorrere in apertura il sipario su un ampio paesaggio degli affetti dove le immagini confondono a bella posta la sociologia in melodia e in metafore particolamente particolamente contorte
Re Vasco e il divo Claudio Nei mattini pallidi appena imburrati di foschia risatine come monete soffiate nei caffè … 26 Mattini imburrati Ma come si fa a imburrare un mattino mattino Claudio si nasconde dietro le parole proprio mentre per altri aspetti dichiara che ha tanto da dire e ha davvero una voglia matta di rivelarsi scoprendosi tutto per fare diventare universali le modeste storie della sua vita Nell Nell album Strada facendo infatti infila anche quattro siparietti autobiografici prima ci sono le vicende di subaffitto e di tonsille a Montesacro il muro che sudava il triciclo con la mamma che cuciva come tutte poi le biglie colorate dei ricordi d infanzia compreso un padre brigadiere che scrive poesie fino a un concorso di canzoni a Centocelle e via autobiografando 27 Si mostra ma si nasconde Si nasconde ma si mostra Tant è che quando all inizio degli anni Novanta fa uscire dopo moltissime macerazioni e infiniti ripensamenti l album doppio Oltre non allega i testi ma piazza una lunghissima sbrodolata in corpo 6 dove identificandosi in un personaggio personaggio dal nome deprimente di Cucaio mitologizza la sua propensione autobiografica in una micidiale parafrasi delle liriche il testo deve avere scoraggiato sin dalle prime righe anche gli ammiratori più sfegatati 28 Ma la novità effettiva è che infila versi come Quando la notte è passata al passivo alle sette passate oltrepasso la porta e via allitterando in esse per un intera strofa 29 e poi di nuovo nella conclusione-con-freddura che spasso era andarsene a spasso passo e chiudo E in un altro brano E in cielo accenderanno comete come te Insomma all improvviso eccolo capzioso e sperimentale maniaco professionista professionista dell esercizio linguistico 30 che cosa è successo Il poeta del naturale diventa l esteta dell artificiale perché mai I più scettici dicono che dev essere rimasto sconvolto e affascinato dai pastiche e dalle evoluzioni parolibere di Pasquale Panella Sarà vero sarà probabile sarà una congettura Sta di fatto che anche l ultimo disco il già citato Io sono qui è denso di passati remoti molto panelliani Ma mentre Pa- 147
Re Vasco e il divo Claudio nella non sente affatto il bisogno di proporre un significato Baglioni continua a giocare con le parole e le allitterazioni come se non ne potesse fare a meno e come se dentro gli anagrammi e i lucchetti delle parole ci fosse qualche verità misconosciuta da riportare finalmente alla luce battiti combattiti ribatti gli attimi scaduti e tutti i battiti mai battuti … battiti combattiti abbatti i rettili corrotti sopra i relitti dei malridotti sbattuti giù per i delitti dei derelitti per sempre vittime dei conflitti battiti battiti 31 Con l aggiunta che per dire tutto per dire ancora di più anche qui ci mette degli intermezzi primo secondo terzo e quarto tempo montati all incirca come un film Tanto che ci sono perfino le indicazioni esplicite di regia regia esterno giorno lento carrello in avanti stacco fuori campo E ancora per chiarire le non velate intenzioni cinematografiche di questo album Baglioni fa terminare una canzone L ultimo omino con le parole classiche e cult del mutante di Blade Runner il cattivo che cessa di vivere mentre stava per fare a pezzi Harrison Ford 32 Nei momenti emotivamente più intensi dal registro cinematografico si sfuma volentieri nel teatrale con qualche appesantimento stilistico come se ci fossero cortine paramenti di scena tende velluti e quinte troppo pesanti La scenografia dei tuoi appartamenti buia sacrestia della tranquillità … la didascalia dei tuoi atteggiamenti sacra liturgia della formalità 148
Re Vasco e il divo Claudio … e ci baciamo là sopra il boccascena … 33 Anche quando le vicende si svolgono come in questo caso dentro un Kammerspiel Baglioni ha comunque una voglia matta di saturare tutto di parole parole e ancora parole E di interpretarle come le interpreterebbe un attore proponendosi ad un tempo come autore e personaggio Fortuna che qualche canzone fa venire il magone tanto è bella altrimenti da questo diluvio di parole non ci salverebbe salverebbe proprio nessuno Insomma Baglioni è uno di quelli che poteva restare uno dei tanti un melodista un compositore di ballabili e invece si è messo a lavorare in modo matto e disperatissimo per diventare unico Poteva essere uno Zelig dell italianità il ragazzo della porta accanto il povero ma bello il ricco ma buono il fidanzato delle ragazzine il meraviglioso figliuolo figliuolo di tutte le mamme il nipote di qualsiasi nonna è diventato prima il bel tenebroso poi il tenebroso e basta infine un tipo di buona cultura anche se afflitto da velleità semiaccademiche che comunque parla un italiano senza troppe concessioni al romanesco e si presenta finalmente rilassato in pubblico È inevitabile che per raccontare se stesso occorra mettersi mettersi al centro della scena Difatti i suoi concerti hanno come protagonista solo lui Quelli di Vasco sono fatti dal pubblico I concerti di Baglioni invece rappresentano la deificazione dell imperatore Claudio su palcoscenici giganteschi giganteschi circondato da scenografie kolossal Baglioni celebra il proprio successo e si prende ogni volta la rivincita su quella notte politicamente e psicologicamente catastrofica del 1988 a Torino Non è un trascinatore di folle come Renato Renato Zero che si comporta in scena con la consapevolezza professionale di essere il presidente della repubblica dei coatti e loro i coatti tutti a delirare per il capo del loro stato La folla presente allo spettacolo del divo Claudio serve solo per fare risaltare meravigliosamente la solitudine 149
Re Vasco e il divo Claudio empirea del grande romantico Teloni stellati che scendono nastri colorati che lo avvolgono coreute e tersicoree che lo circondano servono a esaltare l unicità di Baglioni la sua individualità assoluta la sua perfezione irripetibile Se volete immaginare Claudio immaginatelo pure al centro dello stadio nello splendore di un frac bianco fronteggiato fronteggiato da una folla anonima e scura che è chiamata ad applaudire e a far convergere la propria energia spirituale sull idolo Se la gente si emoziona è perché almeno per qualche qualche ora condivide all unisono l ideologia di Baglioni il suo romanticismo la capacità di soffrire e di gioire e perfino di ammutolire dispiegando la voce Quando la folla si sgola con lui è tutta l Italia dei grandi sentimenti che si commuove L Italia passionale l Italia del cuore un paese corale cantante cantante ‘. E tutto si personifica in Claudio nella sua figura nella sua elegante silhouette In conclusione esiste solo lui il suo profilo lo slanciato monumento di se stesso che si concede ancora una volta nei momenti finali prima di tornare nel buio in un tripudio allegorico di suoni e luci 150 Se si accende la luce e ci inchioda sui titoli di coda e non ci son più scene dove veder se hai recitato bene o male cambiare un po il finale prima che il mondo rida o si commuova applauda o se ne vada ai titoli di coda 34 Claudio esaurisce la sua performance con quella trionfale trionfale mestizia che prende i grandi interpreti i grandi clown i grandi lirici e anche gli spettatori tutti noi fantasmi dell dell amore nostalgie divine essenze sentimentali noi sogni di poeti 35 Lui il semidio il Cucaio venuto dal mare si è consegnato ai poveri umani compreso l establishment nella tribuna vip È madido esausto ha l ugola strinata dai troppi acuti ma è felice per l applauso che gli viene tributato tributato Tira una maledetta aria di poesia molto vicina alla tristezza quasi ai confini con la depressione Quell altro
Re Vasco e il divo Claudio l infame sbudellato celebrava scandalosamente il valium qui per la verità si sentirebbe la necessità di qualche dose di prozac Perché quando le luci si spengono di tutti quei suoni di tutti quei ritmi di tutti quei cori di tutti quei fari non rimane che qualche chiarore elettrico su un palcoscenico palcoscenico vuoto e il pubblico che sfolla con ordine avvolto da un lembo di decorosa malinconia Ai concerti di Vasco si capisce è tutta un altra musica Il popolo del budellone è una pura somma di individui Di establishment neanche l ombra Quella che viene qui è la società italiana destrutturata atomizzata plasmata dal consumo consumo e dalla vita in estemporanea Forse l unico elemento che hanno in comune i fan del Blasco è la perdita avvenuta avvenuta chissà quando di qualsiasi fede E forse di qualsiasi fiducia o ipotesi sulla collettività 36 Vasco Rossi termina il concerto stravolto barcollando per la fatica È una vita che interpreta se stesso Si ritira nel backstage si asciuga il volto apre un barattolo di birra accende una Lucky Strike Di tutti quei suoni di quelle percussioni delle immagini sui megaschermi non rimane nulla O per meglio dire sul prato e nelle strade attigue allo stadio mentre i vascorossiani vascorossiani smammano qualcosa rimane ed è una quantità di lattine rifiuti cartacce La brezza notturna ne solleva qualcuna qualcuna Si sente qua e là il rumore di tanti motorini d avviamento avviamento Fra poco chi più sconvolto chi meno saranno tutti in macchina un flusso continuo sulla statale e sulla tangenziale tangenziale con una cassetta di Vasco nel registratore ognuno in fondo perso nel suo viaggio e con l idea che la vita si condensa e ha forse un senso soltanto nella suggestione popolare e urlata di certe notti Note 1 Pier Vittorio Tondelli Cuor di provincia L Espresso 2 luglio 1989 2 Albachiara testo e musica di Vasco Rossi in Non siamo mica gli americani 1979 3 Susanna testo e musica di Vasco Rossi in Colpa d Alfredo 1980 151
Re Vasco e il divo Claudio Che oltretutto finisce con un gridato fuori campo che dice attento amico … Vacca l hai già rotta !. 4 … Una canzone per te !?, testo e musica di Vasco Rossi in Bollicine 1983 5 La nostra relazione oramai non ha più senso tu hai le tue ragioni ed io son forse troppo stanco tra l altro non è facile ricominciare ricominciare tutto lasciamo stare dai non rifacciamo un letto ormai disfatto La nostra relazione testo e musica di Vasco Rossi in Ma cosa vuoi che sia una canzone 1978 6 Roberto D Agostino Vasco contro tutti L Espresso 12 aprile 1987 7 Alberto Dentice Vasco contro tutti L Espresso 2 luglio 1989 Detto per inciso non si eccedeva in fantasia con i titoli 8 Una quantità secondo l accusa non modica … Bisognerà discutere sul tipo di uso personale che facevo in quel periodo arrivavo anche a tre-quattro grammi al giorno e allora 26 grammi non sono poi tantissimi il fabbisogno di una settimana così in un intervista a Enzo Gentile Voglio una vita più regolata Europeo 9 maggio 1987 Il processo si concluderà nel 1989 con una condanna a ventidue mesi interamente condonati 9 Siamo solo noi testo e musica di Vasco Rossi nell album omonimo omonimo 1981 10 Mi piaci perché …, testo e musica di Vasco Rossi in Bollicine cit 11 Lo si può notare anche nel suo libro Diario di bordo Milano Mondadori 1996 12 Voglio andare al mare testo e musica di Vasco Rossi in Siamo solo noi cit 13 Bollicine testo e musica di Vasco Rossi nell album omonimo cit 14 Vedi il resoconto di Salvatore Tropea I magnifici 6 contro i dittatori dittatori la Repubblica 9 ottobre 1998 Lì a fianco il già citato Castaldo infieriva a proposito della stonatura della presenza di Baglioni a fianco di Sting e degli altri Va bene l ecumenismo l abbraccio collettivo ma mai bisogna confonderlo col qualunquismo a rischio di far perdere vigore coerenza stile ad un avvenimento che invece ne ha estremo assoluto bisogno A fare questi calderoni in cui tutto è uguale ci pensa già la televisione 15 Salvatore Tropea art cit 16 Gordon Matthew Sumner in arte Sting ex leader dei Police avvia avvia l attacco al rock nel 1986 con un intervista a Mario Luzzatto Fegiz Non credo di essere più materialmente capace di scrivere del rock o del pop Da un po di tempo non sopporto di ascoltare neppure per un attimo il rock and roll Tutti i miei interessi sono rivolti alla musica classica del Ventesimo secolo in particolare Schönberg Lutoslawski 152
Re Vasco e il divo Claudio Stravinskij Corriere della Sera 18 settembre Meno di tre anni dopo altre tracce in un articolo di Maurizio Bianchini sull Europeo del 23 giugno 1989 Non ho molto a che fare col rock … e ho sempre visto con scetticismo i valori che circondano il mondo del rock La polemica vera sulla nullità reazionaria monta nel 1991 grazie soprattutto soprattutto a un articolo di Paolo Isotta sul Corriere della Sera del 22 settembre dopo che Sting aveva annunciato l acquisto di un violoncello per eseguire le Suites di Bach e che in futuro avrebbe cantato alcuni Lieder di Mahler Isotta con la consueta bravura funambolica ricordava ricordava che il linguaggio della musica leggera è parlo beninteso generaliter generaliter anch io sono capace di cogliere le eccezioni di un semplicismo banale digradante verso l impasto di ovvietà che connota il rock Aggiungeva Aggiungeva che il rock è un prodotto da encefalogramma piatto che richiede e insieme se lo fabbrica un pubblico dalle facoltà percettive infinitamente rozze Venti giorni dopo in seguito all inevitabile dibbattito dibbattito ‘, Isotta tornava sull argomento catalogando ironicamente tutte le sciocchezze che erano state pronunciate sull argomento ringraziando tutti coloro che intervenendo nei giorni scorsi sulla natura del rock hanno dato un fondamentale contributo all apertura della mia mente Le sciocchezze principali Reazionario è il potere che è contro il rock I suoni laceranti e il messaggio terrificante dei Guns n Roses rappresentano rappresentano ” la richiesta d amore tenera e disperata di una generazione abbandonata a se stessa “. Il rock è progressista I rocchettari sono sempre stati in prima fila nelle battaglie per i diritti civili Il rock sarà il linguaggio artistico universale della futura società senza differenze I gruppi rock sono per lo più americani e quindi impregnati di spirito religioso Il rock allarga il numero di persone che ascoltano musica estende la cittadinanza come Pavarotti Ha previsto con dieci anni di anticipo crollo delle ideologie e caduta del Muro Battisti e Casadei Bach e Dalla hanno pari dignità L ‘” austero musicista siciliano ” Battiato Battiato giustamente ammonisce ” C è meno differenza tra un mio brano e un Lied di Wagner che non tra due Lieder dello stesso autore “. 17 Strada facendo nell album omonimo 1981 18 Ora che ho te in Strada facendo cit 19 Vita spericolata di V Rossi e T Ferro in Bollicine cit 20 … Stupendo di V Rossi T Ferro e M Riva in Gli spari sopra 1993 21 Gabri di V Rossi e R Casini in Gli spari sopra cit Ma non si pensi che gli scrupoli per l avventura con la minorenne siano un inciampo inciampo Ma adesso spogliati che voglio morderti e con una conclusione da supplemento sull orgasmo femminile voglio sentire ancora il tuo piacere esplodere col mio In Quanti anni hai testo e musica di Vasco Rossi compresa nell album Canzoni per me 1998 il lupo mannaro giochicchia giochicchia con la sua vittima probabilmente al telefono Quanti anni hai stasera quanti me ne dai … bambina facendo trasparire la delusione 153
Re Vasco e il divo Claudio perché la possibile avventura va storta Ti ho pensato sai … stasera ti ho pensato poi … una sfiga mi ha telefonato lei per prima non ho saputo dir di no lo sai che storia c era Tutta questa roba leggermente odiosa si svolge però su un giro battistiano che di più non si può e che fin dal primo ascolto per i battistiani risulta irresistibile 22 Male di me in Io sono qui 1995 Male oscuro male dentro male di me che male è male di vivere male duro maledetto che male fa un male dell anima quest animale male di me 23 E di un amore mosso che navigammo io e te finché una notte notte ci annegò come un cavallo scosso lui corse ancora un po senza sapere perché ibidem 24 Via in Strada facendo cit Per capire il contenuto e la tonalità di questa canzone che è un buon esempio anche dell intonazione generale dell album basta seguirne il testo che si apre con i finestrini aperti a dissetarmi di vento mentre si sente alla radio un rock arrabbiato come un pugno nello stomaco Lui vuole andarsene via da quei tuoi occhi che tirano sassi e come in un duello far dieci passi e poi guardarci un ultima volta e via Già un amore che tramonta induce a chiedersi perché tutto è finito come cenere nel piatto mentre il vento rilegge il mio giornale e dagli straccivendoli ricompare quel che resta del mio amore 25 I vecchi in Strada facendo cit 26 Ragazze dell Est in Strada facendo cit 27 Gli intermezzi di Strada facendo seguono il filo dei ricordi dall infanzia infanzia fino all adolescenza cioè ovviamente al primo bacio per sapere come si fa 28 Cominciava così Cucaio viene dal mare Come l umanità Anche il cavallo vi nasce Poseidone scagliò il tridente su uno scoglio Ed ecco il cavallo e il suo sangue spagnolo e il lamento flamenco di Cucaio nell nell attesa di un domani che non c è E non c è tenerezza e indulgenza ma solo una danza selvatica e aspra fra Cucaio e la donna sciacalli di baci nudi dissolti dopo l amore …, e via per parole e parole nella speranza di essere una reincarnazione maschile di Molly Bloom per concludere il monologo in questo modo Cucaio ora è libero è un uomo è oltre Da notare che il sottotitolo del cd per amore di chiarezza è un mondo uomo sotto un cielo mago 29 E sorpasso il passetto di passiflora e mi passo impassibile i pollici nei passanti dei jeans appassiti passabili sì passionale passeggio passeggio e ripasso i miei passi in un paesaggio di passeri passeggeri in un passaggio a compasso in passerella nel cielo che spasso andarcene a spasso passo Io lui e la cana femmina in Oltre 1991 30 In Le donne sono nello stesso disco dopo avere scherzato con le parole di vecchie canzoni stringono al sen quei fior del mal il cui velen ci fu fatal attacca una tiritera così bimbe solinghe strambe 154
Re Vasco e il divo Claudio meringhe bionde rambe stanghe fiamminghe gambe ambre penombre penombre lusinghe che prosegue per un altra ventina di versi sempre più nonsensici e si conclude danga que romba la coiomba aridanga que romba la coiomba 31 Male di me in Io sono qui sottotitolo tra le ultime parole d addio addio e quando va la musica cit 32 Così nella trascrizione di Baglioni che citando il film di Ridley Ridley Scott evita accuratamente le maiuscole io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginare navi in fiamme al largo dei bastioni di Orione e i raggi B balenare nel buio presso le porte di Tannoide e tutti quei momenti andranno persi nel tempo come lacrime nella pioggia è tempo di morire 33 Bolero in Io sono qui cit 34 Titoli di coda in Io sono qui cit 35 Noi no in Oltre cit 36 Le cronache dei giornali raccontano che in un concerto svoltosi nel giugno 1999 in cui si chiedeva al pubblico un contributo per la missione missione italiana nel Kosovo sono state raccolte quattromiladuecento lire 155
Capitolo sesto Il fast thought di Max Pezzali Sarà che quando uno ci vive dentro non se ne rende conto ma finora non si è mica capito bene che cosa siano stati gli anni Novanta C è qualcosa che li riassume Un simbolo un epitome un messaggio un sintomo E va bene gli anni di Internet Ma poi esaurita la curiosità per le pagine pagine web virtualmente più eccitanti scaricati i giochetti migliori ed esplorate le potenzialità dei principali motori di ricerca dopo avere installato la doverosa casella di e-mail per potere essere raggiunti dagli intruders on line di turno non è detto che di internet ci freghi molto Sarà certamente vero che il mezzo è il messaggio ma in questi casi appena si profilano le famose autostrade elettroniche ma anche i più temibili trojan horses in attesa di contenuti verificabili ma anche di virus informatici distruttivi e dell esorcismo che neutralizzerà il Millennium Bug l unica strategia efficiente efficiente è il vecchio e diffidente wait and see Oppure in parallelo gli anni di Maastricht gli anni dell euro E vabbè non ci credeva nessuno Romiti in testa testa ma Prodi e Ciampi sì e hanno avuto ragione Gli anni della globalizzazione inevitabilmente così come il decennio precedente era stato dominato dall ebbrezza molesta delle sinergie Sarà pure un processo controverso ma intanto ha prodotto il successo planetario delle Spice Girls le squinzie della globalizzazione Per tornare all Italia invece gli anni del dibattito istituzionale cioè un invenzione continua di formule da Giovanni Sartori in giù e con le discussioni dei Panebianco e dei Barbera e dei Pasquino e dei Fisichella e una frustrazione pubblica progressiva a causa dei risultati effettivi E sarà per questo cioè per gli annunci mirabolanti mirabolanti annichiliti dagli esiti reali che tutti hanno cominciato a siglare l ultimo tratto del decennio con espressioni en- 157
concorrenza Anni semmai di una straordinaria ripresa pubblica della parola cattolico ‘, sia come sostantivo sia come aggettivo aggettivo e dunque di una eccezionale presenza di vescoviopinion vescoviopinion leader come il presidente della Cei Camillo Ruini con il suo progetto culturale imprecisato come l Azione parallela di Musil anni di una sostanziale egemonia intellettuale intellettuale di Karol Wojtyla che si è preso il lusso davvero regale di ispirare il tracollo del socialismo reale e subito 158 Il fast thought di Max Pezzali fatiche tipo alle soglie del Terzo Millennio …’, salvo poi vergognarsene un pochino in relazione diretta alla velocità di diffusione del termine come quando tutti compresa la gente ‘, prendono a ripetere compulsivamente come dire ‘, piuttosto che ‘, diciamo ‘, un abbraccio ‘, e quant altro ‘) e quindi ad avvertire l esigenza di limare mitigare modulare finalmente il millennio adveniente sulle righe basse dell understatement understatement Poche verità totali pochi slogan efficaci poche rivelazioni rivelazioni tout court Né De Gregori né il Battiato dell era sgalambrica né il Blasco né Zucchero né tantomeno i Ramazzotti Ramazzotti e le Pausini riescono a tradurre in lyrics popolari l umore o il malumore che circola nell aria I rapper italiani fanno giochetti e citazioni I marginali sono marginali Altri Altri tempi quando l edonismo poteva essere riassunto nella definitiva asserzione Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo sport e dall Azione cattolica come hanno sostenuto Zucchero Fornaciari e il Sessantotto 1 E allora che cosa rimane Anni dell eclettismo Definizione generica e quindi utile per le emergenze ma insufficiente Anni del liberalismo Sì ma grande successo mediatico del subcomandante Marcos e di Fausto Bertinotti Anni della liberalizzazione della privatizzazione Anche ma entrambe coordinate prudentemente dalla concertazione ‘. Anni di lunghe euforie di Borsa e di periodici tuffi al cuore per gli scricchiolii e gli shock ricorrenti con un calendario punteggiato punteggiato a Wall Street dai Bloody Tuesday e dai Black Monday e poi una diffusissima compunzione sui parametri della stabilità finanziaria la nuova religione non-keynesiana del bilancio in pareggio e giuramenti lievemente striduli sulle virtù del mercato e della
Il fast thought di Max Pezzali dopo di mettersi a illustrare con serena provocatorietà i grani di verità del marxismo naturalmente in chiave deliberatamente deliberatamente anticapitalista proprio quando tutti erano convinti se non della fine della storia alla Fukuyama del trionfo del liberalismo e dell economia di mercato o appena più modestamente dell avvento del pensiero unico monetarista Al punto che potrebbe sorgere facilmente il sospetto nostalgico che i Novanta della Third Way inventata da Anthony Anthony Giddens per Tony Blair siano il pendant attualizzato dei Cinquanta Se fosse un giochino di società basterebbe prendere il dopoguerra e mettersi a secolarizzarlo In primo luogo togliergli la Democrazia cristiana e il Pci la morale cattolica e la decenza civile il cattolicesimo del cuore e la fede laico-azionista Poi aggiungere una tv un modem un telefonino con l auricolare ed ecco qua Si otterrebbe una scena collettiva in cui malgrado tutto il Papa detta legge e sono leggi che nessuno discute perché vengono considerate considerate verità autoevidenti oppure sfide di impegno morale così elevato che proprio perciò nessuno si sente obbligato a rispettarle soprattutto quando toccano il livello del ludico in chiave sexy Però è sicuro che Giovanni Paolo II è un pontefice che combina la sacralità di Pacelli e l anima contadina contadina di Roncalli cioè le due facce dei Cinquanta quella pedante-ieratica e quella popolare-ottimista Non ci saranno invece più le grandi ideologie sputtanatesi sputtanatesi ampiamente nel frattempo e di conseguenza neanche gli stralunati richiami della foresta filosovietici e punk dei vecchi Cccp-Fedeli alla linea Voglio rifugiarmi sotto il patto di Varsavia voglio la stabilità ma in compenso un certo spirito clanico e di corporazione una gelosia rapace per i diritti e soprattutto i privilegi acquisiti divisioni settarie settarie faziosità tribali e totale incomunicabilità fra mondi sociali separati 2 sostituiscono con qualche efficacia lo spazio del vecchio conflitto politico fra comunisti e anticomunisti Per qualche mese è sembrato che l Italia con esperienze e istinti di mercato non con una cultura di mercato si fosse raccolta a intonare l unico vero hit di massa dei Novanta cioè E Forza Italia per essere liberi …, ma dopo poco il 159
Il fast thought di Max Pezzali karaoke si è afflosciato riapparendo qua e là come festa di piazza con i bravi presentatori e i coristi che rifanno Azzurro e Nel blu dipinto di blu per essere cromaticamente intonati alla linea del partito di Berlusconi In alternativa per ovviare a tutta questa molecolarizzazione molecolarizzazione dei conflitti che in altri termini sarebbe una capillare disintegrazione sociale e anche per elaborare adeguatamente adeguatamente il lutto per la morte delle religioni comprese quelle civili niente di meglio di una bella spiritualità do it yourself di un bricolage morale di un collage New o Next Age Nell età del relativismo per ancorarsi a una certezza può bastare anche una telefonata in pizzeria col cellulare a un amica esperta di reiki o di fiori di Bach o di planimetrie planimetrie zodiacali o di alimentazione philosophically correct Nel suo piccolo perfino Laura Pausini fa i giochetti linguistici mitico-magici ti porterei con me come una moneta un amuleto per ovviare alle normali emergenze d amore In compenso pochissima o nessuna fiducia nel futuro se non puntando sulla rapacità del proprio ego e sulla capacità capacità di aggregare network di fedeli e cordate di seguaci di allestire sodalizi funzionali al mantenimento di quote di potere Parole come progettualità servono a mascherare l assenza di progetti sostituiti da una disponibilità preventiva preventiva un fiuto per il nuovo un attitudine patentata a gestire la flessibilità ‘. Sotto i medesimi chiari di luna solidarietà vuol dire battersi vocalmente per il mantenimento dello stato sociale secondo il classico schema ai poveri o ai miserabili miserabili ci deve pensare lo Stato e se c è la contrazione delle risorse andranno bene le consorelle nostrane di Madre Teresa sublime esempio di spiritualità come volevasi dimostrare dimostrare Tolleranza poi magari verso gli immigrati e i loro singolari costumi significa in genere voltarsi in là per non vedere anche perché dopo tre ondate di arrivi illegali in Puglia gli sbarchi non fanno più notizia E poi lamentarsi della Caritas o dei volontari delle associazioni denominate solitamente Porta aperta perché hanno il torto di sostenere sostenere i derelitti e quindi di attrarre i clandestini Sarà un caso ma nella transizione dall euforia del terziario terziario avanzato alle fissazioni dell avanzo primario sono 160
Il fast thought di Max Pezzali gli economisti della sinistra razionale ma anche i liberalriformisti liberalriformisti Domenico Siniscalco Nicola Rossi Michele Salvati Giacomo Vaciago a notare come la distribuzione della ricchezza si stia modificando a svantaggio del lavoro e a favore del reddito da capitale e d impresa assumendo un profilo simile a quello degli anni Cinquanta Detto in soldoni perché è proprio il caso di stare sull economico si tratta di riconoscere che il risanamento l hanno pagato soprattutto i soliti noti quelli che non potevano né evadere né eludere o scaricare sui prezzi e neanche rivendicare troppo Con la conseguenza che la classe operaia o perlomeno perlomeno gran parte del lavoro dipendente oggi farebbe fatica a mandare un figlio all università e perfino a un concerto rock da quarantamila lire se non ci fosse alle spalle qualche risparmio fatto lievitare a suo tempo dai Bot o da qualche spericolata o tremebonda escursione in Borsa e comunque il doppio lavoro per il babbo e / o la pensione d anzianità per la mamma e la reversibilità della nonna e certi piccolissimi piccolissimi lavori per i figli Si sopravvive insomma la si sfanga anche se in modo sempre più caotico e imprevedibile Ma con il sospetto che si stia stratificando una specie di nuova classe né proletaria proletaria né borghese molto estesa socialmente e del tutto indifferenziata indifferenziata a cui l economia di mercato cioè l equilibrio fra domanda e offerta propone consumi tendenzialmente degradati pubblicità qualitativamente spaventosa intrattenimento intrattenimento questo sì direbbe Arbasino da zombi o da cloni una tv autenticamente di merda ‘, perfettamente autoreferenziale autoreferenziale dove si divertono soltanto quelli che la fanno cioè gli ospiti e i marchettari cantando naturalmente Battisti Battisti in cori disastrosi senza avere provato e molto spesso senza nemmeno sapere le parole con Magalli che approva o Costanzo che finge di suonare il sax con l idea comunque che l audience della domenica pomeriggio non merita altro per non dire nulla di quella del sabato sera Tutte queste chiacchiere per alludere al fatto che forse si sta formando una classe sociale espressamente circoscrivibile circoscrivibile e identificabile in termini di auditel ma soprattutto soprattutto che a essa si sovrappone una subcultura certamente 161
Il fast thought di Max Pezzali eterogenea ma anche sincretistica e quindi vorace e si sarebbe sarebbe detto totalizzante ‘. E che nella rete di intrecci fra consumo intrattenimento informazione supplementi all informazione informazione vacanze meno intelligenti studi meno brillanti partecipazione politica declinante disoccupazione di lunga durata si siano anche create le condizioni per una subalternità subalternità di massa Che la nuova classe subalterna esista davvero nella stratificazione sociale è un ipotesi Di sicuro esiste il suo riflesso nell intrattenimento E sembra manifestarsi effettivamente effettivamente quel legame con l Italia degli anni Cinquanta allorché si parlava di masse ‘, operaie contadine eventualmente eventualmente cattoliche e si usava la parola massa senza provare provare la minima vergogna per averla usata Allora c erano le avanguardie politiche così come c era un ottimismo fisiologico e un normale desiderio di irresponsabilità Ora l irresponsabilità è stata conquistata mentre è subentrato il pessimismo Quel pessimismo che induce all ” evento di mettere insieme Mina e Celentano con trent anni di ritardo con niente da dire ma con un mercato o un supermercato Perché adesso la massa è indifferenziata e politicamente inutilizzabile ma c è ed è rilevabile Dà luogo a un arena pubblica Comprende un luogo dello scambio e quindi prodotti merci oggetti promozioni emozioni Depurata dall inessenziale si presenta come ricettività assoluta Occorre solo il prodotto adatto che esemplifichi la sua subalternità e la renda protagonista la emblematizzi Il prodotto per chi non lo sapesse c è già e sono i poliedrici versatili flessibili 883 Per quelli fuori dal giro il numero rimane un mistero mistero Quanti sono gli 883 È valida l identificazione di un gruppo una sigla un progetto con il suo leader cioè Massimo Max Pezzali E che fine avrà fatto il vecchio compagno di banco il suo partner extra-blond degli esordi e dei primi vistosi successi cioè Mauro Repetto esiliatosi in America per inseguire un sogno cinematografico Lo avevano detto scritto e inciso in Con un deca canzone sulle nottate a tirare le ore piccole in macchina rimuginando 162
Il fast thought di Max Pezzali su fantasticherie e progetti velleitari che gli Usa erano la chance estrema Resta la soluzione divi del rock molliamo tutto e ce ne andiamo a New York ma tu ti guardi in faccia e poi mi dici dov è che vuoi che andiamo con ste facce io e te 3 E quello invece c è andato sul serio senza tralasciare di incidere un disco con musicisti newyorchesi 4 e facendo quasi perdere le sue tracce prima di finire a Parigi a fare l impresario o chissà che In realtà le pratiche sull identità degli 883 possono tranquillamente restare inevase perché il loro significato pubblico prescinde dalla composizione del gruppo musicale musicale Qualunque cosa siano gli 883 per il loro valore di sintomo vale la pena di prenderli alla lettera come se fossero esclusivamente la firma in calce a un opera Opera ovviamente totale come si conviene nella nostra epoca comunicazione pura trasmissione multimediale di tendenze-mode-mitologie tendenze-mode-mitologie pop lancio e gestione di un ideologia ideologia generazionale colonna sonora da autostrada trailer o videoclip di un identificazione senza scarti fra l operazione commerciale e il suo pubblico fanzine e film antologico come il musicale Jolly Blue pensato e realizzato nella fine di stagione 1998 con l idea di spopolare provocando infiniti karaoke dei teenager nei cinema Naturalmente i critici hanno catalogato fin dagli inizi gli 883 nel settore basso del consumo musicale Li considerano considerano un operazione di marketing un prodotto industriale detrito commerciale spot pubblicitario gestito dalla Cecchetto-factory Cecchetto-factory Reincarnazioni tardive di Michael e Johnson Righeira cioè trash essenziale Un operazione come si dice moralisticamente bieca ‘, un test di purissimo cinismo mercantile mercantile Ehm che errore e che imprudenza Possibile che nessuno si sia accorto che gli 883 rappresentano innanzitutto innanzitutto un operazione sociologica magari irritante ma irrilevante irrilevante proprio no Possibile che nessuno abbia sospettato che rappresentino quel pezzo d Italia che viene su fino a 163
Il fast thought di Max Pezzali noi dagli anni Cinquanta Possibile dunque che nessuno fra gli osservatori della società e del costume sia andato ad analizzare almeno che cosa dicono Max Pezzali e la sua banda I quali Max & Co dovrebbero incuriosire almeno a partire dal linguaggio che contiene qualche novità Mentre infatti la musica pop italiana di questi anni ha tentato in ogni modo di distruggere o almeno nascondere il significato significato proiettando le parole delle canzoni in un orizzonte di ermetismo degradato gli 883 si prendono la briga di raccontare raccontare È vero che il loro registro linguistico si ischeletrisce generalmente sul basic ma ciò nonostante si avverte un uso della gergalità giovanile che è pensato studiato individuato individuato La chiave stilistica è quella tipica di un neo-italiano né ignorante né colto un vero studente-massa ‘, con una carriera da ripetente alle spalle o un disoccupato-massa ‘, o un precario-massa ‘, e magari a tutti gli effetti un italiano massa ‘) che però possiede e rivela un suo gusto per i particolari particolari Ad esempio gli piace utilizzare zoomate lievemente feticistiche e messe a fuoco istantanee spesso felicemente adeguate ai luoghi e ai contesti 164 le tue unghie rosse cercano il pacchetto dentro nella borsa tra la cipria e il rossetto 5 dove la lacca scarlatta sul bianco delle sigarette potrebbe volendo far pensare a un dettaglio colorato di Roy Lichtenstein Lichtenstein esaltato dalle luci stroboscopiche oltre che dall arrapamento arrapamento disco dell autore Ma anche e forse soprattutto non si sbaglierebbe a sentire risuonare dentro quei registri e quei moduli in filigrana filigrana l eco autistica di quei cazzo fai e cazzo vai di cui �� punteggiato l italiano standard ormai non solo dei ventenni cioè la lingua universale della comunicazione quotidiana quotidiana nevrotizzata iterativa perennemente in bilico fra nonchalance e incazzatura fra sintesi essenziali e generiche e sbrodolate che interrompono confusamente la dimensione afasica in cui le masse sono precipitate grazie agli sviluppi techno dell ultimo quarantennio
Il fast thought di Max Pezzali Tuttavia la lingua è certamente un segnale ma va da sé che non si tratta solo di questioni di lingua Perché il poco più che trentenne Pezzali e il suo gruppo hanno un identità per lo meno triplice non del tutto stratificata e anche in evoluzione continua All inizio sembrava prevalere una dimensione dimensione fumettistica quella di Hanno ucciso l uomo ragno un testo da cartoon Solita notte da lupi nel Bronx nel locale stan suonando un blues degli Stones … Una canzone adatta a diventare un poster per ragazzini e bambinoni sconvolti dagli spot dalle animazioni giapponesi giapponesi e successivamente disposti a farsi sconvolgere dalle Spice Girls e dai video degli Aqua Eppure anche lì in un Blade Runner minimalista o fra super-eroi da fascia televisiva infantile ecco trovate fonetiche e linguistiche a josa gergo inventato e quindi plausibilissimo nell epoca dell artificiale tutto ad un tratto la porta fa ” slam “; giù nella strada si vedono gangs di ragionieri in doppio petto pieni di stress le facce di Vogue sono miti per noi Mica male no Anche se è chiaro che su questo registro non si poteva tirarla troppo per le lunghe Musiche filastrocca e ritornelli ritornelli tiritera leggende metropolitane a tormentone culto della sala giochi santificata esperienze giovaniliste esposte in forma di rap tutto molto post e divertente e plastificato plastificato ma in fondo anche senza sbocchi plausibili Si poteva volendo dilatare questi fumetti e difatti gli 883 per un po ci hanno provato con canzoni di riproduzione tecnica e paesana del Tex / Mex fra echi di Tex Willer e spezzoni di spaghetti-western come Nord Sud Ovest Est Lancio qualche peso al cantinero che non parla mai accanto a me c è un gringo uno straniero mi chiede Man dove vai 6 Oppure con operazioni di mitologizzazione del fannullonismo fannullonismo under 21 come La donna il sogno & il grande 165
Il fast thought di Max Pezzali incubo dove il suddetto incubo pare proprio che sia il contenuto contenuto primario di poltronate a letto fino a mattina tardi a dispetto della mamma brontolante e difatti in altri casi meno leggendarizzati quella s inkazza perché come ai vecchi tempi la casa non è un albergo 7 giusto quello che si è sempre detto nelle famiglie normali Come si può intuire risultava invece già molto più promettente il secondo filone della Banda Pezzali cioè l epopea giovanilistica Perché gli 883 affiorano dalle profondità profondità non troppo segrete della provincia lombarda e italiana sono loro la generazione senza padri né maestri maestri di cui hanno parlato i sociologi la generazione del quotidiano talvolta anche senza troppa misericordia una generazione di sprecati come abbiamo visto Vasco Rossi meno sociologico era stato anche più categorico Generazione di sconvolti L autoidentificazione del gruppo di riferimento di quel noi condiviso dagli 883 è esemplare né ricchi né barboni sono i figli di quella enorme bolla di ceto medio che secondo Giuseppe De Rita ha colonizzato la borghesia nazionale rendendola un vuoto pneumatico uno Zeppelin di aria fritta una struttura struttura privata delle articolazioni necessarie per poter esprimere esprimere leadership sociale e formare una classe dirigente Nel gruppo di riferimento non ci sono maestre steineriane e probabilmente neanche lettrici di Sepúlveda o Baricco o Pennac Forse sono inconsapevoli di appartenere a questa nuova classe postproletaria e postborghese gli 883 Ma di sicuro sono affranti sempre e comunque da una noia assolutamente contemporanea ed eterna che sembra discendere discendere dalle domeniche pomeriggio di trenta quaranta cinquant anni addietro Ne parlavamo tanto tanti anni fa di quanto è paranoica questa città della sua gente e delle sue manie due discoteche centosei farmacie 8 166
Il fast thought di Max Pezzali Può essere anzi certamente è Pavia la città-mamma ma potrebbe essere anche una qualsiasi delle cento città italiane Per sfuggire alla noia si naviga sulla superficie urbana si esplorano le strade si fa cruising fra i luoghi canonici con i quattro amici che citofonano giù e che si ritroveranno nei santuari del consumo e negli itinerari obbligati della vita di compagnia stessa storia stesso posto posto stesso bar 9 E difatti il bar è il centro dell esperienza individuale e collettiva Se la società di fine secolo come dicono gli studiosi cattolici preoccupati per il tracollo dei valori comunitari comunitari è una società adiaforica ‘, che appiattisce le scelte etiche al livello di dilemmi tecnici il bar proprio il bar classico dove si passano pomeriggi sere e magari notti è un luogo residuo in cui vigono convenzioni strategicamente essenziali che regolano magneticamente i rapporti fra i gruppi e fra i sessi in una rete di relazioni cameratesca e insindacabile La regola dell Amico non sbaglia mai se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente mai non vorrai rovinare un così bel rapporto 10 Nel bar si progettano raid inciuciafemmine spedizioni in team verso feste e balli nella bassa padana o dalle parti del Ticino dove le tipe aspetterebbero fiduciose e magnanime magnanime i nostri cucadores esibendo gonna corta e tacco alto in ogni caso un abbigliamento mozzafiato top attillatissimo attillatissimo e ombelico in esposizione la premessa stilistica di una botta sicura Ma anche il bar il luogo di un clima culturale condiviso dove si può essere sicuri che la frase sostiene Pereira verrebbe facilmente scambiata come la rivendicazione di una tesi tattica di un allenatore del Benfica Benfica ma dove si manifestano invece altre competenze a partire da quella calcistica Ed è un officina sociale sempre il bar dove si manifestano manifestano senza filtri i tic le ossessioni e le manie di una generazione totalmente secolarizzata cresciuta in una collettività eticamente neutra nella consapevolezza che 167
Il fast thought di Max Pezzali crescere in questo tipo di società significa assumere un io molto selettivo che deve diventare sempre più streetwise cioè attento a camminare per strada guardando attentamente attentamente intorno a chi si incontra e a che cosa succede di momento in momento 11 Una generazione che i sociologi considerano accomunata soltanto dall attesa di partecipare a un mito serale da strada e da discoteca da macchina e da sballo Tutti uguali Certo i ragazzi under 21 il target commerciale commerciale primario dell operazione 883 risultano impagabili per come sono supini alla moda che li riguarda Basta incontrarne incontrarne un gruppo in occasione di un concerto o del Motorshow Motorshow ma anche davanti a un liceo o un istituto tecnico qualsiasi per restare sorpresi dall omologazione di cui sono vittime e complici il giubbotto i jeans lo zainetto invicta o adidas la kefiah usata laicamente come sciarpa le calzature calzature post-punk o le scarpe gymn il pacchetto di Marlboro e poi i capelli a coda o invece nazi o marine l orecchino nel lobo se non il brillantino nella narice e il piercing e i tatuaggi Tutti uguali sì E il risultato estremo l omologazione omologazione è tanto più sorprendente se si pensa che deriva solo in parte dal desiderio di identificarsi come gruppo Per un altro verso è piuttosto il frutto di numerose piccole scelte di dettaglio tutte meditate ed elaborate individualmente indotte dall ambizione di distinguersi dagli altri di introdurre introdurre nell abbigliamento e nel corpo alcuni speciali tratti distintivi Ma è l arco delle possibili scelte che risulta tanto limitato da determinare alla fine una generale indistinzione Il colpo d occhio in genere è sbalorditivo poiché dà l impressione impressione di un popolo in uniforme Ed è tanto più paradossale paradossale in quanto presi uno per uno tutti rivendicherebbero rivendicherebbero con ogni probabilità la loro soggettività irriducibile la volontà di esprimere un atteggiamento individualistico di differenziazione esplicita Sarà per questo che non ci si dovrà stupire se i componenti componenti del popolo della notte 12 raggiunti in una discoteca trendy e interpellati sulle loro preferenze da un inviato televisivo televisivo volonteroso si riveleranno poi molto diversi l uno 168
Il fast thought di Max Pezzali dall altro Nessuna sorpresa se quattro scapestrati inscatolati in una Golf nera a suo tempo il simbolo della disintegrazione disintegrazione sociale giovanile secondo Michele Serra 13 con lo stereo che pompa il suono dentro l abitacolo come in una camera di compressione effettivamente a mille watt 14 dichiareranno di essere politicamente vicini a Bertinotti oppure oppure se un tipo con i capelli acconciati come George Clooney Clooney in ER o meglio ancora come i protagonisti di Beverly Hills basettine affilate o addirittura con pizzo alla Italo Balbo senza sapere nulla di Italo Balbo si manifesterà invece piuttosto come un inatteso supporter di Gianfranco Fini O viceversa s intende Max è uno di loro Ma nello stesso tempo è uno per conto suo Un po per la calvizie incipiente che sarebbe indubbiamente un dramma per ogni popstar risolta per il momento come diversi altri a partire da Enrico Ruggeri con una rapata radicale la cosiddetta soluzione zero che però in ogni caso non gli consente di esercitare un egemonia egemonia estetica da sex symbol Un po per gli obblighi del ruolo che gli impongono di infilarsi giacchettine risicate anche se molto stilizzate E un po per la dentatura sghemba che in tempi precedenti avrà favorito una certa introversione e un certo senso obbligato della misura Fatto sta che nel caso della seratina progettata al bar in cui l unica frase non detta ma che risuona e riverbera da ogni parte è forza ragazzi che stasera si ciula 15 non è un entusiasta sprovveduto stravolto emotivamente dalle aspettative La Strafexpedition erotica nella bassa padana è preceduta dalla messa a fuoco ironica e scoraggiata degli autismi degli amici Si era detto otto e mezza puntuali al bar però lo sapevamo già che tra una cazzata e l altra c è Cisco che passa in bagno un eternità 169
Il fast thought di Max Pezzali Non c è niente del romanticismo padano di Ligabue dipinto con furba intensità emotiva in uno degli inni più caldi degli anni Novanta 170 Certe notti la macchina è calda e dove ti porta lo decide lei certe notti la strada non conta che quello che conta è sentire che vai … C è la notte che ti tiene fra le sue tette un po mamma un po porca com è … 16 Dunque per Ligabue certe notti sono un mondo con logiche logiche non programmate ma che tornano tutte si integrano si completano all interno di una geografia emozionale grazie grazie anche alla radio che passa Neil Young e in queste notti di cosce e zanzare è importante soprattutto starci dentro lasciare che la macchina scelga il suo itinerario Al contrario il pessimo avvio di serata degli 883 prelude a una meta smarrita nell intrico delle strade provinciali a un viaggio che diventa disastro catastrofica Rotta per casa di Dio 17 Con il solito Cisco sempre lui che adocchia la cartina e con una immaginabile smorfia di disgusto dice ” No ! stiamo andando affanculo Te l ho detto dovevamo girare là “. Per Ligabue vada come vada ci vediamo da Mario prima o poi Invece per Max e gli altri c è solo una diagnosi sconsolata con una perfetta autocertificazione denigratoria Lo sapevo che sarebbe finita così siamo testedicazzo noi basta uscire più di dieci chilometri che noi stronzi ci perdiamo Dove si sente echeggiare non tanto la mentalità degli sconvolti alla Vasco Rossi e nemmeno il buttarsi via chimico chimico e tecnologico della ecstasy generation ‘, quanto piuttosto piuttosto una rassegnazione pragmatica il disincantato vaffanculo che coincide sotto sotto con il chissenefrega
Il fast thought di Max Pezzali Come finale della story infatti niente disperazioni ma invece una zingarata in macchina nella notte fra caselli e autogrill con in mano birra e camogli che sarebbe un panino in vendita solo negli autogrill un allegria di modesti teppisti in pieno naufragio psico-topografico e il legame di gruppo che si ricrea intorno a una solidarietà maschile stralunata stralunata quanto irresponsabilmente consolatoria resa esplicita dalla condivisione di una koinè da gang per cui Calma ! si pronuncia Tranqui ! anche se per caso si è perso un pacco di tempo Per riapparire di nuovo al bar qualche sera dopo in compagnia di una piuttosto altezzosa di lusso di classe una che se la tira che imporrà l alternativa assoluta o me o quei deficienti lì cioè gli amici che si danno di gomito raccontano barzellette cretine e giocano per strada con i mitra ad acqua O magari meglio per mettersi a contemplare masochisticamente masochisticamente le vecchie fotografie ma sì facciamoci del male quelle che fanno scattare l amarcord e le paranoie 18 Si rimpiangono i tempi andati si intravedono volti dimenticati dimenticati si cerca a tentoni una filosofia della vita chi ha tradito e chi è stato leale e qual è boh il senso di tutto ciò finché si alza dalla sedia del bar chiuso lentamente Cisco e all all improvviso dice ” Voi non capite un cazzo è un po come nel calcio “. Conclusione un inno corale e trascinante specialmente specialmente per dei ragazzi da bar e da curva sud È la dura legge del gol fai un gran bel gioco però se non hai difesa gli altri segnano e poi vincono 19 Si capisce subito che la rete delle lealtà è uno dei background background fondamentali e anche un codice estetico Il mondo per Max Pezzali si divide nettamente in due noi e gli altri ‘. Ma non è più la stessa divisione di Shel Shapiro e di Augusto Daolio E neanche quella di Vasco Il noi in questo questo caso è molto più circoscritto riassume in un pronome l ambiente sociale del bar e dintorni Noi possiamo essere 171
Il fast thought di Max Pezzali anche marchiati dal fattore esse 20 una sfiga epocale irrimediabile irrimediabile pervasiva ma sarà sempre la nostra sfiga qualcosa qualcosa a suo modo di peculiare se non di nobile comunque individuale e specifica Mentre la sfiga degli altri è contrassegnata contrassegnata da preferenze evitabili e da gusti orientati al pessimo che la jella se la tirano addosso 21 I quali altri sono quindi la diversità assoluta i portatori di valori insignificanti insignificanti di stili di vita insopportabili di consumismi banali Uomini con macchine lunghe e costose per alcuni una carta d identità 22 gli altri gente che se n è andata lontano dal bar che ha scelto il conformismo del vissuto borghese 23 che tuttavia rappresenta un alternativa talmente netta alla logica del gruppo da indurre domande altrettanto radicali sul perché poi le ragazze avvertano un attrazione per quei tipi lì 24 Non è che Max Cisco Apo e gli altri della compagnia compagnia stiano sbagliando tutto Alzi la mano per favore chi non ha sperimentato le sedute serali di autocoscienza estiva sulle seggiole di plastica di un bar nel turno di chiusura davanti a una saracinesca chiusa Con la solita tendenza autodistruttiva o vacuamente consolatoria di tutte le autocoscienze Dopo di che va da sé che le notti finiscano fatalmente a chiacchiere in auto alla ricerca di un tabaccaio e di un self-service per la benza discutendo programmi di vita arbitrari e svolte clamorose sul filo dell invenzione estemporanea 172 È l ora che si tiran fuori le idee per diventare miliardari anche se esiste già quel che vogliamo inventare ci manca solo il disco orario solare 25 A fianco di questo universo di complicità e fantasticherie fantasticherie maschili si staglia naturalmente la donna sogno oggetto del desiderio totem feticcio trendy icona sorry postmoderna postmoderna Collocata con naturalezza in contesti disco-dance dove si ordinano senza troppa voglia drink e cocktail davanti a esemplari ragazzine vestite da modelle tacchi a spillo e sguardo da star oppure in altri casi tu balli
Il fast thought di Max Pezzali balli balli ballano le gambe infilate in un collant o in un autoreggente E dove si vede che gli atteggiamenti e i gesti non solo gli oggetti e gli indumenti vengono tipizzati con esattezza behaviourista Le coppie si baciano come nei film poi si tradiscono dopo un ora 26 Pardon questa è immaginazione sociologica allo stato puro abbinata a un decisivo gusto della registrazione Vuoi i fatti I fatti sociali Eccoteli qui i fatti e inseriti in una prospettiva di interpretazione per giunta Il punto di vista di Max e dell intero universo 883 è quello di chi si sente il brutto della compagnia e ha interiorizzato la sua posizione di marginale come una costante costante esistenziale un atteggiamento assimilato a tal punto che potrebbe venire reclamato come una prerogativa La marginalità si rivendica soprattutto se lei è la ragazza semiufficiale semiufficiale e quindi subito noiosa pedagogica urtante per come è fastidiosamente piccolo borghese 27 L antigalateo antigalateo del ragazzo 883 ‘, la sua diseducazione sentimentale amare una e dopo due giorni rompersi già prevede discussioni discussioni solo di calcio bevute di birre scure maglietta nera con i buchi sotto le ascelle pizza mangiata con le mani cibi piccanti altro che quegli stronzi vestiti a festa che si vedono ovunque vai nei bar Un destino che prelude prelude alla semiobesità futura perfettamente in linea con la tesi per cui in Italia i ricchi sono magri e perennemente a dieta mentre i poveri stramangiano e sono grassi E una condizione di onesto maleducato nei rapporti amorosi che non sopporta le donne serie quelle per dire che ci vai persino in ferie 28 Solo i primi appuntamenti si preparano con meticolosa cura consumistica sulla scia di rime risicate quanto inventive inventive Tappetini nuovi arbre magique deodorante appena preso che fa molto chic 29 Ma tutto questo scialo solo se c è un riscontrabile profumo profumo di avventura Cioè quando lei l icona la ragazza senza paranoie una che se Dio vuole non se la tira ap- 173
Il fast thought di Max Pezzali pare inaspettatamente disponibile L ingresso in scena della divina rimaterializzata da un felice incantesimo si esplica come un apparizione tutta fisica un epifania corporea un istantanea edonistica da choc 174 con un body a balconcino che ti tiene su un seno che così non si era mai visto prima Senza altre finalità questa storiella materialistica e sfrontata con la simil-Spice Girl se non lo stare bene fra noi che è un eufemismo per un paio d ore sexy nella casa di lei con i genitori assenti senza favole a medio termine tipo fidanzamenti o trappole matrimoniali Perché il rischio maggiore è proprio quello degli impegni impegni ufficiali gli obblighi compunti con la famiglia di lei Vestito a festa all una a pranzo dai suoi ” Signora sa una pasta al forno così non l ho mangiata mai ” 30 l insidia principale sono i conformismi da fidanzamento che hanno come effetto musi e mutismi con la tipa e rimpianto per il bar e per il suo gruppo già dal canto suo parecchio recriminante recriminante da mercoledì non ti si vede più Di politico gli 883 non hanno praticamente niente Nel loro fast thought non si sentono echi di ideologie Max sembra non condividere quel processo collettivo e massmediologico massmediologico che ha portato a identificare il mondo giovanile giovanile nella semplificazione prodotta da Lorenzo Cherubini alias Jovanotti nel cui pensiero positivo tutto il mondo in rivolta o in assistenza passando da Che Guevara attraverso attraverso Madre Teresa forma una grande chiesa Qui sì che siamo dentro una generalizzazione in cui la preoccupazione commerciale accoglie tutti i detriti ideologici sopravvissuti al naufragio Da cui risulta un frullato di preferenze immediatamente immediatamente risaputo essenzialmente impolitico a cui possono possono contribuire il sentimento di solidarietà per gli indios d Amazzonia e comunque per il Terzo Mondo per i palestinesi palestinesi e i bosniaci per i disoccupati italiani e gli homeless di New York con una propensione non del tutto impegnativa impegnativa per l animalismo e il vegetarianesimo e che alla fine
Il fast thought di Max Pezzali trasmette l idea sincretistica secondo cui l uomo è buono e la società malvagia e per superare la malvagità collettiva va bene il brodino di tutti i sentimentalismi possibili pacifismo compreso magari cantando contro la Nato e dimenticando Milosevic in compagnia del rocker satanico Piero Pelù e del rocker buonista Ligabue 31 Si direbbe che quelli della banda 883 non abbiano invece una gran voglia di essere buoni Maestri di vita sono il bar e la strada che educano il cuore a diventare coriaceo o menefreghista menefreghista Eppure com è come non è con il passare degli anni Max Pezzali sembra avvertire i limiti di questo punto di vista situazionale fenomenologico catalogatorio Non gli basta più la registrazione dei fatti E allora dà il via al suo terzo filone quello di una nostalgia disincantata che gli fa volgere lo sguardo all indietro Nostalgia anche sostanzialmente sostanzialmente rassegnata perché si sa che l età aurea non tornerà rimpianto qualche volta virato sugli ambienti sull oggettistica sull immaginario e il revival Gli anni d oro del grande Real gli anni di Happy Days e di Ralph Malph 32 Ma poi più spesso nostalgia trasferita su un versante più personale che incorpora e dà sfogo a delusioni amorose particolarmente acute e perciò profondamente depressive e rancorose Tutti mi dicevano vedrai è successo a tutti però poi ti alzi un giorno e non ci pensi più la scorderai 33 Però non è così facile dimenticare soprattutto se lei ti ha mollato senza un perché E quindi come rimedio emerge una vena più intimista e romantica come se dallo sfondo di tutte quelle scorrerie con i radioloni sempre a palla e la moto sul cui ritmo scorre piano piano la Statale Cinqueduesei Cinqueduesei dopo abbordaggi falliti rincorrendo le tipe col Golf cabrio flirt rapidamente frustrati e menate insopportabili insopportabili venisse fuori una risonanza sentimentale più partecipata partecipata Incrociando con lo sguardo una coppia in un bar scatta automatico il rimpianto per ciò che poteva essere e non è stato 34 Vengono poi fuori storie d amore in cui si fa 175
Il fast thought di Max Pezzali fatica a parlare a confessare a comunicare a dire l amore questa quotidiana guerra con la razionalità ovvero l ammutolimento ammutolimento immusonito per cui certe cose chiare dentro poi non escono Un afasia che cerca sfoghi nella grafomania grafomania 35 una sindrome scrittoria che dev essere il contrappasso per le bocciature in italiano e nelle altre materie 36 E che alla lunga può perfino sciogliersi esprimendo promesse queste queste sì impegnative e praticamente cerimoniali Io ci sarò come se l amore dovesse effettivamente durare per sempre fuori dalle favole anche nei giorni grigi nella buona sorte e nelle avversità Eh sì siamo quasi adulti il bar è un movimento collettivo collettivo ma l amore è una faccenda individuale e a un certo punto bisogna riconoscere che l esistenza è qualcosa in più di un corteggiamento pressante in un disco-pub Fino a toccare storie a loro modo sociali ‘, non rassicuranti né consolanti consolanti come la descrizione della morte per overdose di un amico dei tempi andati prima che le strade si dividessero uno il cui ricordo appartiene a quelle stagioni inseparabili felici e passate per sempre quando per noi la vita era più facile 37 Ma perché allora le strade si sono divise Perché io avevo i fatti miei per una donna è naturale Io che avevo i fatti miei ti ricordi quella con quegli occhi grandi che anche tu mi dicevi è troppo bella Di fronte a un dramma quotidiano e banale ma irrimediabile irrimediabile e stordente questa volta non c è l immancabile immancabile Cisco a filosofeggiare non c è regola da bar e la legge durissima è quella dell asprezza talvolta insostenibile della vita reale Forse è stato il tempo forse quella solitudine che ci portiamo dentro troppo grande per noi 176
Il fast thought di Max Pezzali Accidenti ma questa non è noia non è insofferenza non è cretineria giovanile sembra addirittura dolore Invecchiando e dopo i trenta si è già invecchiati si hanno già alle spalle le disillusioni di una generazione intera intera si diventa più saggi più capaci di comprendere proprio proprio perché l amarezza dell esperienza insegna qualcosa Naturale Max Non c è solo il mercato il target di pubblico pubblico il merchandising i video le magliette le decalcomanie decalcomanie C è anche un inquietudine costruita certamente con gli strumenti e gli oggetti dell industria culturale ma in fondo per un qualche prodigio chissà quanto involontario tutt altro altro che inautentica Grazie anche all alone di certe musiche che ti trascinano via ballabili irresistibili perfettamente congruenti a se stesse che si possono sempre far ripartire premendo play continuamente replicabili e sempre nuove e sempre sul filo di un emozione che a lasciarsi prendere può dare un nodo alla gola Mentre il lieto fine obbligatorio imporrebbe di riconoscere riconoscere che non si finisce mai di crescere nessuno escluso neanche il sociologico Max il fenomenologico micidiale e sentimentale e alla fine sentimentalissimo Pezzali la conclusione conclusione vera più fredda suggerisce invece di riconoscere che l operazione 883 funziona alla grande ‘, come dicono tutti da dio come dice e scrive senza timore del folk perfino Baricco L italiano degli anni Cinquanta povero ma bello che inseguiva il sogno americano del consumo è diventato un neo-italiano brutto e non del tutto povero che si guarda intorno con la precisione positivista di un entomologo mettendo sotto i vetrini migliaia o milioni di neo-italiani come lui E scrutando scrutando trova il suo pubblico la sua classe o il suo ceto di riferimento Una volta si sarebbe detto che la subalternità era un fardello insostenibile Ma se anche tutti gli altri sono subalterni subalterni se condividono i consumi le cene in pizzeria i jeans i tu sei carina bevi qualcosa ?, gli status symbol si fa per dire i gadget di plastica e poi gli innamoramenti squinternati squinternati da mammone e le delusioni terrificanti da sfigato il bozzettismo post di Pezzali non è più solo l espressività di 177
Il fast thought di Max Pezzali un marginale ma è l unica creatività praticabile all interno della nuova classe di questo composto sociale esteriormente diverso ma anche ben sovrapponibile e forse geneticamente geneticamente uguale alla sua matrice di mezzo secolo fa Note 1 Cfr il secondo capitolo p 60 2 Per un repertorio aggiornato delle caotiche e rissose antropologie nazionali Alberto Arbasino Paesaggi italiani con zombi Milano Adelphi 1998 3 Con un deca in Hanno ucciso l uomo ragno 1992 4 Zucchero filato nero 1995 prodotto da Claudio Cecchetto 5 Poi ne sfili una l accendi piano piano chiudi gli occhi un attimo avvolta da quel fumo E poco prima sempre a proposito di dettagli softporno Il condizionatore ti respira vicino ed il freddo fa apparire qualche cosa sul tuo seno Lasciati toccare in Hanno ucciso l uomo ragno 1992 6 Nord Sud Ovest Est nell album omonimo 1993 7 La mamma s inkazza quando torni a casa alle sei quando ti fai troppe docce quando proprio non ne fai quando lasci le mutande in giro quando il lesso non lo vuoi quando a casa non sei mai quando invece ci stai sempre S inkazza in Hanno ucciso l uomo ragno cit .) 8 Con un deca cit 9 Incipit di Gli anni una canzone già incline alla malinconia e ai rimpianti in La donna il sogno & il grande incubo 1995 che nel 1998 è diventato il titolo di un libro pubblicato da Mondadori con successo incomparabilmente inferiore a quello discografico con la conferma che i generi sono impermeabili e il genere libro più che mai Altrimenti perché mai le statistiche con i loro numeri gelidi direbbero che i giovani non leggono e giù esecrazioni 10 La regola dell amico in La dura legge del gol !, 1997 11 Giovani e generazioni Quando si cresce in una società eticamente neutra a cura di Pier Paolo Donati e Ivo Colozzi Bologna Il Mulino 1997 p 281 12 Un ritmo che ti prende nella notte ti sembra di volare nella notte che batte batte batte e che ti porta via lontano Nella notte in Nord Sud Ovest Est 1993 13 Piccoli misteri occidentali Perché la Volkswagen Golf questa macchinetta graziosa e ospitale rotondetta e affabile è diventata uno degli strumenti prediletti dei farabutti della strada Come mai nove 178
Il fast thought di Max Pezzali volte su dieci se un cretino infoiato ti supera a destra ti lampeggia a un centimetro dal posteriore ti strombazza nelle orecchie a un semaforo è a bordo di una Golf Come mai quei sinistri equipaggi di ventenni cerebrolesi cerebrolesi con occhiali neri pettinature da marine e house music a volume lancinante sono quasi sempre a bordo di una Golf l Unità 1 ° ottobre ottobre 1992 ora in Che tempo fa Milano Feltrinelli 1999 pp 17-18 14 La radio a 1000 watt in La donna il sogno & il grande incubo cit 15 Modulo prettamente milanese immortalato secondo i maligni da Silvio Berlusconi nel 1994 durante un colloquio serale con Bill Clinton nella reggia di Caserta sotto una luna meravigliosamente ruffiana 16 Certe notti testo e musica di Luciano Ligabue in Buon compleanno compleanno Elvis !, 1995 17 Canzone-manifesto in Nord Sud Ovest Est cit 18 La dura legge del gol in La dura legge del gol !, cit Il tipo con il cappellino blu dei New York Yankees quello lì sei tu mi sa che anche al cesso te lo tenevi su E quella nella foto accanto a te non è il fenomeno fenomeno della tua ex quella che diceva ” Scegli o loro o me “. 19 Loro stanno chiusi ma cosa importa chi vincerà … perché in fondo lo squadrone siamo noi 20 Questa sfiga che non se ne va mai Fattore esse in La donna il sogno & il grande incubo cit .) 21 Dimmi cosa fai quando stai con lei metti le cassette di Masini lei poi ti racconta i suoi casini E mal te ne incoglie perché Roba che se non facevi il romantico lei magari ti diceva facciamolo ed invece sei rimasto fregato da ” Perché lo fai ” e ” Disperato ” 6 / 1 / sfigato in Hanno ucciso l uomo ragno cit .) 22 Nella notte cit 23 C è chi adesso è regolare c è chi si sta per sposare colle loro macchinette sempre lucide e perfette Jolly Blue in Hanno ucciso l uomo uomo ragno cit .) 24 … Tu punti solo quei tipi importanti soldi pochissimi debiti tanti tanti solo che sanno colpire nel segno e tu che ci caschi nel loro disegno passano a prenderti con l ammiraglia cenetta con aragosta e tenaglia Te la tiri in Hanno ucciso l uomo ragno cit .) 25 Con un deca cit 26 Nella notte cit 27 Non me la menare oh … dici sempre che non mi so comportare che non son capace neanche di parlare di quegli argomenti da laureati di cui parlan sempre tutti i tuoi amici sfigati Non me la menare in Hanno ucciso l uomo ragno cit .) 28 Non ci spezziamo in Nord Sud Ovest Est cit Donne serie che poi un bel giorno ti senti dire ” lo sai con te non posso più stare 179
Il fast thought di Max Pezzali perché ho bisogno di uno più stabile “. E poi le becchi in giro con un soprammobile 29 Sei un mito in Nord Sud Ovest Est cit 30 Non ti passa +, in La dura legge del gol !, cit ., una storia impegnativa impegnativa ma con mia figlia che intenzioni hai le successive menate da panico cioè non sei lo stesso che eri un anno fa e poi gli altarini si scoprono mollato in tronco senza dir neanche ” Bah “. Conclusione Ti vedo in fondo al ristorante con lui con degli amici tanto antichi che sembrate antichi anche voi Io d istinto te lo direi ma con uno del genere che cazzo ci fai Però in fondo è giusto così …. 31 Ligajovapelù Il mio nome è mai più 1999 Io non lo so chi ci ha ragione e chi no se è una questione di etnia di economia oppure solo follia difficile saperlo … C era una volta un aeroplano un militare americano c era una volta il gioco di un bambino E voglio i nomi di chi ha mentito di chi ha parlato di una guerra giusta io non le lancio più le vostre sante bombe … Io dico sì dico si può cercare pace è l unica vittoria l unico gesto in ogni senso che darà forza al nostro vivere 32 Soprattutto gli anni delle immense compagnie gli anni in motorino motorino sempre in due gli anni di ” che belli erano i film ” gli anni dei Roy Rogers come jeans 33 Nessun rimpianto in La dura legge del gol !, cit 34 Vedo le fedi alle dita di due che porco giuda potrei essere io qualche anno fa Gli anni cit .) 35 E poi mi trovo a scrivere chilometri di lettere …; Ti vorrei far vedere tutti i miei foglietti e le lettere che ti vorrei spedire …; forse non so dire le cose giuste al momento in cui andrebbero dette o almeno almeno scritte rispettivamente Come mai in Nord Sud Ovest Est cit ., Ti sento vivere in La donna il sogno & il grande incubo cit e Andrà tutto bene in La dura legge del gol !, cit 36 Esami a settembre estate fottuta lezioni su lezioni … e noi e noi e noi scena muta a cancellare un equazione mai riuscita sporchi di gesso alla lavagna con quella faccia di chi sembra che s impegna Non ci spezziamo cit .) 37 Se tornerai in La dura legge del gol !, cit Una storia di droga piuttosto piuttosto simile si trova in Cumuli in Nord Sud Ovest Est cit .: Cumuli di roba e di spade per riempire il vuoto dentro di noi L amico del cuore si perde nei cazzi suoi e ti vedevo in giro a sbatterti mi chiamavi solo per prestiti Ma in questo caso c è il lieto fine racconta un po che cos è che ti facevan fare in comunità siam fieri di te anche se il vuoto credo che non si riempia mai 180
Il Mulino, 1999

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